Signor sindaco, i patti debbono essere rispettati

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PIOMBINO 21 luglio 2016Let­tera aper­ta al Seg­re­tario del­la FIOM Mau­ro Fat­i­can­ti e al Sin­da­co di Piom­bi­no Mas­si­mo Giu­liani
Approf­itti­amo del vostro scam­bio epis­to­lare pub­bli­co per inter­venire anche noi nel dibat­ti­to. Anz­i­tut­to l’interpretazione del­la realtà che l’Amministrazione comu­nale e la sua mag­gio­ran­za, per boc­ca del Sin­da­co Giu­liani, vogliono far ingoiare ai lavo­ra­tori e ai cit­ta­di­ni di Piom­bi­no ci sem­bra aber­rante: dob­bi­amo essere grati a Cevi­tal che non ci abban­dona; è vero che riduce gli organi­ci, è vero che allun­ga i tem­pi, ma poveri­no ha così tan­ti prob­le­mi…. Noi non siamo mai sta­ti pregiudizial­mente con­trari ai pro­gram­mi di Cevi­tal, ma abbi­amo sem­pre sostenu­to che non si dove­vano fir­mare accor­di così onerosi per i lavo­ra­tori sen­za avere garanzie più solide di quelle che sono sem­pre state date:

  • chiede­va­mo un piano indus­tri­ale ben strut­tura­to e traspar­ente e non quat­tro frasette in croce;
  • chiede­va­mo di conoscere il piano finanziario dell’impresa e non roboan­ti dichiarazioni alla Pap­er­on de Pap­er­oni;
  • chiede­va­mo un Mas­ter­plan che scan­disse tem­pi di real­iz­zazione ragionevoli e ver­i­fi­ca­bili e non vaghe dichiarazioni che appari­vano impos­si­bili anche agli occhi di pro­fani come noi.

Al con­trario isti­tuzioni locali e region­ali, forze politiche di mag­gio­ran­za ed anche i sin­da­cati non solo si sono accon­tentati, ma han­no sem­pre osten­ta­to grande fidu­cia, arrivan­do a par­lare del “più grande prog­et­to in Europa”. Oggi, di fronte alla realtà, non pos­sono che con­tin­uare a negar­la. O meglio, ora sono addirit­tura a men­di­care qualunque cosa Rebrab voglia con­ced­er­ci. Al Sin­da­co Giu­liani non viene di pen­sare che Rebrab ten­ta di restare a Piom­bi­no pro­prio per­ché ha prob­le­mi politi­ci in patria e vuole guadag­nar­si una pre­sen­za ed un sosteg­no in Europa; al Sin­da­co Giu­liani non viene di pen­sare che un atteggia­men­to come quel­lo di Rebrab apre la stra­da a con­tinui peg­gio­ra­men­ti dei pro­gram­mi azien­dali; al Sin­da­co Giu­liani non viene da pen­sare che i lavo­ra­tori vivono situ­azioni eco­nomi­ca­mente e moral­mente dif­fi­cilis­sime e che sono stu­fi di essere pre­si in giro.
E per favore, sign­or Sin­da­co, non sbandieri come soluzione la foglia di fico dei fon­di per la for­mazione, che ser­vono solo ad arric­chire le agen­zie (pri­vate) di for­mazione e che, nel­la migliore delle ipote­si, servi­ran­no ad alcu­ni per cer­care lavoro altrove. La “soluzione” che lei pro­pone è in realtà quel­la già adot­ta­ta per i lavo­ra­tori dell’indotto: arran­giat­e­vi indi­vid­ual­mente.
Di tutt’altra natu­ra ci sem­bra la pre­sa di posizione del respon­s­abile del­la siderur­gia del­la FIOM che, a nome del­la FIOM nazionale, prende una posizione net­ta nei con­fron­ti dei com­por­ta­men­ti di Afer­pi e pone con forza l’unico vero prob­le­ma: il lavoro, il man­ten­i­men­to dei posti di lavoro, il rispet­to del­la dig­nità dei lavo­ra­tori. Con il “nuo­vo” piano, del quale viene data comu­ni­cazione in un doc­u­men­to des­ti­na­to ad altri usi, Cevi­tal mostra quel­lo che carat­ter­izzerà la sua ges­tione: tagli al per­son­ale, peg­giori con­dizioni di lavoro e minori con­dizioni di sicurez­za (come denun­ci­a­to dalle stesse RSU). Tut­to questo accom­pa­g­na­to da un ruo­lo del sin­da­ca­to non di negozi­a­tore, ma di trasmet­ti­tore delle scelte azien­dali. In ques­ta situ­azione aus­pichi­amo forte­mente che, a dif­feren­za di altre occa­sioni in cui dichiarazioni for­ti pro­nun­ci­ate dal­lo stes­so seg­re­tario Fat­i­can­ti non han­no avu­to effet­to, seguano i fat­ti di una mobil­i­tazione forte dei lavo­ra­tori nei con­fron­ti del Gov­er­no, fir­matario e garante dell’accordo con Cevi­tal:

  • i pat­ti devono essere rispet­tati,
  • i lavo­ra­tori piom­bi­ne­si han­no dirit­to al loro pos­to di lavoro, dopo aver accetta­to sac­ri­fi­ci per questo obi­et­ti­vo,
  • Piom­bi­no ha il dirit­to di ved­er ripar­tire lo svilup­po.

Coor­di­na­men­to Art. 1 — Camp­ing CIG

(Foto di Pino Bertel­li)

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