Su Park Albatros una delibera davvero curiosa

· Inserito in Teoria e pratica
Assemblea Sanvincenzina

SAN VINCENZO 19 otto­bre 2016 — Aspet­tan­do di leg­gere il ver­bale di sopral­lu­o­go degli uffi­ci com­pe­ten­ti che cer­ti­fi­ca la rimozione di reti fog­nar­ie, impianti elet­tri­ci e quan­t’al­tro ed il ripristi­no di un eco­sis­tema com­p­lesso come la pine­ta di bonifi­ca, rima­ni­amo scon­cer­tati dai con­tenu­ti del­la delib­era di Giun­ta n. 220 del 17 otto­bre 2016.
L’am­min­is­trazione comu­nale s’ac­corge di quan­to gravi, estese e pro­trat­te nel tem­pi fos­sero le respon­s­abil­ità del­la polit­i­ca e si riman­gia quat­tro delibere approvate in quat­tro mesi. Questo era un atto dovu­to che arri­va con più di un mese di ritar­do ingius­ti­fi­ca­bile per­ché non si capisce cosa sia dovu­to inter­cor­rere tra l’ac­cer­ta­men­to del­la lot­tiz­zazione abu­si­va e l’an­nul­la­men­to delle delibere approvate sul­la base di doc­u­men­to non rispon­den­ti alla realtà.
Ci sarà tem­po e modo per richiedere a questi dis­trat­ti ritar­datari il con­to per un sim­i­le dis­as­tro politi­co e ammin­is­tra­ti­vo, in questo momen­to urge sot­to­lin­eare gli ulte­ri­ori ele­men­ti aggra­van­ti pre­sen­ti nel­la delib­era.
Per chi, l’am­min­is­trazione comu­nale avrebbe scrit­to la delib­era n. 220? Come mai nelle pre­messe del­la delib­era si ricor­da che il Comune ha avvi­a­to “in ogni caso” la fase pre­lim­inare di VAS nonos­tante i con­tribu­ti per­venu­ti ed in par­ti­co­lare quel­lo del set­tore ambi­ente del­la Regione Toscana?
Insp­ie­ga­bile anche il per­ché, in una delib­era di annul­la­men­to, si sia volu­to dar atto del­l’ac­cer­ta­men­to del­l’adem­pi­men­to del­l’or­di­nan­za di demolizione e remis­sione in pristi­no dei luoghi. La frase più grave è con­tenu­ta nel dis­pos­i­ti­vo finale dove, forse per ras­si­cu­rare qual­cuno, si dichiara che a segui­to di nuo­va e val­i­da doc­u­men­tazione il Comune si ris­er­va il dirit­to di riavviare nuovi pro­ced­i­men­ti di VAS: la delib­era è sta­ta annul­la­ta ma ci si impeg­na a farne un’al­tra uguale alla pri­ma occa­sione utile dopo la soli­ta dis­gus­tosa abbuf­fa­ta di taral­luc­ci e vino. Un odore di bal­do­ria ribut­tante che a San Vin­cen­zo conos­ci­amo fin trop­po bene.
Chi­ami­amo a rac­col­ta tutte le forze politiche e sociali per­ché si definis­cano una vol­ta per tutte le respon­s­abil­ità politiche di chi ci ammin­is­tra e si avvii una fase di rigen­er­azione delle isti­tuzioni ormai dev­as­tate.

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