Su RIMateria il PD mostri almeno un po’ di decenza

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PIOMBINO 8 dicem­bre 2019 — Un piano indus­tri­ale in net­to con­trasto con le pre­scrizioni del­la Regione, che impon­gono la prove­nien­za dal ciclo siderur­gi­co dei rifiu­ti da con­ferire a RIMa­te­ria, non dovrebbe essere nep­pure in dis­cus­sione. Eppure non solo lo si dis­cute nel­l’assem­blea dei soci Asiu, ma il liq­uida­tore annun­cia che a pre­scindere dal manda­to rice­vu­to, si esprimerà come ritiene oppor­tuno ovvero come vuole la mino­ran­za dei soci. Un com­por­ta­men­to ben stra­no: per­ché si riu­nisce e cosa dis­cute a fare l’assem­blea se il liq­uida­tore si ori­en­ta sec­on­do il manda­to del 2016?
In ques­ta par­ti­ta la pos­ta in palio è altissi­ma. Non solo l’effettiva pos­si­bil­ità di svol­gere le boni­fiche in quel pezzet­to di SIN delle dis­cariche ex Luc­chi­ni, si trat­ta di pot­er costru­ire un prog­et­to cred­i­bile di bonifi­ca dell’intero SIN che siamo con­vin­ti non pos­sa essere trasfor­ma­to in un altip­i­ano di rifiu­ti prove­ni­en­ti da tutt’Italia, si trat­ta di porre le basi per il com­ple­ta­men­to infra­strut­turale, per la creazione di aree a servizio delle imp­rese e di nuovi set­tori eco­nomi­ci che Piom­bi­no e la Val di Cor­nia dovrà attrarre, si trat­ta di qual­i­fi­care questo ter­ri­to­rio come esper­i­men­to pilota per la rigen­er­azione di un tes­su­to eco­nom­i­co logoro quan­do non per­du­to.

Bar­bara Del Sep­pia, liq­uida­tore di Asiu

Per questo le posizioni espresse dal PD sono inqual­i­fi­ca­bili. Rib­a­di­amo, dati alla mano, che RIMa­te­ria è servi­ta non a bonifi­care ma a importare rifiu­ti, un’operazione che non ha cer­to arric­chi­to il ter­ri­to­rio. In com­pen­so non un metro quadro di suo­lo è sta­to boni­fi­ca­to e si è “dimen­ti­ca­to” di acclarare le respon­s­abil­ità del­la vor­agine las­ci­a­ta dall’Asiu. I rischi che oggi affrontano i lavo­ra­tori di RIMa­te­ria sono figli delle sceller­ate deci­sioni di quel par­ti­to e non si risolvono al di fuori del­la risoluzione dei prob­le­mi di ques­ta comu­nità e di questo ter­ri­to­rio.
I prob­le­mi del lavoro e del ter­ri­to­rio sono con­nes­si, si risolvono guardan­do al lavoro ed alle boni­fiche con un approc­cio uni­tario e nel com­ple­ta­men­to di un prog­et­to di cit­tà da rifor­mu­la­re dopo l’impasse subito a causa di ammin­is­trazioni che rin­un­ci­a­vano alle loro pre­rog­a­tive pen­san­do che i prob­le­mi li avreb­bero risolti il Khaled o il Rebrab di turno.
Non è così. Serve coe­sione polit­i­ca e sociale di questo ter­ri­to­rio per fare del­la ques­tione piom­bi­nese un’emergenza nazionale. E se pen­si­amo che l’altoforno è spen­to dal 2014, l’Asiu non opera più da quat­tro anni e i sin­to­mi del­la crisi era­no ben evi­den­ti da tem­po, res­ta solo da inti­mare un po’ di decen­za da parte di chi ha cre­ato questi prob­le­mi e ha fat­to perdere decen­ni a questo ter­ri­to­rio. Se non rius­cite ad oper­are per il bene del­la comu­nità con­ver­gen­do su un prog­et­to di futuro per la Val di Cor­nia, tacete, non sarà la vos­tra ipocrisia a farvi recu­per­are con­sen­si.

GRUPPO 2019 
ASSEMBLEA POPOLARE SUVERETO 
SAN VINCENZO FUTURA
FI-UDC-CIVICI POPOLARI LIBERALI
LISTA FERRARI SINDACO
LEGA SALVINI PREMIER
ASCOLTA PIOMBINO
LAVORO & AMBIENTE

(Foto di Pino Bertel­li)

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