Tante iniziative per ricordare l’Olocausto

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PIOMBINO 21 gen­naio 2020 — Ha pre­so il via al Cen­tro Gio­vani di Piom­bi­no il pro­gram­ma di inizia­tive in occa­sione del Giorno del­la Memo­ria con l’in­con­tro “La depor­tazione tra ricer­ca e tes­ti­mo­ni­an­za”. Han­no parte­ci­pa­to Catia Sonet­ti diret­trice ISTORECO Livorno e Daniela Sar­fat­ti, tes­ti­mone e rap­p­re­sen­tante del­la Comu­nità ebraica di Livorno. Pre­sente il sin­da­co Francesco Fer­rari che ha introdot­to la con­feren­za di fronte a un centi­naio di stu­den­ti delle scuole supe­ri­ori.
“Un incon­tro impor­tante per tenere viva la memo­ria, che ha per­me­s­so ai ragazzi di avvic­i­nar­si a un peri­o­do a loro lon­tano attra­ver­so la voce di chi invece, purtrop­po, l’ha vis­su­to in pri­ma per­sona – affer­ma il sin­da­co Francesco Fer­rari – Per ques­ta edi­zione del Giorno del­la Memo­ria abbi­amo orga­niz­za­to un pro­gram­ma ric­co di even­ti, ded­i­cati a un pub­bli­co diver­so, per garan­tire la mas­si­ma parte­ci­pazione e per­ché ognuno di noi pos­sa trovare il suo momen­to per ricor­dare il dram­ma del­la Shoa”.
Nel cor­so dell’incontro Catia Sonet­ti ha illus­tra­to i risul­tati del­la sua ricer­ca sulle per­se­cuzioni delle famiglie ebree livor­ne­si e Daniela Sar­fat­ti, sopravvis­su­ta alle per­se­cuzioni, ha rac­con­ta­to la pro­pria tes­ti­mo­ni­an­za e la per­se­cuzione fascista e nazista subi­ta dal­la sua famiglia e da mil­ioni di ebrei. Con grande capac­ità comu­nica­ti­va Daniela Sar­fat­ti, 76 anni, ha saputo coin­vol­gere tut­ti i pre­sen­ti: la sto­ria di suo padre licen­zi­a­to per­ché ebreo all’indomani delle leg­gi razz­iali, le pri­vazioni imposte alle famiglie ebree a segui­to di queste leg­gi, il mat­ri­mo­nio, la fuga a Mar­roc­co, poi a Roma vis­su­ta con il ter­rore. Ma anche l’altruismo dei “buoni” che han­no aiu­ta­to la sua famiglia. Una trage­dia che ha trova­to le sue radi­ci buie nell’indifferenza.
Il prossi­mo appun­ta­men­to del Giorno del­la Memo­ria è pre­vis­to ven­erdì 24 gen­naio alle 9,30 al Met­ro­pol­i­tan con la proiezione gra­tui­ta del film “Un sac­chet­to di biglie”, un film del 2017 diret­to da Chris­t­ian Duguay, adat­ta­men­to cin­e­matografi­co dell’omonimo roman­zo di Joseph Jof­fo del 1973.

Le inizia­tive del Comune di Piom­bi­no
Un pro­gram­ma di inizia­tive riv­olte a stu­den­ti e cit­ta­di­ni per ricor­dare il 27 gen­naio 1945, giorno in cui l’esercito sovi­eti­co entrò nel cam­po di con­cen­tra­men­to di Auschwitz, sco­pren­done e riv­e­landone al mon­do l’orrore e ponen­do fine alla Sec­on­da Guer­ra Mon­di­ale. Una gior­na­ta che, oltre a com­mem­o­rare quei mil­ioni di per­sone uccise, ebrei, zin­gari, serve a ricor­dare anche che ogni giorni esistono tante pic­cole dis­crim­i­nazioni ver­so chi ci sem­bra diver­so da noi.
Per questo impor­tante appun­ta­men­to l’assessorato alla cul­tura del Comune ha pre­dis­pos­to un pro­gram­ma di inizia­tive riv­olte a tut­ta la cit­tà.
Il pro­gram­ma prende il via infat­ti mart­edì 21 gen­naio alle 10,30 all’auditorium del Cen­tro Gio­vani, viale del­la Resisten­za, con una con­feren­za dal tito­lo ““La depor­tazione tra ricer­ca e tes­ti­mo­ni­an­za” a cura di Istore­co e Comu­nità ebraica d Livorno. Inter­ver­ran­no Catia Sonet­ti, diret­tore Istore­co Livorno, e Daniela Sar­fat­ti tes­ti­mone e rap­p­re­sen­tante del­la Comu­nità ebraica di Livorno.
Ven­erdì  24 gen­naio alle ore 9:30 al Met­ro­pol­i­tan si svol­gerà  la proiezione del film “Remem­ber” di Atom Egoy­an con intro­duzione al film da parte di Catia Sonet­ti di Istore­co Livorno, di Gui­do Servi del­la Comu­nità ebraica di Livorno e di Fabio Canes­sa.
Saba­to 25 gen­naio alle ore 16:30 pres­so la Bib­liote­ca civi­ca Fale­siana in Via E. Appi­ani, let­ture e proiezioni trat­te dal libro “Il bam­bi­no con il pigia­ma a righe”.
Lunedì 27 gen­naio alle ore 16:30 l’Archivio stori­co “Ivan Tog­nar­i­ni” orga­niz­za pres­so la pro­pria sede alla Casa delle Bifore, l’incontro dal tito­lo “Gli ebrei a Piom­bi­no. Dagli edit­ti per il ripopo­la­men­to del 1600 alle per­se­cuzioni”.
“A con­clud­ere il pro­gram­ma, mer­coledì 5 feb­braio, lo spet­ta­co­lo teatrale  “Matilde e il tram per San Vit­tore” pre­vis­to alle 21:15 al Met­ro­pol­i­tan, una pro­duzione Teatro del­la Coop­er­a­ti­va di Milano che l’amministrazione comu­nale ha volu­to orga­niz­zare per coin­vol­gere il più pos­si­bile tut­ta la cit­tà — affer­ma il vicesin­da­co e asses­sore alla cul­tura Giu­liano Par­o­di.
Dram­ma del­l’Olo­caus­to e il con­testo del­la cit­tà opera­ia in cui ven­gono affrontati anche i temi del lavoro, degli operai e delle donne in una cit­tà indus­tri­ale
Lo spet­ta­co­lo,  per la regia di Rena­to Sar­ti con Mad­dale­na Crip­pa, Deb­o­ra Vil­la e Rossana Mola, si ispi­ra a tes­ti­mo­ni­anze rac­colte in più di vent’anni da Giuseppe Val­ota pres­i­dente dell’ANED di Ses­to San Gio­van­ni e mette in luce il “non ero­is­mo” di migli­a­ia di uomi­ni e donne che si opposero al fas­cis­mo e al nazis­mo a caro prez­zo.  Il dram­ma del­l’Olo­caus­to si lega alle prob­lem­atiche di una cit­tà opera­ia, come la nos­tra; in pri­mo piano ci sono le vicende del lavoro, degli operai e delle donne, in una rap­p­re­sen­tazione che unisce il teatro di infor­mazione stor­i­ca e di denun­cia con il gus­to del­la nar­razione e del­la finzione. Uno spet­ta­co­lo inten­so, pos­sente, che riesce a dare una visione, qua­si cin­e­matografi­co.”
Il cos­to del bigli­et­to, acquista­bile pres­so il teatro Met­ro­pol­i­tan, è di 10 euro per gli adul­ti e 5 euro per i ragazzi sot­to i 18 anni. Una parte del rica­va­to sarà ris­er­va­to dall’amministrazione comu­nale a sostenere le spese per il Viag­gio del­la Memo­ria orga­niz­za­to da Arci, Anpi, Avis, Spi CGIL, Samar­can­da, Isis Ein­au­di Cec­cherel­li, Isis Car­duc­ci Vol­ta Pacinot­ti, Pub­bli­ca Assis­ten­za. Archi Servizio Civile e Comune di Piom­bi­no. Il viag­gio, che coin­volge i ragazzi delle scuole supe­ri­ori del­la cit­tà, si svol­gerà il 13 e 14 mar­zo nel cuore di Milano, in un per­cor­so che com­prende il Memo­ri­ale del­la Shoa e la Casa del­la Memo­ria. Un’esperienza impor­tante che con­sente a molti stu­den­ti di conoscere la sto­ria del Nove­cen­to nei luoghi dove ques­ta si è svol­ta

Le inizia­tive del Comune di Campiglia
Conoscere per non dimen­ti­care, per­ché quel­lo che è accadu­to non suc­ce­da più. Il 27 gen­naio si cel­e­bra il Giorno del­la Memo­ria, isti­tu­ito con la legge 211 del 2000, in ricor­do del­lo ster­minio e delle per­se­cuzioni del popo­lo ebraico e dei depor­tati mil­i­tari e politi­ci ital­iani nei campi nazisti. La data scelta è quel­la dell’abbattimento dei can­cel­li del cam­po di ster­minio di Auschwitz. Il comune di Campiglia Marit­ti­ma si è impeg­na­to nel­la com­po­sizione di un pro­gram­ma che coin­volge la scuo­la, le asso­ci­azioni e tut­ta la cit­tad­i­nan­za attra­ver­so tre appun­ta­men­ti cul­tur­ali. Così com­men­ta la sin­da­ca Alber­ta Tic­ciati: “Un pro­gram­ma ric­co ed impor­tante per riper­cor­rere e ricor­dare affinché ciò che è sta­to pos­sa non essere mai più”. “La memo­ria è rac­con­to, è sto­ria indi­vid­uale e col­let­ti­va, è espe­rien­za, emozioni – affer­ma la sin­da­ca — la memo­ria è ciò che ci per­me­tte di vivere oggi nel­la soci­età che conos­ci­amo essendo le per­sone che siamo; la memo­ria è parte inte­grante di cias­cuno di noi, di ogni comu­nità”. “Le isti­tuzioni devono con forza sen­si­bi­liz­zare e rac­con­tare, per­ché solo così sarà pos­si­bile costru­ire una soci­età migliore, più civile, più capace di guardare con rispet­to e pro­fon­dità al futuro; in un tem­po dif­fi­cile come questo, in cui tan­ti ven­ti sof­fi­ano in direzioni opposte il Comune di Campiglia Marit­ti­ma con­tin­ua a richia­mare l’attenzione di gran­di e pic­ci­ni a ciò che è sta­to, con l’auspicio e la sper­an­za di pot­er, così, con­tribuire ad una soci­età e ad un mon­do dove la vio­len­za, l’odio, la per­se­cuzione pos­sano essere soltan­to orri­bili, lon­tani ricor­di”.
VIAGGIO — Il pro­gram­ma pro­pone anche un even­to non diret­ta­mente lega­to alla shoah, ma doc­u­men­to del­la bar­barie naz­i­fascista nel­la sec­on­da guer­ra mon­di­ale, l’eccidio di Sant’Anna di Stazze­ma, com­in­cia infat­ti saba­to 25 gen­naio con l’organizzazione di un viag­gio com­ple­ta­mente offer­to alla comu­nità dal comune in col­lab­o­razione con l’azienda for­ni­trice del trasporto sco­las­ti­co. Il viag­gio pro­muove la conoscen­za diret­ta dei luoghi degli even­ti del­la sec­on­da guer­ra mon­di­ale, al Par­co del­la Memo­ria di Sant’Anna di Stazze­ma, vi parte­ci­pano rap­p­re­sen­tan­ti del con­siglio del­la Cit­tà dei bam­bi­ni con i docen­ti e i coor­di­na­tori del prog­et­to, l’assessore all’istruzione e vicesin­da­co Iacopo Bernar­di­ni, i fun­zionari dell’ufficio scuo­la e dell’ufficio sicurez­za sociale del Comune e una del­egazione del tes­su­to asso­cia­ti­vo com­pos­ta dai mem­bri delle asso­ci­azioni del­la Con­sul­ta del Sociale, dell’Ente Val­oriz­zazione Campiglia, Comi­ta­to Cit­tadi­no Ven­tu­ri­na e Sei Ven­turi­nese se.
CINEMACONFERENZA —  Pros­eguen­do nel pro­gram­ma le clas­si terze, per giovedì 30 gen­naio dalle 11:00 alle 13:15 alla sala Sefi di Ven­tu­ri­na ci sarà la proiezione del film “Mon­sieur Batig­nole” di Gérard Jug­not (2002) riv­olto agli stu­den­ti del­la Scuo­la Sec­on­daria di I gra­do dell’Istituto Com­pren­si­vo “Mar­coni”. L’incontro sarà introdot­to dal vice sin­da­co e asses­sore all’istruzione, Iacopo Bernar­di­ni, e dall’assessore alle politiche cul­tur­ali, Gian­lu­ca Cameri­ni. Alla proiezione del film seguirà l’intervento di un rap­p­re­sen­tante dell’ISTORECO (Isti­tu­to Stori­co del­la Resisten­za e del­la Soci­età Con­tem­po­ranea) di Livorno.
TEATRO — Ter­zo appun­ta­men­to del pro­gram­ma lo spet­ta­co­lo teatrale La Bel­va Giudea, ven­erdì 7 feb­braio alle 21.15 uno spet­ta­co­lo inno­v­a­ti­vo e coin­vol­gente, orga­niz­za­to dal­l’as­so­ci­azione cul­tur­ale Sei Ven­turi­nese Se con il patrocinio del comune che apre le porte del teatro con­cor­di per ospitare l’evento. L’opera, uti­liz­zan­do tec­niche teatrali e cin­e­matogra­fiche, rac­con­ta una pag­i­na di sto­ria trag­i­ca attra­ver­so il pun­to di vista del­la boxe. Una sto­ria vera, quel­la del pugile Hertzko Haft, noto come “La Bel­va Giudea”, il sopran­nome che gli venne dato nei campi di con­cen­tra­men­to nazisti dove fu scel­to come “volon­tario” da un uffi­ciale delle SS per com­bat­ti­men­ti tra pri­gion­ieri. Lo spet­ta­co­lo è patro­ci­na­to dal­la Comu­nità Ebraica di Roma, dal CONI e dal­la Fed­er­azione Pugilis­ti­ca Ital­iana. Vinci­tore del pre­mio Miglior Regia al fes­ti­val Short­lab 2018 e meritev­ole di men­zione dal Teatro di Roma nel­la Gior­na­ta del­la Memo­ria 2019. Bigli­et­ti già disponi­bili all’agenzia Pao­lo Franchi Viag­gi in via Indipen­den­za a Ven­tu­ri­na Terme.

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