Tra un anno congresso e nuova classe dirigente

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 23 luglio 2019 — Il Cir­co­lo del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co “Enri­co Berlinguer” di Piom­bi­no rende noto che, nel­la gior­na­ta di giovedì 18 luglio, si è svol­ta l’assemblea dei pro­pri iscrit­ti con all’ordine del giorno la situ­azione polit­i­ca nazionale, ter­ri­to­ri­ale ed una appro­fon­di­ta anal­isi del voto delle trascorse ammin­is­tra­tive.
Benchè le con­vo­cazioni siano state divul­gate a più di due­cen­to iscrit­ti di cui van­ta lo stori­co cir­co­lo non vi è sta­ta una ele­vatis­si­ma parte­ci­pazione che non ha però imped­i­to lo svol­ger­si dell’assemblea in modo civile e costrut­ti­vo.
Pun­to car­dine dopo la grande scon­fit­ta elet­torale del nos­tro par­ti­to sul Comune di Piom­bi­no è l’estrema e sen­ti­ta voglia di riscat­to e di riag­gregazione che è emer­sa dal­la dis­cus­sione.
L’evidente dis­gregazione sociale provo­ca­ta dall’attualissima crisi socioe­co­nom­i­ca sul nos­tro ter­ri­to­rio, la perdi­ta del­la con­duzione dei quartieri nel peri­o­do di inse­di­a­men­to del­la scor­sa ammin­is­trazione, un par­ti­to logo­ra­to da con­trasti di cor­rente interni ed una ammin­is­trazione comu­nale com­pe­tente ma non così pre­sente nel tes­su­to sociale han­no deter­mi­na­to la perdi­ta di fidu­cia nel­la trazione di cen­tro sin­is­tra.
Rite­ni­amo oppor­tuno tralas­cia­re la cam­pagna den­i­gra­to­ria e pres­sante sull’operato delle prece­den­ti ammin­is­trazioni edi­fi­ca­ta da una ‘ram­pante’ destra reazionar­ia, poiché cre­di­amo che è da noi che dob­bi­amo ripar­tire e non da ciò che sono le nature degli altri.
Su base nazionale sono moltepli­ci le incertezze legate ad un gov­er­no che minac­cia gior­nal­mente una crisi ma che, nos­tro mal­gra­do, con oppor­tu­ni diver­sivi pro­pa­gan­dis­ti­ci riesce a far con­verg­ere ogni vol­ta l’opinione pub­bli­ca su temi di dis­trazione, evi­tan­do così il giudizio dell’elettorato e la con­seguente evi­den­za di inca­pac­ità gov­er­na­ti­va.
A liv­el­lo ter­ri­to­ri­ale, in segui­to alle dimis­sioni dei seg­re­tari di Fed­er­azione ed Unione Comu­nale è emer­sa dal­la dis­cus­sione la neces­sità di ritrovare una strut­tura sol­i­da, prepara­ta e rein­seri­ta nel nos­tro com­p­lesso con­testo sociale.
In questo del­i­catis­si­mo momen­to, a nos­tro avvi­so ori­en­tar­si ver­so un con­gres­so ter­ri­to­ri­ale, se non addirit­tura un com­mis­sari­a­men­to, san­cirebbe un ulte­ri­ore inde­boli­men­to su due fon­da­men­tali fron­ti ai quali il par­ti­to deve dare spon­da: il con­siglio comu­nale e le elezioni region­ali del 2020.
È evi­dente che non ci sono i tem­pi tec­ni­ci nec­es­sari a con­cen­trare le già poche risorse politiche ver­so un con­gres­so ter­ri­to­ri­ale che lascerebbe indi­etro il sup­por­to ai con­siglieri comu­nali così come un com­mis­sari­a­men­to graverebbe pesan­te­mente sull’organizzazione pre-elet­torale per il con­siglio del­la Regione Toscana.
Aus­pichi­amo l’avvio di un per­cor­so di ricostruzione, di aper­tu­ra e ric­co di momen­ti di con­fron­to, che ci por­ti però di qui ad un anno ad un con­gres­so, un con­gres­so vero con nuove energie, volti nuovi, prospet­tive nuove ed impo­stan­do final­mente una nuo­va classe diri­gente che pos­sa  garan­tire con­ti­nu­ità al mag­nifi­co prog­et­to politi­co del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co, al  nos­tro com­pren­so­rio  e non la soli­ta inutile, dan­nosa con­ta tra cor­ren­ti.
Ci sono per­sone che si sono impeg­nate e messe in gio­co per la cam­pagna elet­torale e vor­rem­mo che entrassero a fare parte atti­va del par­ti­to.
Ciò è sta­to man­i­fes­ta­to in modo deciso dagli iscrit­ti.
Da dove par­tire quin­di se non dai cir­coli come pri­mo ed autonomo organo politi­co del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co? Si aggiun­gono inoltre le fon­da­men­tali fun­zioni dei con­siglieri di quartiere come stret­ti con­net­tori del­la comu­nità.
Un vero sis­tema che par­ta dalle per­sone, dalle case e dalle piazze per dare fon­da­men­tale sosteg­no e decisa voce all’opera dei nos­tri con­siglieri comu­nali e ad Anna Tem­pes­ti­ni che per la pri­ma vol­ta si trovano ad affrontare le sedi isti­tuzion­ali dal­la parte delle oppo­sizioni.
Ampia e com­p­lessa è quin­di l’analisi di tut­ti gli argo­men­ti ma pro­prio per questo aus­pichi­amo un ampio coor­di­na­men­to tra i quat­tro cir­coli del Comune di Piom­bi­no in modo da coprire in modo com­ple­to e reale le esi­gen­ze effet­tive di chi anco­ra vuole un oriz­zonte per se stes­so e per i pro­pri figli sec­on­do uno stereotipo sociale demo­c­ra­ti­co, pro­gres­sista, egual­i­tario, effet­ti­va­mente con­di­vi­so.
La parte­ci­pazione alle future anal­isi oltre che un dirit­to degli iscrit­ti deve essere un dovere, per pot­er effet­ti­va­mente real­iz­zare le nos­tre lib­ertà demo­c­ra­tiche e affinchè sia tute­la­to il vero inter­esse comune!
Par­liamo­ci, par­latene, par­lia­mone!

Cir­co­lo “Enri­co Berlinguer” del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co  di Piom­bi­no

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