Tre ginecologi fino a gennaio non bastano

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 14 dicem­bre 2018 — Sul pun­to nasci­ta di Piom­bi­no ormai è come il cane che si morde la coda: si con­tin­u­ano a chiedere deroghe sen­za però inve­stire ed assumere adeguata­mente; in questo modo il servizio non viene per­cepi­to come sicuro e quin­di si va a par­torire altrove, così riducen­do ulte­ri­or­mente il numero delle nascite a Piom­bi­no E tut­to ciò avviene nonos­tante che tut­to il per­son­ale mer­i­ti un par­ti­co­lare plau­so per l’ec­cel­lente lavoro fino­ra svolto da ​quel repar­to, che per qual­ità e pro­fes­sion­al­ità riceve con­tin­ue attes­tazioni di sti­ma e grat­i­tu­dine da parte di chi ha fat­to nascere qui i pro­pri figli.
È ora per­ciò di inter­rompere defin­i­ti­va­mente questo cir­co­lo vizioso: occor­rono cioè 3 gine­colo­gi a tem­po inde­ter­mi­na­to, per per­me­t­tere così al pun­to nascite di non dover sem­pre inven­tar­si tur­nazioni assurde, riducen­do i servizi. Per questo l’ar­ri­vo da altre zone di appe­na tre medici, e soltan­to fino all’11 gen­naio, non è asso­lu­ta­mente suf­fi­ciente. Noi cer­to com­pren­di­amo le dif­fi­coltà del­l’azien­da, ma del pari sap­pi­amo che siamo arrivati al pun­to in cui met­tere le pezze non bas­ta più. È anzi asso­lu­ta­mente con­tro­pro­du­cente, per­ché proce­den­do in questo modo si cer­ti­fi­ca l’assoluta pre­ca­ri­età del­la situ­azione. Pre­ca­ri­età che tra l’altro rischia anche di far andar via i gine­colo­gi rimasti, che cer­ta­mente non capis­cono quale sia la volon­tà polit­i­ca del­la Regione. Occorre invece che Piom­bi­no e Ceci­na siano davvero un uni­co ospedale in rete, per­ché altri­men­ti nes­suno dei due ospedali rius­cirà a resistere ai para­metri sta­bil­i­ti dal­la rior­ga­niz­zazione san­i­taria ed i 500 par­ti all’an­no si allon­tan­er­an­no anche per Ceci­na. Abbi­amo pre­sen­ta­to un ordine del giorno, che spero di pot­er dis­cutere nel prossi­mo con­siglio comu­nale, in cui affron­ti­amo tut­to il tema del­la san­ità piom­bi­nese e nel quale chiedi­amo al sin­da­co di impeg­nar­si su ques­ta lin­ea. E la mat­ti­na di lunedì prossi­mo sare­mo con un pre­sidio davan­ti all’ospedale per sen­si­bi­liz­zare oper­a­tori san­i­tari e cit­ta­di­ni su questo tema. Cgil, Cisl ed Uil stan­no facen­do asso­lu­ta­mente bene a porre con forza la ques­tione e Spir­i­to Libero è al loro fian­co.

Daniele Mas­sar­ri Capogrup­po Spir­i­to Libero per Piom­bi­no

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