Un dialogo con le forze laiche e antifasciste

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 4 dicem­bre 2018 — Cre­di­amo che ques­ta cit­tà abbia bisog­no di ritrovare un equi­lib­rio e cre­di­amo che la movi­men­tazione atti­va­ta in questi mesi mer­i­ti rispet­to e con­sid­er­azione.
Abbi­amo sem­pre sostenu­to il prog­et­to RIMa­te­ria per­ché rite­ni­amo che questo ter­ri­to­rio abbia bisog­no di luoghi e impianti a sup­por­to di quel­la diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca tan­to cita­ta da molti. Una cit­tà che vuole guardare al tur­is­mo e alla pre­sen­za di impianti indus­tri­ali meno inquinan­ti non può non por­si il prob­le­ma di come gestire i suoi rifiu­ti.
Abbi­amo sostenu­to attra­ver­so atti che, a nos­tro avvi­so, un ref­er­en­dum non sarebbe sta­to lo stru­men­to per provare ad aggiornare gli obi­et­tivi nel­l’in­ter­esse del­la cit­tà ma un lim­ite che met­terebbe a ris­chio pro­ce­dure già in atto cre­an­do una empasse fino a novem­bre 2019. Il parere del­la com­mis­sione tec­ni­ca ci ha con­fer­ma­to l’i­nam­mis­si­bil­ità dei que­si­ti.
Come spie­ga­to al comi­ta­to e coer­ente­mente con quan­to det­to, non ci siamo fer­mati ad un no. Il grup­po PD di Piom­bi­no ha dato manda­to al sin­da­co di far­si por­tav­oce nel­l’assem­blea dei soci Asiu di un elen­co di azioni che da subito pos­sono dare risposte alla cit­tà sul tema del­la sal­va­guardia ambi­en­tale e del­la neces­sità di ricon­sid­er­are alcune scelte alla luce delle novità che la cronaca ci descrive, pri­mo tra tut­ti la ripresa di alcu­ni set­tori del­la fab­bri­ca e l’inizio degli sman­tel­la­men­ti.
Ci dispi­ace che il comi­ta­to non abbia com­pre­so che la nos­tra asten­sione al doc­u­men­to delle oppo­sizioni ha per­me­s­so il rin­vio del­la ces­sione delle quote a 60 giorni. Il nos­tro voto con­trario avrebbe imped­i­to tut­to questo.
Il con­fron­to dei giorni scor­si con Spir­i­to Libero si è fonda­to su questi con­tenu­ti e la loro posizione sem­bra portare in sè pura tat­ti­ca polit­i­ca, poco com­pren­si­bile da una forza di mag­gio­ran­za che nei due anni prece­den­ti ha vota­to a favore di tut­ti gli atti rifer­i­ti a ques­ta azien­da.
Non pote­va­mo promet­tere ciò che sarebbe sta­to impos­si­bile man­tenere, non esistono “ref­er­en­dum con­dizionati” e non ci sem­bra di mer­itare giudizi altez­zosi riv­olti al grup­po, al par­ti­to di mag­gio­ran­za ed irri­guar­dosa­mente al sin­da­co che fino ad oggi ha asseg­na­to un ruo­lo di pri­mo piano ad un espo­nente di quel­la forza polit­i­ca, pur rap­p­re­sen­ta­ta da un solo con­sigliere sug­li scran­ni del con­siglio.
Nei prossi­mi giorni gli organ­is­mi del par­ti­to, in tutte le loro rap­p­re­sen­tanze, si riu­ni­ran­no per con­cor­dare con il sin­da­co azioni immi­nen­ti sulle scelte che dovran­no guidar­ci fino alla fine del manda­to e sui per­cor­si futuri che apri­ran­no un dial­o­go con tutte le forze laiche e antifas­ciste che vor­ran­no accom­pa­gnare questo proces­so a par­tire, se vor­rà, da Spir­i­to Libero.

PD Unione Comu­nale Piom­bi­no

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