Un golfo, tre sindaci e un’intesa dimenticata

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FOLLONICA 22 mar­zo 2019 — “Mi sono per­me­s­so di inviare questo doc­u­men­to ai sin­daci di Piom­bi­no, Fol­loni­ca e Scar­li­no per soll­e­vare un prob­le­ma di meto­do; suc­ces­si­va­mente, chi vor­rà, potrà entrare anche nel mer­i­to”. A scri­vere è Antoni­no Vel­la, ex inseg­nante, sub esper­to e uomo di mare come pochi. Abi­ta a Fol­loni­ca dove ha svolto anche il ruo­lo di ammin­is­tra­tore pub­bli­co. Il suo impeg­no in dife­sa del­l’am­bi­ente è costante ed in questo sen­so si inquadra il suo ulti­mo inter­ven­to. Si trat­ta di un appel­lo a con­sid­er­are da parte degli ammin­is­tra­tori pub­bli­ci il grande val­ore rap­p­re­sen­ta­to dal Gol­fo di Fol­loni­ca che non può appartenere ad un Comune ma che cos­ti­tu­isce un’u­nità fisiografi­ca su un ter­ri­to­rio che va da Piom­bi­no a Pun­ta Ala. Ne con­segue che un qual­si­asi inter­ven­to di un ente non può pre­scindere dal­la ricadute che esso ha su tut­ta la zona. E quin­di è con­seguente che ogni deci­sione impor­tante avven­ga nel­la con­di­vi­sione delle diverse realtà ter­ri­to­ri­ali. Niente di nuo­vo se solo si pen­si che nel gen­naio 2015 i rap­p­re­sen­tan­ti dei Comu­ni di Piom­bi­no, Fol­loni­ca e Scar­li­no ai mas­si­mi liv­el­li sot­to­scrissero un doc­u­men­to che ave­va per tito­lo “Polit­i­ca coor­di­nate del­la cos­ta e del mare del Gol­fo di Fol­loni­ca”. Un atto che venne salu­ta­to con entu­si­as­mo da molti e che unanime­mente fu con­sid­er­a­to come un pas­so impor­tante nel­la direzione del­la tutela di un pat­ri­mo­nio di grande rilie­vo nel­la zona.
Il bilan­cio dopo 4 anni è decisa­mente neg­a­ti­vo. Nonos­tante i buoni propos­i­to ogni Comune è anda­to avan­ti per pro­prio con­to in assen­za di qual­si­asi coor­di­na­men­to. Da qui il richi­amo di Vel­la con il doc­u­men­to, invi­a­to ai pri­mi cit­ta­di­ni di Piom­bi­no, Fol­loni­ca e Scar­li­no e che volen­tieri ripor­ti­amo di segui­to:
Solo tre anni fa ho plau­di­to, insieme ad altri, alla fir­ma di un doc­u­men­to da parte dei tre sin­daci di Scar­li­no, Fol­loni­ca e Piom­bi­no in cui, riconoscen­do l’unicità e l’integrità del Gol­fo di Fol­loni­ca come “Una uni­ca unità fisiografi­ca” si dichiar­a­va solen­nemente l’importanza di scelte con­di­vise nel caso in cui queste avessero avu­to un inter­esse più vas­to rispet­to al sem­plice ter­ri­to­rio comu­nale. Per­sonal­mente mi sem­brò una incon­gruen­za non aver inser­i­to anche Cas­tiglione delle Pesca­ia in quan­to anche questo Comune affac­cia sul Gol­fo dal Fos­so d’Alma a Punt’Ala, ma tale man­can­za non è mai sta­ta sana­ta.
Purtrop­po devo con­statare che a questo pro­to­col­lo, suc­ces­si­va­mente, non si è dato nes­sun segui­to dato che, a mio parere, il Comune di Piom­bi­no ha fat­to e sta facen­do delle scelte che, pur inter­es­san­do il Gol­fo e la sua cos­ta, non sono state poste al vaglio delle altre ammin­is­trazioni né, tan­to meno, alla dis­cus­sione dei cit­ta­di­ni res­i­den­ti.
In questo modo si sono visti inse­di­ar­si nel Gol­fo degli all­e­va­men­ti di pesce che, a pre­scindere dalle con­seguen­ze pos­i­tive o neg­a­tive sulle acque marine, non mi risul­tano essere pas­sati da una dis­cus­sione fra i Comu­ni; come non mi risul­ta che fra le tre ammin­is­trazioni si sia dis­cus­so sul­la escav­azione del canale di un chilometro, largo 40 metri e pro­fon­do 20 metri per l’accesso al por­to di Piom­bi­no sban­can­do una porzione di Posi­do­nia ocean­i­ca dan­do l’illusione del pos­si­bile trapianto in altro luo­go som­mer­so e cre­an­do una con­tin­ua tor­bid­ità di tutte le acque del Gol­fo.
Adesso si sta ven­ti­lan­do la pos­si­bil­ità del posizion­a­men­to sul­la cos­ta di sei pale eoliche alte 180 metri nel­la zona adi­a­cente la Cen­trale Enel di Torre del Sale; anche su ques­ta pos­si­bil­ità non voglio entrare nel mer­i­to dell’opportunità e del­la neces­sità dell’opera, degli effet­ti sul­la fau­na del­la ret­rostante oasi WWF, dell’impatto visi­vo dal mare e del defin­i­ti­vo ind­i­riz­zo dato a ques­ta porzione di litorale, ma vor­rei sapere se i comu­ni di Fol­loni­ca e Scar­li­no sono sta­ti inter­pel­lati, se è sta­to richiesto un parere e, in caso neg­a­ti­vo, se non si sen­ta la neces­sità di avviare una dis­cus­sione even­tual­mente aper­ta anche ai cit­ta­di­ni delle tre comu­nità.

 

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