NON SERVONO LISTE CIVETTA PER LE ELEZIONI COMUNALI DEL MAGGIO 2019

Una vasta alleanza per un governo alternativo

· Inserito in News dal territorio
Luigi Coppola

PIOMBINO 16 feb­braio 2019 — La leg­is­latu­ra è ormai al ter­mine, anco­ra qualche giorno poi si deli­neer­an­no le diverse forze che dovran­no con­tender­si il gov­er­no del­la cit­tà.
Per­sonal­mente riten­go sia giun­to il momen­to di fare una rif­les­sione ampia e tentare di aprire un per­cor­so per una conc­re­ta alter­na­ti­va di gov­er­no.
La crisi gen­erale del­la polit­i­ca è il sin­to­mo prin­ci­pale che si avverte in ques­ta immi­nente cam­pagna elet­torale, per­tan­to servirà uno sfor­zo impor­tante per far capire agli elet­tori quali saran­no le pro­poste conc­re­ta­mente sosteni­bili.
Purtrop­po la cit­tà sta attra­ver­san­do una delle peg­giori crisi degli ulti­mi cinquan­ta anni. Oltre alle dif­fi­coltà gen­er­ali, vi sono quelle pecu­liari del­la nos­tra realtà, che non ha mai saputo o volu­to costru­ire un per­cor­so alter­na­ti­vo alla mono­cul­tura indus­tri­ale, ora­mai ridot­ta allo stremo, e con un dis­a­gio sociale sem­pre più cres­cente.
Non vi sono soluzioni a breve e le pochissime risorse disponi­bili servi­ran­no per l’ordinaria ammin­is­trazione, visti gli ingen­ti tagli agli enti locali che sono sta­ti effet­tuati negli anni dai diver­si esec­u­tivi che si sono suc­ce­du­ti. I Comu­ni ora­mai sono costret­ti a con­frontar­si di con­tin­uo con i diver­si liv­el­li isti­tuzion­ali per reperire i pochi finanzi­a­men­ti ero­ga­bili. Per­tan­to saran­no fon­da­men­tali i lega­mi politi­ci region­ali, nazion­ali ed europei, ai quali non potran­no far ricor­so le espe­rien­ze pura­mente civiche.
Sen­za dimen­ti­care la ques­tione ambi­en­tale e dei rifiu­ti, in cui la con­fu­sione reg­na sovrana per evi­den­ti lacune strate­giche, ges­tion­ali e comu­nica­tive che han­no prodot­to un legit­ti­mo mal­con­tento su più fron­ti.
Per con­trap­por­si al potere con­sol­ida­to, che occu­pa ogni ambito ammin­is­tra­ti­vo da trop­pi anni ed anco­ra forte­mente autoref­eren­ziale, nonos­tante l’ev­i­dente dif­fi­coltà polit­i­ca e la pesan­tis­si­ma emor­ra­gia di con­sen­si, riten­go che ci deb­ba essere un’ allean­za ampia, anche civi­ca, ma soprat­tut­to polit­i­ca, che si pon­ga come alter­na­ti­va, pre­sen­tan­do pun­ti pro­gram­mati­ci conc­re­ta­mente real­iz­z­abili. È fon­da­men­tale la qual­ità delle risorse umane sot­to il pro­fi­lo delle capac­ità e del­la com­pe­ten­za per far fronte alle con­dizioni di totale dif­fi­coltà socioe­co­nom­i­ca in cui verte il ter­ri­to­rio.
Alleanze serie ed omo­ge­nee con una filosofia di base comune, che non abbia come uni­co obbi­et­ti­vo vin­cere le elezioni, ma por­si come garante di un prog­et­to di gov­er­no alter­na­ti­vo, autorev­ole ed a lun­go ter­mine.
Al momen­to vi sono con­tat­ti fra le diverse com­po­nen­ti, soprat­tut­to fra quelle tradizional­mente più affi­ni dell’area mod­er­a­ta e di cen­trode­stra per cer­care un’intesa con l’ambizione conc­re­ta di provare a vin­cere in un pos­si­bile bal­lot­tag­gio.
Le even­tu­ali corse in soli­taria, già ampia­mente annun­ci­ate, sono  sorte di “liste civet­ta” stru­men­tali a raf­forzare la com­po­nente tradizionale di cen­trosin­is­tra, che cer­ta­mente farà il pos­si­bile per ricom­pat­tar­si dopo le accese polemiche all’in­ter­no ed all’ester­no del PD.
Per intrapren­dere per­cor­si vir­tu­osi, sarà oppor­tuno che vi sia mas­si­ma chiarez­za e trasparen­za, ponen­do come pun­to cen­trale   il bene comune e non inter­es­si par­ti­co­lari di parte o per­son­ali.

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