Val di Cornia e Val di Cecina insieme per la salute

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 6 mag­gio 2015 — “Con la rifor­ma san­i­taria siamo chia­mati a ridis­eg­nare un proces­so che potrà essere un’opportunità per ottimiz­zare le risorse e con­di­videre i servizi.”
Il sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani inter­viene sul­la san­ità e sul­la rior­ga­niz­zazione pro­pos­ta a liv­el­lo regionale, con­tin­uan­do il dibat­ti­to avvi­a­to con il con­siglio monotem­ati­co del 14 aprile scor­so.
“Ci siamo occu­pati di ques­ta mate­ria sin dai pri­mi giorni di ques­ta ammin­is­trazione, dopo le elezioni, nei fre­quen­ti incon­tri con il diret­tore gen­erale Euge­nio Por­fi­do, con l’assessore regionale Mar­roni e con la dott.ssa Pagli­ac­ci. Il prob­le­ma è sta­to affronta­to quin­di da subito e abbi­amo inizia­to a lavo­rare con grande impeg­no.
Alla luce degli argo­men­ti che sono sta­ti esposti in questi mesi, cre­do che una rior­ga­niz­zazione più ampia come quel­la pro­pos­ta dal­la rifor­ma non sig­ni­fichi nec­es­sari­a­mente mar­gin­al­iz­zazione. Attra­ver­so il Piano ter­ri­to­ri­ale del­la san­ità andi­amo a stan­dard­iz­zare un meto­do attra­ver­so il quale pos­si­amo orga­niz­zare servizi più effi­ci­en­ti e più effi­caci. La legge non perde di vista l’aspetto più impor­tante e l’obiettivo principe che è quel­lo dell’erogazione dei servizi san­i­tari e socio assis­ten­ziali. La san­ità pub­bli­ca, come rib­a­di­to dall’assessore Mar­roni, è garan­ti­ta.
Il nos­tro è infat­ti un sis­tema san­i­tario che fun­ziona, se rap­por­ta­to alla mag­gior parte dei Pae­si occi­den­tali e non, e che spes­so ci viene invidi­a­to.
La rifor­ma come sap­pi­amo prevede la riduzione del numero delle Asl a liv­el­lo regionale da 12 a 3. A noi spet­ta fare delle pro­poste per creare le con­dizioni migliori.
Siamo d’accordo sulle moti­vazioni che reg­gono l’impianto del­la legge, che sono essen­zial­mente quelle del rag­giung­i­men­to di una mag­giore effi­cien­za, di una mag­giore effi­ca­cia, del man­ten­i­men­to dei servizi. L’organizzazione si baserà sui dipar­ti­men­ti azien­dali di area vas­ta e il fine del Piano regionale sarà quel­lo di non las­cia­re sole le zone per­iferiche. La nos­tra inten­zione è quel­la quin­di di lavo­rare insieme alla Regione per avere garan­ti­ti servizi sem­pre più effi­ci­en­ti ed effi­caci.
La nos­tra area, l’area sud, è com­pos­ta da un mil­ione e mez­zo di abi­tan­ti e 11mila dipen­den­ti com­p­lessi­va­mente. E’ il ter­ri­to­rio che va dal­la Lig­uria ai con­fi­ni del­la Toscana insieme all’isola d’Elba. Le nos­tre pro­poste pren­dono in con­sid­er­azione dunque due aspet­ti fon­da­men­tali: le carat­ter­is­tiche del ter­ri­to­rio e le neces­sità orga­niz­za­tive e assis­ten­ziali che ne derivano.
Il nos­tro è un ter­ri­to­rio etero­ge­neo, con prob­le­mi di via­bil­ità. Dob­bi­amo gestire delle dis­tanze sig­ni­fica­tive. Il pre­sidio ospedaliero di Piom­bi­no dista 80 km da quel­lo di Livorno e 76 da Gros­se­to.
Al tem­po stes­so la soci­età sta cam­bian­do e ci sono for­ti pre­sup­posti di trasfor­mazione eco­nom­i­ca e sociale del­la nos­tra zona. Le nos­tre indus­trie stan­no cam­bian­do, un impor­tante proces­so di afflus­so tur­is­ti­co in con­tro­ten­den­za rispet­to al resto del­la Toscana e un flus­so migra­to­rio di tut­to rispet­to.
Da qui la pro­pos­ta, per la pri­ma vol­ta, di inte­grazione di due ter­ri­tori (Val di Cor­nia e Val di Ceci­na) che deci­dono di met­ter­si insieme per tute­lare la salute dei cit­ta­di­ni. E’ un avven­i­men­to stra­or­di­nario che supera i con­fi­ni dis­tret­tuali e si iden­ti­fi­ca in un’unica unità fun­zionale.
Unif­i­can­do e inte­gran­do questi due ter­ri­tori si evi­ta la riduzione delle attiv­ità degli ospedali che può portare alla perdi­ta delle spe­cial­is­tiche già esisten­ti. Attra­ver­so ques­ta inte­grazione si pro­muove la val­oriz­zazione delle com­pe­ten­ze pre­sen­ti e la definizione del­la speci­ficità di queste strut­ture.
Fac­ciamo anche un’altra pro­pos­ta che è quel­la di non perdere le spe­cial­is­tiche e pen­si­amo che si deb­bano trovare forme di incen­ti­vazione per la mobil­ità dei medici. Se rius­ci­amo a fare questo, pos­si­amo sal­va­guardare il pron­to soc­cor­so, le radi­olo­gie, gli ambu­la­tori spe­cial­is­ti­ci.
C’è un doc­u­men­to con­di­vi­so vota­to dalle due soci­età del­la salute. Il prossi­mo pas­so sarà quel­lo di por­tar­lo all’attenzione del­la Con­feren­za dei sin­daci.
sof­fri­amo di liste d’attesa lunghe del­la diag­nos­ti­ca pesante, del­la strut­turazione di alcu­ni set­tori. Spero che unif­i­can­do le pro­fes­sion­al­ità e le risorse, augu­ran­do che anche l’isola d’Elba pos­sa entrare nel proces­so, sare­mo in gra­do di fare del nos­tro meglio alle con­dizioni del momen­to, che sono tra le migliori d’Italia.
Con ques­ta pro­pos­ta pos­si­amo con­sid­er­are i nos­tri ter­ri­tori, insieme alla Val di Ceci­na, come ter­ri­tori d’avanguardia che mira­no a muover­si in maniera intel­li­gente e fun­zionale al fine di tute­lare i cit­ta­di­ni del nos­tro ter­ri­to­rio. Allo stes­so tem­po a liv­el­lo locale non mancher­e­mo di far valere le nos­tre pro­poste e le nos­tre opin­ioni nei con­fron­ti del­la Regione al fine di poten­ziare e aumentare le capac­ità di erogazione di tut­ti i servizi”.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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