tribunale conferma l'immediato spostamento dei cani e le sanzioni

Il vecchio canile va chiuso e non c’è il nuovo

· Inserito in Verso il canile

Il Tri­bunale di Livorno ha riget­ta­to il reclamo del Comune di Piom­bi­no con­tro l’ ordi­nan­za del 10 otto­bre 2016 con la quale lo stes­so Tri­bunale ave­va impos­to al Comune di Piom­bi­noi di risol­vere entro novan­ta giorni il prob­le­ma delle “immis­sioni sonore supe­ri­ori alla nor­male toller­a­bil­ità” dal canile comu­nale.
Il Tri­bunale, riget­tan­do il reclamo comu­nale, (dopo che sono pas­sati otto mesi da quel­la ordi­nan­za sen­za che nul­la sia suc­ces­so),

  1. ha impos­to al Comune “lo sposta­men­to dei cani ecce­den­ti il numero di cinque (su 47 pre­sen­ti, ndr)…da eseguir­si imme­di­ata­mente e comunque non oltre 8 giorni dal­la comu­ni­cazione” del­la deci­sione del Tri­bunale,
  2. ha dis­pos­to che, in caso di man­ca­ta ottem­per­an­za all’or­dine l’Uf­fi­ciale Giudiziario provve­da ad eseguire l’or­di­nan­za, facen­dosi assis­tere – in caso di neces­sità – da dit­ta di sua fidu­cia e, al lim­ite, anche del­la forza pub­bli­ca, con spese a cari­co del Comune,
  3. ha con­dan­na­to il Comune di Piom­bi­no a pagare 50 euro al giorno per ogni giorno di ritar­do nel­l’ese­cuzione del provved­i­men­to a decor­rere dal nono giorno suc­ces­si­vo alla comu­ni­cazione,
  4. ha con­dan­na­to lo stes­so Comune a pagare 1700 euro per la fase di stu­dio, 800 euro per la fase intro­dut­ti­va, 1800 euro per la fase  istrut­to­ria, 1150 euro per la fase deciso­ria oltre alle spese gen­er­ali com­pre­sa IVA; in aggiun­ta le spese del con­sulente tec­ni­co d’uf­fi­cio.

Ricor­diamo i prece­den­ti del­la causa:

  • nel novem­bre 2015 fu pre­sen­ta­to davan­ti al Tri­bunale di Livorno ricor­so d’ur­gen­za ex 700 c.p.c. per la ces­sazione imme­di­a­ta dei rumori prove­ni­en­ti dal canile comu­nale che evi­den­te­mente reca­vano un dis­tur­bo ecces­si­vo agli abi­tan­ti del­la zona;
  • nell’ otto­bre 2016 il Tri­bunale di Livorno impone­va al Comune, entro 90 giorni, l’in­stal­lazione di ingen­ti opere mit­iga­tive o il trasfer­i­men­to dei cani ricoverati in canile pres­so altra strut­tura;
  • il Comune di Piom­bi­no pre­sen­ta­va imme­di­ata­mente for­male reclamo al Tri­bunale di Livorno avver­so il provved­i­men­to di pri­mo gra­do.

Oggi, dopo diverse udien­ze, l’or­di­nan­za neg­a­ti­va per il Comune.
Per­ché si arrivati a ques­ta situ­azione?
Non è il caso di rifare la lun­ga sto­ria del­la delo­cal­iz­zazione del canile comu­nale inizia­ta addirit­tura nel 1995 e mai con­clusa (Stile libero l’ha già rac­con­ta­ta negli arti­coli elen­cati sot­to), bas­ta citare gli ulti­mi atti che dimostra­no la con­fu­sione di idee e la con­trad­dit­to­ri­età delle deci­sioni prese dal Comune.
Il 28 feb­braio 2017 la giun­ta comu­nale, “a segui­to di giudizio caute­lare del Tri­bunale di Livorno del 10 otto­bre 2016 e del 13 gen­naio 2017 rel­a­ti­va­mente alle emis­sioni acus­tiche del canile comu­nale pos­to in loc. Macel­li” che ha reso nec­es­sario iniziare lo sposta­men­to in altro sito, appro­va in lin­ea tec­ni­ca il prog­et­to defin­i­ti­vo dei lavori rel­a­tivi al “Canile min­i­mo”, per un impor­to com­p­lessi­vo di 450mila euro, preve­den­do­lo nelle cam­pagne vicine a Fiorenti­na e nel­lo speci­fi­co in local­ità Tut­ti­san­ti, in un appez­za­men­to di ter­reno di pro­pri­età del Comune nel quale fu real­iz­za­to un cam­po di cal­cio abban­do­na­to con annes­so spoglia­toio.
In sede tec­ni­ca vuol dire che l’opera non è finanzi­a­ta e che dunque pri­ma di appaltare i lavori ce ne corre.
Il 13 giug­no 2017 la stes­sa giun­ta, evi­den­te­mente pen­san­do che i lavori per lo sposta­men­to del canile non pote­vano essere poi tan­to bre­vi, approva­va, nelle more del­la real­iz­zazione del nuo­vo canile comu­nale, le nuove mis­ure ges­tion­ali del canile comu­nale:

  • lim­i­tata­mente ai mesi di luglio, agos­to e set­tem­bre aper­tu­ra del canile al pub­bli­co un giorno a set­ti­mana dalle ore 16,30 alle ore 19,30 anziché 5 giorni come da con­ven­zione; •instal­lazione di teli oscu­ran­ti davan­ti le gab­bie così da evitare il con­tat­to tra gli ani­mali;
  • instal­lazione di teli oscu­ran­ti al can­cel­lo di ingres­so così da evitare che i cani pos­sano vedere gente/animali fuori del­la strut­tura comu­nale;
  • pre­sen­za pomerid­i­ana del per­son­ale dipen­dente a par­tire dalle ore 16.

Il 19 giug­no era fis­sa­ta l’ul­ti­ma udien­za, che effet­ti­va­mente si è tenu­ta, nel cor­so del­la quale immag­ini­amo che il Comune abbia giu­ra­to e spergiu­ra­to la costruzione del nuo­vo canile a Fiorenti­na entro l’an­no, ma un giorno dopo si è riu­ni­ta la quar­ta com­mis­sione con­sil­iare del Comune di Piom­bi­no per dis­cutere un ordine del giorno sif­fat­to: “Approvazione prog­et­to del nuo­vo canile e con­tes­tuale Vari­ante urban­is­ti­ca al PIP di Mon­tege­moli”.
Sì in effet­ti il Comune ave­va cam­bi­a­to idea ed ave­va deciso di approvare un nuo­vo prog­et­to, anch’es­so nat­u­ral­mente non finanzi­a­to, non più a Fiorenti­na ma a Mon­tege­moli in un piano per gli inse­di­a­men­ti pro­dut­tivi, dove occorre anche una vari­ante allo stru­men­to urban­is­ti­co vigente, tan­t’è che l’ar­go­men­to risul­ta essere all’or­dine del giorno del­la prossi­ma riu­nione del con­siglio comu­nale pre­vis­to per il 29 giug­no. Il moti­vo scrit­to nel­la relazione al nuo­vo prog­et­to è che “Il prog­et­to rispet­ta­va la nor­ma­ti­va sul­l’in­quina­men­to da rumore ma fal­li­va nel­l’im­mis­sione inquinante in res­i­den­ze (ex art. 844 del codice civile) ancorché poste a cir­ca 250 metri di dis­tan­za dal­l’impianto, in par­ti­co­lare durante la notte”. Dif­fi­cile capire ma evi­den­te­mente non ci se era accor­ti del prob­le­ma in tut­to il peri­o­do lun­go anni durante il quale Fiorenti­na era sta­ta sem­pre la des­ti­nazione finale.
Come adesso il Comune abbia inten­zione di attuare l’or­di­nan­za del Tri­bunale, e dunque dove e come spostare più di quar­an­ta cani da Piom­bi­no, non è dato sapere, così come non è dato sapere se il Comune si è mai pos­to il prob­le­ma.
Com­pre­so nat­u­ral­mente quel­lo rel­a­ti­vo al grave dis­a­gio che sarà arreca­to agli ani­mali.

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3 risposte a “Il vecchio canile va chiuso e non c’è il nuovo”

  1. Daniela Olmo says:

    Leggen­do questo arti­co­lo su questi poveri cani, che prob­a­bil­mente rischier­an­no l’e­lim­i­nazione se non ver­rà risolto il prob­le­ma del nuo­vo canile. ho prva­to scon­for­to e pena, Una cosa è cer­ta che se i cani si lamen­tano e si agi­tano rumor­osa­mente forse sarà per­ché (mag­a­ri per man­can­za di per­son­ale assis­ten­ziale) non ricevono le giuste cure e questo dovrebbe far muo­vere le coscien­ze di col­oro che si lamem­tano. I cani lì ci abita­vano da tan­tis­si­mi anni pri­ma che vi costru­is­sero le loro abitazioni, e questo lo sape­vano, quin­di, anziché pro­porre lo sposta­men­to per non sen­tir­li piu lamentare, dovreb­bero met­ter­si una mano sul­la coscien­za ed aiutare il Comune con volon­tarie don­azioni ad avere le pos­si­bili­ta di imp­ie­gare per­son­ale per la loro assis­ten­za e cura, dan­do la pos­si­bil­ità alle povere besti­ole di starsene tran­quil­li! La situ­azione come si è venu­ta a trasfor­mare mi fa vera­mente ver­gognare di essere piom­bi­nese!

  2. Nel mag­gio 2016 siamo venu­ti al canile di Piom­bi­no e abbi­amo adot­ta­to un cane in splen­di­da for­ma. Il canile era puli­to e i cani tenu­ti bene, nat­u­ral­mente abbaiavano,ma non si lamen­ta­vano.

  3. Siamo alle solite.….dopo vari rinvii.….…incertezze.…..lamenti di per­sone che abi­tano vici­no al canile .….…siamo arrivati al pun­to in cui i cani devono andare via dal vec­chio canile.….senza avere una strut­tura nuo­va che li pos­sa accogliere.….…Mi ver­gog­no di essere italiana.……ci rimet­tono sem­pre i più deboli.….….e i politi­ci si fan­no sem­pre i loro por­ci comodi.….…Vergogna Sin­da­co di Piombino.….….Le asso­ci­azioni dove sono?

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