Via al piano della Berrighi costruzioni. La "porta nord" del paese

Venturina, variante Comer in consiglio comunale

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CAMPIGLIA MARITTIMA 29 luglio 2018 - L’uf­fi­cio stam­pa del Comune di Campiglia Marit­ti­ma ci infor­ma che “nel­la sedu­ta di lunedì 30 luglio il con­siglio comu­nale vedrà tra i pun­ti in dis­cus­sione l’avvio del pro­ced­i­men­to per una vari­ante al Rego­la­men­to urban­is­ti­co final­iz­za­ta a riqual­i­fi­care l’area nord dell’abitato di Ven­tu­ri­na Terme in cui si trovano attiv­ità dismesse e che rien­tra nelle vari­anti ammis­si­bili ai sen­si del­l’at­to di ind­i­riz­zo di Giun­ta per lo svilup­po eco­nom­i­co”.
La vari­ante con­sen­tirà la real­iz­zazione di un prog­et­to, pre­sen­ta­to dal­la Berrighi costruzioni srl, in una pri­ma stesura già a far data dal 20 mag­gio 2014, avente per ogget­to “Piano attua­ti­vo per la riqual­i­fi­cazione urban­is­ti­ca e fun­zionale del­l’area ex Come”, ovvero di quel­la porzione di ter­reno all’in­gres­so nord del paese dove in pas­sato ha oper­a­to un mag­a­zz­i­no-riven­di­ta di mate­ri­ali per l’edilizia.
Sul­l’ar­go­men­to l’uf­fi­cio stam­pa del Comune, in pre­vi­sione del­la sedu­ta del con­siglio, ha reso noto un comu­ni­ca­to con le dichiarazioni del sin­da­co Rossana Sof­frit­ti.
<Ques­ta era già sta­ta clas­si­fi­ca­ta ‘area crit­i­ca’ per le ragioni ovvie di una inadeguatez­za del­la attiv­ità esistente, del pro­prio posizion­a­men­to e ora che è dismes­sa si è aggra­va­ta la situ­azione di degra­do pro­prio all’in­gres­so del paese nel­la zona ter­male — scrit­to la sin­da­ca -.  Il Rego­la­men­to urban­is­ti­co ave­va pre­vis­to la pos­si­bil­ità di real­iz­zare allog­gi per sos­ti­tuire i mag­a­zz­i­ni dismes­si dell’ex Com­er, ma la crisi edilizia rende più dif­fi­cile la real­iz­zazione di un inter­ven­to sim­i­le. La pro­pos­ta con i vin­coli introdot­ti dal­l’am­min­is­trazione nel­la pro­pos­ta di avvio sen­za aumentare volu­mi e suc­ces­si­va­mente ad un incon­tro sia con la com­mis­sione con­sil­iare che con le asso­ci­azioni di cat­e­go­ria che han­no indi­ca­to alcu­ni cor­ret­tivi che sono sta­ti accolti, va nel­la direzione di riqual­i­fi­care la cosid­det­ta “Por­ta nord” di Ven­tu­ri­na Terme”.
La giun­ta ha ritenu­to oppor­tuno antic­i­pare, rispet­to alla revi­sione gen­erale del­la piani­fi­cazione urban­is­ti­ca del prossi­mo Piano oper­a­ti­vo (nuo­vo liv­el­lo di piani­fi­cazione che sos­ti­tu­isce nel quadro nor­ma­ti­vo regionale quel­lo del Rego­la­men­to urban­is­ti­co) con una speci­fi­ca vari­ante al Rego­la­men­to urban­is­ti­co per pro­muo­vere la riqual­i­fi­cazione del com­p­lesso edilizio e delle aree di per­ti­nen­za del­la ex Com­er, che già era­no indi­vid­u­ate come area crit­i­ca dal Piano strut­turale del 2007. Tra le pre­vi­sioni quin­quen­nali del Rego­la­men­to urban­is­ti­co, decadute in il 24 agos­to 2016, si inseriscono ovvi­a­mente anche le dis­po­sizioni per gli ex mag­a­zz­i­ni Com­er che, al tem­po, con­sen­ti­vano una trasfor­mazione dell’area con verde pub­bli­co e la real­iz­zazione di un inse­di­a­men­to res­i­den­ziale per trenta allog­gi di tipolo­gia edilizia in lin­ea e a palazz­i­na, con la pre­scrizione del­la demolizione di tutte le vol­ume­trie e man­u­fat­ti esisten­ti all’interno dell’ambito dell’area di trasfor­mazione.
Ecco allo­ra la scelta di inter­venire di neces­sità con una vari­ante al Rego­la­men­to urban­is­ti­co rin­no­van­do e var­ian­do le pre­vi­sioni dell’At6 — ex Com­er attra­ver­so alcune azioni pri­or­i­tarie: con­sen­tire la demolizione com­p­lessi­va degli edi­fi­ci e dei man­u­fat­ti pre­cari pre­sen­ti all’in­ter­no del­l’area di trasfor­mazione e, con­seguente­mente, recu­per­are inte­gral­mente tut­ta la super­fi­cie utile per la real­iz­zazione di nuovi edi­fi­ci con un prog­et­to urban­is­ti­co e architet­ton­i­co di qual­ità per creare una nuo­va por­ta urbana e un ‘“effet­to cit­tà” attual­mente debole e non coer­ente con le poten­zial­ità di un paese ter­male. Con il recu­pero del­la super­fi­cie esistente si potrà con­sen­tire la real­iz­zazione di almeno due medie strut­ture di ven­di­ta ali­menta­re e/o non ali­menta­re per un mas­si­mo com­p­lessi­vo di 1.300 metri qua­drati di super­fi­cie di ven­di­ta, poi attiv­ità com­mer­ciali, direzion­ali e di servizio in genere nel­la parte resid­ua, al net­to degli spazi per deposi­ti, mag­a­zz­i­ni ed altri servizi di sup­por­to alle medie strut­ture di ven­di­ta. La nuo­va pre­vi­sione vieta l’inse­di­a­men­to di eser­cizi di vic­i­na­to, men­tre sem­pre nel­l’am­bito del­la super­fi­cie utile lor­da da recu­per­are, potrà essere real­iz­za­ta una strut­tura di sup­por­to per lo svol­gi­men­to di un “mer­catale” di pro­dut­tori locali. Dovrà anche essere stu­di­a­ta una via­bil­ità che nell’identificare la “Por­ta nord” al paese sia coer­ente con il Codice del com­mer­cio e il rel­a­ti­vo rego­la­men­to di attuazione. In gen­erale l’urbanizzare dell’area, dal pun­to di vista eco­logi­co, com­por­ta la mit­igazione del ris­chio idro­ge­o­logi­co, la resti­tuzione di spazi urbani e, al tem­po stes­so non pre­clud­ere la creazione di col­lega­men­ti con le aree a verde in prossim­ità del Par­co dei laghet­ti che attual­mente è acces­si­bile soltan­to da via dei Moli­ni di Fon­do. I nuovi edi­fi­ci saran­no arti­co­lati in modo da con­tribuire ad orga­niz­zare, nel com­par­to, dei micro-spazi col­let­tivi, per­cor­si e aree ver­di col­le­gati fra loro e con il con­testo come “pun­ti nodali fun­zion­ali”. Inoltre il sis­tema degli spazi aper­ti dell’area dovrà essere mes­so in relazione, oltre che con il con­testo nat­u­rale del Par­co dei laghet­ti di via dei Moli­ni di Fon­do, anche con il Par­co ter­male così da carat­ter­iz­zare lo spazio urbano com­p­lessi­vo ren­den­do­lo coer­ente con la vocazione ter­male del­la frazione più grande del Comune>.

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