REGIONE E COMUNE FIRMANO UN PROTOCOLLO SENZA L'AUTORITA' PORTUALE

Vogliono un grande terminal auto, ma dove?

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PIOMBINO 18 aprile 2019 – Almeno la Giun­ta regionale, pri­ma che il pres­i­dente lo fir­masse, l’ha approva­to. Il sin­da­co di Piom­bi­no, non­cu­rante persi­no del fat­to che il 26 mag­gio ci sono le elezioni ammin­is­tra­tive che cam­bier­an­no sin­da­co e con­siglio comu­nale, l’ha fir­ma­to anche lui sen­za alcu­na autor­iz­zazione né del­la Giun­ta né del Con­siglio comu­nale.
Ambedue han­no suona­to la grancas­sa.
Si trat­ta del “Pro­to­col­lo d’intesa per lo svilup­po di un Ter­mi­nal auto nel por­to di Piom­bi­no” siglato dal pres­i­dente del­la Regione Toscana, Enri­co Rossi, dal sin­da­co di Piom­bi­no, Mas­si­mo Giu­liani, e da Mas­si­mo Ringoli, ammin­is­tra­tore del­la Man­ta logis­tics, per real­iz­zare un ter­mi­nal auto nel por­to di Piom­bi­no (Darse­na Nord) su un’area di almeno 50mila metri qua­drati des­ti­na­ta a diventare di 300mila metri qua­drati.
Il fat­to che non ci fos­se l’Autorità di Sis­tema Por­tuale del Mar Tir­reno Set­ten­tri­onale, l’ente di gov­er­no del ter­ri­to­rio por­tuale, alla quale il pri­va­to inter­es­sato ha det­to aver con­seg­na­to il prog­et­to già a mar­zo, e che il pres­i­dente Rossi abbia reclam­a­to di vol­ere voce in capi­to­lo fa assumere all’atto le sem­bianze di una vera e pro­pria forzatu­ra. Cosa del resto ammes­sa nel­lo stes­so comu­ni­ca­to del Comune di Piom­bi­no dove si può leg­gere che il pro­to­col­lo d’intesa impeg­na alcu­ni sogget­ti isti­tuzion­ali (vis­to che gli uni­ci sogget­ti isti­tuzion­ali fir­matari sono Regione e Comune l’impegno non può che riguardare loro due) a com­piere una serie di azioni indis­pens­abili e pre­lim­i­nari all’avvio del prog­et­to vero e pro­prio, tra cui indi­vid­uare le pro­ce­dure pub­bliche per l’inse­di­a­men­to di Man­ta Logis­tics, com­pe­ten­za evi­dente del­l’Au­torità di Sis­tema Por­tuale del Mar Tir­reno Set­ten­tri­onale
Dunque prob­le­mi isti­tuzion­ali di non poco con­to ai quali si aggiunge anche un altro ele­men­to. Descri­vere la zona dove dovrebbe sorg­ere il ter­mi­nal solo con la dizione Darse­na Nord è vera­mente poco, quan­do invece pro­prio chiarire quali sono le aree des­ti­nate è uno degli ele­men­ti più impor­tan­ti da sapere, dato che ora 5, poi 30 ettari, non sono una bazzeco­la in un’ottica di pro­gram­mazione delle aree por­tu­ali final­iz­za­ta all’occupazione, all’imprenditorialità ed all’efficienza.
E non bas­ta nem­meno recitare come un mantra che “la darse­na nord del por­to di Piom­bi­no risul­ta essere di inter­esse per un pos­si­bile inse­di­a­men­to di Man­ta Logis­tics S.r.l., a segui­to delle carat­ter­is­tiche assunte, negli ulti­mi anni, da ques­ta nuo­va infra­strut­tura por­tuale (es. pos­si­bil­ità di acces­so diret­to a banchi­na por­tuale, pescag­gio dell’area mari­na por­tuale a 20 metri di pro­fon­dità, disponi­bil­ità di nuovi piaz­za­li in cor­so di con­sol­i­da­men­to), nonché degli inves­ti­men­ti anco­ra in cor­so per effet­to sia dei lavori svolti dal Com­mis­sario stra­or­di­nario per i lavori al por­to di Piom­bi­no (di cui al DPCM del 10/07/2017), sia dell’Accordo di pro­gram­ma per la riqual­i­fi­cazione e ricon­ver­sione del polo indus­tri­ale di Piom­bi­no (fir­ma­to il 24/04/2014)”.
Non si par­la di una zona deser­ta: ci sono infat­ti aree già asseg­nate, altre promesse. Alcune di queste sono note, altre no.
C’è l’area di Piom­bi­no Indus­trie Marit­time (PIM) per un impianto indus­tri­ale per svol­gere l’attività di demolizione e rici­clag­gio navi, attiv­ità di refit­ting navale e la costruzione di mezzi navali per la quale la Regione ha rilas­ci­a­to l’Autorizzazione Inte­gra­ta Ambi­en­tale.

C’è l’area per con­sen­tire l’insediamento di un’attività di assem­blag­gio mod­uli indus­tri­ali per la com­pres­sione del gas o la pro­duzione di ener­gia elet­tri­ca di Nuo­vo Pignone, soci­età del grup­po Bak­er Hugh­es, a GE com­pa­ny (BHGE). Nuo­vo Pignone S.r.l. – Bak­er Hugh­es a GE Com­pa­ny ogget­to di un ulti­mo pro­to­col­lo d’intesa fir­ma­to il 30 novem­bre 2018.

E queste sono le aree che si conoscono.
Poi c’è l’area opzion­a­ta da JSW. Nell’accordo di pro­gram­ma fir­ma­to nel luglio 2018 tra enti pub­bli­ci, JSW , Afer­pi e Piom­bi­no Logis­tics si prevede a favore del­la parte pri­va­ta una opzione del­la dura­ta di 24 mesi sulle aree in blu e in verde di cui alla planime­tria alle­ga­ta sub C, fer­mo restando che even­tu­ali richi­este di con­ces­sione saran­no soggette a pro­ce­dure di evi­den­za pub­bli­ca e, in man­can­za dell’esercizio del dirit­to di opzione, potran­no essere assen­tite in con­ces­sione terzi. La parte pri­va­ta val­uterà, in coeren­za con il Piano indus­tri­ale l’eventuale rilas­cio delle aree in mar­rone nonché la ven­di­ta val­la Autorità Por­tuale dell’area in rosso, ai fini del suc­ces­si­vo uti­liz­zo per attiv­ità por­tu­ali. Tan­ti col­ori ma mis­te­riosi.
Cos’é che si è promes­so attra­ver­so quel dirit­to di opzione? Il prece­dente di Cevi­tal non depone a favore dato che si trat­ta­va di fat­to di 493.005 metri qua­drati di demanio marit­ti­mo bloc­cati per i suoi usi che non si sono mai ver­i­fi­cati. Cor­rispon­dono alla parte in vio­la del­la planime­tria sot­tostante, che può essere scar­i­ca­ta, per essere più com­pren­si­bile, anche dal link https://www.stileliberonews.org/wp-content/uploads/2019/04/4_1_2_Masterplan-aree-industriali.pdf  ,  da cui emerge con evi­den­za che cos­ti­tu­is­cono gran parte delle aree e delle ban­chine (tutte da real­iz­zare e tutte da attrez­zare) pre­viste dal nuo­vo Piano rego­la­tore del por­to.

Ma allo­ra?
Dove è pre­vis­to il “grande ter­mi­nal auto”, così come lo definisce lo stes­so Comune di Piom­bi­no?
Se la fir­ma del pro­to­col­lo d’intesa non vol­e­va essere un atto pro­pa­gan­dis­ti­co sarebbe bas­ta­to esplic­itare con chiarez­za i suoi con­tenu­ti e se si vol­e­va fare opera buona e gius­ta si sarebbe dovu­to chiarire almeno la local­iz­zazione dell’insediamento.
È un nodo di non poco con­to quel­lo del­la local­iz­zazione e non è sta­to sci­olto.
E non abbi­amo par­la­to degli altri che avreb­bero mer­i­ta­to almeno un’informazione che non c’è sta­ta: da quel­lo rel­a­ti­vo alla con­ve­nien­za per il por­to di Piom­bi­no di un inse­di­a­men­to che nel rap­por­to tra ter­reno uti­liz­za­to e occu­pazione priv­i­le­gia sicu­ra­mente il pri­mo a quel­lo, nel caso di con­ve­nien­za pos­i­ti­va, delle risorse pub­bliche che occorre anco­ra spendere, dopo aver­le trovate, per ren­der­lo real­iz­z­abile.

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