Brutta faccenda quella strada e quella ferrovia

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PIOMBINO 30 set­tem­bre 2016 — È sta­to pos­i­ti­va­mente fir­ma­to l’ac­cor­do per i con­trat­ti di sol­i­da­ri­età. Tut­tavia, Cevi­tal-Afer­pi fino­ra non ha davvero mostra­to di essere affid­abile nel rispet­to dei suoi impeg­ni nei con­fron­ti dei lavo­ra­tori, dei sin­da­cati, delle ammin­is­trazioni pub­bliche. Però pre­tende di occu­pare l’in­tera area nat­u­ral­is­ti­ca del Quaglio­dro­mo, alle spalle del­la spi­ag­gia, con una lin­ea fer­roviaria che in realtà gli serve per appro­pri­ar­si di altre aree prossime al por­to, prin­ci­pale obbi­et­ti­vo del suo arri­vo a Piom­bi­no: altro che acciaio…
Invece, è per­fet­ta­mente pos­si­bile costru­ire una fer­rovia di servizio alla nuo­va acciaieria elet­tri­ca in maniera molto meno inva­si­va.
Afer­pi pre­tende poi di far pas­sare la stra­da 398 sot­to le finestre delle famiglie del Cotone-Pogget­to, di via Pisa e via Cav­al­lot­ti, la quale corre a poche centi­na­ia di metri da via Tori­no e dalle scuole di piaz­za Dante. Sen­za con­tare che via Pisacane sarebbe imbot­tigli­a­ta dal traf­fi­co.
Invece, la 398 deve seguire il trac­cia­to lon­tano dalle abitazioni, tan­to più prat­i­ca­bile adesso che le aree inter­es­sate non saran­no più aree indus­tri­ali attive.
Però, l’am­min­is­trazione comu­nale di Piom­bi­no vuole fare approvare nei prossi­mi giorni al Con­siglio comu­nale una vari­ante urban­is­ti­ca che dice di sì alle pretese di Afer­pi.
Non siamo d’ac­cor­do. In questo modo, l’am­min­is­trazione comu­nale si mostra debole con Afer­pi. Questo atteggia­men­to sub­al­ter­no inde­bolisce le ragioni di lavo­ra­tori e popo­lazioni e prepara un ulte­ri­ore ced­i­men­to del­la Regione Toscana, in sede di Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale dei prog­et­ti Afer­pi, VIA che l’azien­da pre­tende di evitare. Invece, la VIA è indis­pens­abile pure allo scopo di tute­lare la salute degli addet­ti allo sta­bil­i­men­to.
Altre scelte sono pos­si­bili e preferi­bili e ser­vono a far vivere meglio gli abi­tan­ti di Piom­bi­no, sen­za sbar­rare la stra­da alla creazione di posti di lavoro anche in set­tori diver­si dal­l’in­dus­tria, per­al­tro tut­to­ra sospe­sa alla scarsa affid­abil­ità del­la stes­sa azien­da: nel­la migliore, aus­pi­ca­bile ipote­si, comunque la siderur­gia non occu­perà più la quan­tità di lavo­ra­tori di un tem­po.
Affer­mi­amo infine che, per rispet­to delle gen­er­azioni future, perfi­no qualo­ra le scelte migliori dovessero risultare più cos­tose – cosa che andrebbe dimostra­ta carte alla mano — quelle sono le scelte da com­piere, al pari delle indis­pens­abili boni­fiche e dei posti di lavoro ad esse col­le­gati.

Comi­ta­to anti­nquina­men­to
Coor­di­na­men­to art.1‑Camping CIG
Lavoro salute dig­nità
Legam­bi­ente; Res­ti­amo umani
Rug­gero Tof­fo­lut­ti con­tro le mor­ti sul lavoro

Una risposta a “Brutta faccenda quella strada e quella ferrovia”

  1. Paolo Gianardi says:

    MARTEDIPROSSIMO, 4 otto­bre, ORE 16, INCONTRO PUBBLICO al Cen­tro Gio­vani Piom­bi­no.

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