Tap e cave: parole, parole, parole…

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 23 set­tem­bre 2015 — Il Comi­ta­to per Campiglia con­di­vide quan­to det­to da Cara­mas­si, pres­i­dente di A.S.I.U. E T.A.P sul­la neces­sità di vedere il futuro nel riu­so dei mate­ri­ali rici­cla­bili e non nel­la dis­truzione delle colline.
Dal­la stam­pa si rica­va che il Seg­re­tario PD Fabi­ani e il Sin­da­co Sof­frit­ti spendono molte parole per con­di­videre e sup­port­are questo prin­ci­pio; molte e belle parole alle quali il Comi­ta­to non dà alcun cred­i­to, non per par­ti­to pre­so ma per­ché non dimen­ti­ca tutte le promesse non man­tenute di ridurre le estrazioni dalle cave, tut­ti gli accor­di tra le isti­tuzioni rego­lar­mente dis­at­te­si, e tut­ti i trop­po facili rad­doppi di vol­ume cav­abile e di sca­den­ze di con­ces­sione regalati ai pro­pri­etari delle cave in anni e anni e sen­za che vi fos­se nes­suna gius­ti­fi­cazione tec­ni­ca o di mer­ca­to.
Il Comi­ta­to per Campiglia potrà dare cred­i­to alle belle parole degli ammin­is­tra­tori e seg­re­tari di par­ti­ti che oggi appog­giano il prin­ci­pio del riu­so e del risparmio del pat­ri­mo­nio nat­u­rale, solo di fronte ad atti for­mali usci­ti dai Con­sigli Comu­nali:

1. Il Sin­da­co di Campiglia Marit­ti­ma e il Con­siglio Comu­nale dovran­no allo­ra for­mal­mente chiedere alla Regione di inserire nel­la vari­ante alla L.R 78/98 sulle attiv­ità di cava, provved­i­men­ti spe­ciali, come è sta­to fat­to per le Apuane, per fare delle attiv­ità di cava e del recu­pero delle scorie di Piom­bi­no un uni­co tema sen­za ten­er­li sep­a­rati, e inef­fi­caci, come avviene oggi in quan­to aspet­ti gesti­ti da due diver­si Asses­so­rati Region­ali.
2. Il Comune di Campiglia dovrà fare richi­es­ta for­male alla Regione Toscana per­ché già nel­la finanziaria del 2016 il con­trib­u­to dovu­to dai con­ces­sion­ari ai Comu­ni sia por­ta­to ad almeno €/mc.2,00.
3. Il Comune di Campiglia dovrà pre­tendere dal­la Regione che ven­ga riconosci­u­to for­mal­mente che la ces­sazione delle attiv­ità estrat­tive deve avvenire alla sca­den­za di con­ces­sione, indipen­den­te­mente dal­la quan­tità di mate­ri­ale cava­to e che per ripren­dere l’at­tiv­ità è indis­pens­abile ottenere una nuo­va con­ces­sione abban­do­nan­do il cri­te­rio delle pro­roghe e rin­novi.
4. Il Comune di Campiglia dovrà fin da subito imporre nelle opere pub­bliche di sua com­pe­ten­za l’u­ti­liz­zo di mate­ri­ali di rici­clo in gra­do di sos­ti­tuire quel­li vergi­ni in per­centuale mag­giore del 30% e che si avvici­ni il più pos­si­bile alle soglie indi­cate dal­la Comu­nità euro­pea.
5. Il Comune di Campiglia dovrà allo­ra far­si pro­mo­tore di questi prin­cipi anche negli altri Comu­ni del­la Val di Cor­nia e richiedere alla Regione che ven­ga pro­mosso un incon­tro pub­bli­co con gli Asses­so­rati Region­ali com­pe­ten­ti per­ché sia chiari­ta la posizione del­la Regione di fronte a quan­to richiesto in maniera non for­male ma attra­ver­so un con­fron­to diret­to ed esauri­ente con i cit­ta­di­ni.
6. Il Comune di Campiglia dovrà isti­tuire un proces­so di parte­ci­pazione, come ammes­so e aus­pi­ca­to dal­la Regione stes­sa, in cui vengano for­ni­ti dati cer­ti sulle richi­este di mer­ca­to dei tipi di mate­ri­ali, sul liv­el­lo occu­pazionale in cava e in futuri impianti di rici­clo, sui pos­si­bili pro­ces­si di trasfor­mazione di set­tore e delle sue ricadute sul­l’e­cono­mia, sul­l’am­bi­ente e sul pae­sag­gio.

Solo se i Comu­ni del­la Val di Cor­nia daran­no attuazione a queste azioni pri­ma del­la pre­sen­tazione del­la Finanziaria Regionale 2016 e pri­ma del­la adozione del­la Vari­ante alla L.R 78/98, il Comi­ta­to per Campiglia potrà dare cred­i­to alle belle parole di Sin­daci e seg­re­tari e sper­are nel­la volon­tà di vol­ere cam­biare ver­so.

Comi­ta­to per Campiglia

 

Commenta il post