Variante traduzione letterale del masterplan Aferpi

PIOMBINO 21 otto­bre 2016 — La IV com­mis­sione ha dato via lib­era alla vari­ante che sarà por­ta­ta all’ap­provazione del prossi­mo Con­siglio Comu­nale. A par­er nos­tro sono nec­es­sarie alcune pre­cisazioni rispet­to a quan­to affer­ma­to sul­la stam­pa locale in mer­i­to: non ci sono state né spie­gazioni “det­tagli­ate” né sono state date ras­si­cu­razioni, se non pura­mente ver­bali, sul­l’area del Quaglio­dro­mo e sul trac­cia­to del­la 398. In sostan­za ai con­siglieri sono sta­ti illus­trati i trat­ti salien­ti del­la vari­ante (di cui per­al­tro era­no già a conoscen­za) sen­za fornire doc­u­men­ti esi­tati da stu­di e ricerche a sup­por­to delle scelte adot­tate. La sola doc­u­men­tazione su cui l’impianto si regge è la relazione tec­ni­ca pre­sen­ta­ta da Afer­pi nel suo Mas­ter­plan. Per­tan­to siamo legit­ti­mati a dire che l’u­ni­ca spie­gazione alle mod­i­fiche del­la vari­ante è da ricon­durre a scelte politiche, come del resto è sta­to esplici­ta­mente affer­ma­to dal­l’asses­sore. In buona sostan­za ci si appres­ta a varare, con una rapid­ità immo­ti­va­ta (dato che tut­to è fer­mo e di date certe anco­ra non ce ne sono) , impor­tan­ti mod­i­fiche al Piano Strut­turale e al Rego­la­men­to Urban­is­ti­co per un prog­et­to indus­tri­ale di cui anco­ra non conos­ci­amo nè i con­tenu­ti, nè l’im­pat­to sul ter­ri­to­rio e per il quale anco­ra non ci sono i finanzi­a­men­ti. Si con­seg­na un intero ter­ri­to­rio ad un sin­go­lo impren­di­tore, sen­za alcu­na garanzia, sen­za niente di defini­to: una cam­biale in bian­co. Decisa­mente insosteni­bile la gius­ti­fi­cazione che il seg­re­tario del­l’u­nione comu­nale del Pd Ettore Ros­al­ba sem­bra abbia dato alla vari­azione del trac­cia­to del­la SS 398 :”…Sic­come con l’alto­forno acce­so non era pos­si­bile far pas­sare la stra­da di li, si è deciso questo nuo­vo per­cor­so..” Cioè, ora che gli impianti sono dismes­si e che quin­di il trac­cia­to (già approva­to e per il quale si è spe­so già denaro pub­bli­co) diven­ta agevol­mente real­iz­z­abile, se ne sceglie un altro! Anzi si sostiene che, nel caso i prog­et­ti di Afer­pi dovessero vari­are e pre­sentare esi­gen­ze diverse, l’am­min­is­trazione sarà pronta all’adozione di una nuo­va vari­ante. In prat­i­ca si deman­dano a un impren­di­tore le deci­sioni relatve agli stru­men­ti urban­is­ti­ci e alla pro­gram­mazione del ter­ri­to­rio. Noi non ci sti­amo: non vogliamo con­seg­nare nelle mani di un sin­go­lo impren­di­tore (che fino ad ora ha ampia­mente dis­at­te­so gli accor­di fir­mati dimostran­do scar­sis­si­ma cred­i­bil­ità) le sor­ti del nos­tro ter­ri­to­rio oltre a una zona palus­tre che fa parte del sis­tema delle aree pre­giate a pro­tezione ambi­en­tale.

Un’Al­tra Piom­bi­no
Movi­men­to 5 Stelle
Rifon­dazione Comu­nista
Fer­rari Sin­da­co Forza Italia

Commenta il post