Il Pd non interferisca nelle nomine pubbliche

· Inserito in Spazio aperto
Giuliano Parodi

SUVERETO 26 set­tem­bre 2015 — Tro­vo inqual­i­fi­ca­bile l’in­geren­za del­la Fed­er­azione PD del­la Val di Cor­nia e del suo seg­re­tario nelle dis­cus­sioni che non gli com­petono.
Le strate­gie e la nom­i­na dei pres­i­den­ti e dei con­siglieri delle soci­eta’ parte­ci­pate fino a pro­va con­traria e’ mate­ria di com­pe­ten­za dei rap­p­re­sen­tan­ti legali dei comu­ni soci ovvero i sin­daci elet­ti.
Appren­dere dal­la stam­pa, come e’ suc­ces­so in questi giorni, che e’ in dis­cus­sione la scelta dei com­po­nen­ti del nuo­vo cda del­la soci­eta’ Parchi val di Cor­nia, nel­la seg­rete­ria del Pd lo tro­vo a dir poco imbaraz­zante.
Inanz­i­tut­to la sca­den­za nat­u­rale del­l’at­tuale pres­i­dente Sbril­li èper la pri­mav­era prossi­ma quin­di non capis­co la neces­sità di porre in essere la ques­tione adesso, a meno che il Pd , e non i soci, abbiano deciso che è ora di cam­biar­lo.
Nei mesi pas­sati il bal­let­to delle poltrone piu’ alte delle soci­eta’ parte­ci­pate ASIU e ATM mi ha vis­to sin­da­co spet­ta­tore a rat­i­fi­care (o meglio a non rat­i­fi­care) deci­sioni prese sen­za nes­suna dis­cus­sione pre­lim­inare tra i soci. Nomi calati dal­l’al­to nel momen­to che il Pd lo ritene­va piu’ oppor­tuno per lui e non cer­to per il bene comune.
Così ci tro­vi­amo, come è sem­pre suc­ces­so, sogget­ti non qual­i­fi­cati nel­lo speci­fi­co, a diri­gire le aziende che for­niscono servzi ai cit­ta­di­ni con i risul­tati dis­as­trosi che vivi­amo quo­tid­i­ana­mente.
Tro­vo mor­ti­f­i­cante, come cit­tadi­no e come ammin­is­tra­tore, che il nome di un pres­i­dente di una soci­eta’ pub­bli­ca sia indi­ca­to da un par­ti­to. La carat­ter­is­ti­ca principe che vor­rei io da un pres­i­dente e da un con­sigliere dovrebbe essere la sua com­pe­ten­za in mate­ria e la scelta dovrebbe pas­sare da una selezione per titoli ad evi­den­za pub­bli­ca. Che sia ren­ziano o cuper­liano o altro cre­do sia poco sig­ni­fica­ti­vo per l’e­s­ple­ta­men­to del servizio pub­bli­co. Aus­pi­co che dopo gli scivoloni fat­ti dai sin­daci tar­gati Pd, con la nom­i­na di due con­siglieri in ASIU e ATM in palese vio­lazione del­la legge Madia, gli stes­si abbiano una bot­ta di orgoglio e si riap­pro­pri­no del loro ruo­lo e ripren­dano le redi­ni delle strate­gie politiche del nos­tro ter­ri­to­rio e non si appi­at­tis­cono su deci­sioni imposte dalle seg­reterie di par­ti­to. Ognuno svol­ga il pro­prio ruo­lo, solo così pos­si­amo garan­tire trasparen­za e otti­mi servizi. Per­sonal­mente lan­cio questo appel­lo, per­ché cre­do sia giun­to al capo­lin­ea il sis­tema dei “poltron­ifi­ci” e sia il momen­to di ammin­is­trare in maniera adul­ta e lib­era.

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