A Campiglia non magie ma equilibrismi circensi

· Inserito in Teoria e pratica
Alberto Primi

CAMPIGLIA MARITTIMA 8 aprile 2019 — Ringrazio del­la sol­leci­tu­dine con la quale il sin­da­co ha rispos­to alla let­tera aper­ta del Comi­ta­to per Campiglia.
Rimane un uni­co neo rap­p­re­sen­ta­to dal fat­to che il sin­da­co non dice su quali arti­coli di legge, decre­to o altro è fon­da­ta l’af­fer­mazione: “che i con­sigli comu­nali lavo­ra­no e delib­er­a­no rego­lar­mente fino al 10 aprile e anche suc­ces­si­va­mente lim­i­tata­mente ad alcu­ni atti”.
A questo pun­to ci siamo rifat­ti ad alcu­ni rifer­i­men­ti di legge.
Com­ma 5 arti­co­lo 38 – decre­to leg­isla­ti­vo 18 agos­to 2000 numero 267: “I con­sigli dura­no in car­i­ca sino all’elezione dei nuovi, lim­i­tan­dosi, dopo la pub­bli­cazione del decre­to di indizione dei comizi elet­torali, ad adottare gli atti urgen­ti e impro­ro­ga­bili”.
Poiché in questo caso il decre­to è del 20 mar­zo ma pub­bli­ca­to sul­la Gazzetta Uffi­ciale il 26 mar­zo, ne con­segue che da ques­ta data alle elezioni il Con­siglio Comu­nale di Campiglia non potrà approvare la vari­ante ex COMER, non rivesten­do ques­ta carat­teri di urgen­za e/o impro­ro­ga­bil­ità.
Arti­co­lo 18 decre­to Pres­i­dente Repub­bli­ca 16 mag­gio 1960 numero 570: “Il prefet­to, fis­sa la data del­la elezione per cias­cun comune e la parte­ci­pa al sin­da­co, il quale, con man­i­festo da pub­bli­car­si quar­antac­inque giorni pri­ma di tale data, ne dà avvi­so agli elet­tori, indi­can­do il giorno e il luo­go di riu­nione”.
È evi­dente che questo arti­co­lo e lo spazio tem­po­rale cita­to dei quar­antac­inque giorni non si riferiscono alle attiv­ità ammis­si­bili del Con­siglio Comu­nale ma alle fun­zioni del prefet­to che comu­nicherà la data delle elezioni ai sin­daci, che dovran­no comu­ni­car­lo a loro vol­ta ai cit­ta­di­ni, con man­i­festo appos­i­to, tem­pi e luoghi dove esprimere il voto.
In questi arti­coli non abbi­amo trova­to nul­la che gius­ti­fichi l’af­fer­mazione del sin­da­co : “Ho affer­ma­to e rib­adis­co che porter­e­mo in con­siglio gli atti che han­no com­pi­u­to il loro iter rispet­tan­do i ter­mi­ni e con­dizioni di legge.” a meno che il sin­da­co, come purtrop­po han­no fat­to altri Comu­ni ital­iani,  non abbia inter­pre­ta­to il tem­po di quar­antac­inque giorni pri­ma delle elezioni come ter­mine ulti­mo per attiv­ità indeb­ite del Con­siglio Comu­nale.
Se il caso è questo, ha ragione il sin­da­co a dire che a Campiglia non si fan­no magie, ma cer­to si può par­lare di equi­lib­ris­mi circensi in polit­i­ca per ragioni di nes­suna urgen­za o inter­esse pub­bli­co preva­lente.
Poiché queste sono però solo illazioni, aspet­ti­amo fiduciosi che il sin­da­co voglia sve­lare i pun­tel­li nor­ma­tivi sui quali si basa una scelta di forzatu­ra polit­i­ca del tut­to inop­por­tu­na.

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