A pochi mesi dalle elezioni la priorità è la ex Comer

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CAMPIGLIA MARITTMA 1 feb­braio 2019 — Il Comune di Campiglia è sen­za un piano urban­is­ti­co oper­a­ti­vo. L’ultimo è scadu­to nel 2016 con un bilan­cio fal­li­menta­re: 9 allog­gi real­iz­za­ti con­tro i 387 pre­visti, 38 posti let­to in fase di real­iz­zazione con­tro i 164 pre­visti, 3,9 ettari di aree pro­dut­tive impeg­nate con­tro 33 ettari pre­visti. A crescere, invece, sono sta­ti gli allog­gi inven­du­ti, i capan­noni vuoti e i negozi chiusi. Ad agos­to del 2018 il Comune ha deciso si avviare una vari­ante gen­erale al Piano strut­turale approva­to nel 2007. La moti­vazione è cha la crisi ha cam­bi­a­to il quadro eco­nom­i­co del­la zona e che bisogna ricon­sid­er­are tutte le scelte fat­te. Veris­si­mo. C’era da atten­der­si un impeg­no serio per capire le ragioni dei tan­ti fal­li­men­ti urban­is­ti­ci. Nul­la di tut­to questo è avvenu­to, ma per l’ex Com­er a Cal­dana la mag­gio­ran­za a gui­da PD ha dimostra­to di avere già le idee chiare. Fal­li­to il propos­i­to di far­ci costru­ire 30 allog­gi, la soluzione che ha ritenu­to meglio rispon­dente ai bisog­ni di Ven­tu­ri­na è quel­la di far­ci real­iz­zare due medie strut­ture di ven­di­ta ali­menta­re e/o non ali­menta­re di 1.300 metri qua­drati, oltre agli spazi per deposi­ti, mag­a­zz­i­ni, attiv­ità com­mer­ciali, direzion­ali e di servizio in genere.
Ci chiedi­amo se davvero il capan­none dell’ex Com­er ha pro­fili d’emergenza e di crit­ic­ità supe­ri­ori a quel­li dei capan­noni vuoti alla stazione, alla Monaca o al capan­none in dis­faci­men­to lun­go via Cer­ri­ni; se davvero Ven­tu­ri­na ha l’urgenza di dotar­si di due nuove strut­ture di ven­di­ta a Cal­dana men­tre chi­udono i negozi nel cen­tro; se i capan­noni e i parcheg­gi del nuo­vo cen­tro com­mer­ciale, tra le terme e i laghet­ti di Tufa­ia, siano davvero la soluzione più oppor­tu­na per val­oriz­zare quel­la zona. Noi abbi­amo ben pre­sente il dram­ma del­la crisi, ma quel­la di tut­ti. Solo par­tendo dai bisog­ni di tut­ti, imp­rese e comu­nità, sarà pos­si­bile trovare le soluzioni migliori per affrontare le tante dif­fi­coltà che abbi­amo. Per questo serve un piano urban­is­ti­co organ­i­co. Così non è sta­to. Sen­za aver rin­no­va­to il piano scadu­to e sen­za aver mes­so a pun­to nes­suna strate­gia per il prossi­mo piano strut­turale, a pochi mesi dalle elezioni la mag­gio­ran­za PD ha già deciso tut­to, ma solo per la ex Com­er.

Grup­po 2019

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