Accanto a magistrati, carabinieri e cittadini

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PIOMBINO 23 mar­zo 2018 — L’associazione ecol­o­gista Grup­po d’Intervento Giuridi­co onlus esprime sod­dis­fazione per l’avvenuto (21 mar­zo 2018) seque­stro pre­ven­ti­vo (art. 321 cod. proc. pen.) da parte del­la Mag­i­s­tratu­ra inquirente e dei Cara­binieri del N.O.E. di Gros­se­to del­la dis­car­i­ca per rifiu­ti non peri­colosi sita in local­ità Ischia di Cro­ciano e gesti­to da Rima­te­ria s.p.a. (fino al set­tem­bre 2016 era gesti­ta dal­la A.S.I.U. s.p.a., ora in liq­uidazione).
L’indagine de Cara­binieri del N.O.E. è par­ti­ta nel feb­braio 2017, nell’ambito di una cam­pagna nazionale di con­trol­lo delle dis­cariche pro­mossa dal Coman­do Cara­binieri per la Tutela Ambi­en­tale.
Gra­zie anche alla col­lab­o­razione del­la Regione Toscana – Set­tore Boni­fiche, Autor­iz­zazione Rifiu­ti ed Ener­getiche, i Cara­binieri han­no appu­ra­to che la dis­car­i­ca era gesti­ta violan­do le norme tec­niche di rifer­i­men­to e le pre­scrizioni imposte nell’Autorizzazione Inte­gra­ta Ambi­en­tale (A.I.A., deter­mi­nazioni diri­gen­ziali Provin­cia di Livorno n. 189 del 9 dicem­bre 2011 e Regione Toscana   DGRT n. 761 dell’1 agos­to 2016).
Non ave­va, inoltre, avu­to alcun effet­to pos­i­ti­vo la dif­fi­da effet­tua­ta dal­la Regione Toscana il 29 novem­bre 2017, con cui era sta­ta impos­ta al gestore del­la dis­car­i­ca l’attuazione di tutte le pre­scrizioni A.I.A.: un’ispezione dei Cara­binieri del N.O.E. svol­ta nel feb­braio 2018 ne ave­va riscon­tra­to la man­ca­ta effet­tuazione.
In questi mesi, i res­i­den­ti dell’area di Piom­bi­no han­no dovu­to con­vi­vere con un’insostenibile situ­azione deter­mi­na­ta dal tan­fo pestilen­ziale prove­niente dal­la dis­car­i­ca in quan­to dei 34 pozzi di cap­tazione del bio­gas (nel prog­et­to iniziale ne era­no pre­visti 73) ne sono risul­tati col­le­gati solo 16, gli altri dif­fon­dono nell’aria i rel­a­tivi mias­mi.    La ges­tione dell’impianto non è, quin­di, a nor­ma.
La dis­car­i­ca è anche coin­vol­ta nell’indagine tut­to­ra in cor­so sul traf­fi­co illecito di rifiu­ti spe­ciali e peri­colosi da parte del­la Direzione dis­tret­tuale anti­mafia di Firen­ze, che ha cer­ta­mente causato dev­as­tan­ti effet­ti ambi­en­tali e san­i­tari in varie local­ità del­la Toscana.
Il Grup­po d’Intervento Giuridi­co onlus sostiene l’azione di Mag­i­s­tratu­ra e Cara­binieri vol­ta a ripristinare la legal­ità ambi­en­tale e sot­to­lin­ea come, anco­ra una vol­ta, tale azione abbia dovu­to sop­perire alla caren­za di con­trol­li e, soprat­tut­to, di provved­i­men­ti da parte delle ammin­is­trazioni pub­bliche com­pe­ten­ti.
Il Grup­po d’Intervento Giuridi­co onlus è al fian­co dei cit­ta­di­ni che gius­ta­mente pre­tendono il rispet­to delle nor­ma­tive ambi­en­tali e la tutela del­la salute pub­bli­ca.

Ste­fano Deliperi, Grup­po d’Intervento Giuridi­co onlus

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