Aferpi: molte slide ma né piano né finanziamenti

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PIOMBINO 31 mar­zo 2017 — La riu­nione svoltasi ieri al Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co, la sec­on­da nel giro di una set­ti­mana, non solo non ha prodot­to nes­sun chiari­men­to su quel­lo che, prob­a­bil­mente impro­pri­a­mente, si chia­ma il piano indus­tri­ale Afer­pi ma ha addirit­tura accresci­u­to le pre­oc­cu­pazione sul fat­to che in realtà quel piano indus­tri­ale pro­prio non esiste sia per­ché man­cano pezzi quali le pre­vi­sioni per la logis­ti­ca e l’a­groin­dus­tri­ale sia per­ché la parte riguardante la siderur­gia appare cos­ti­tui­ta solo da inten­zioni, forse promesse, non sostenute finanziari­a­mente. In com­pen­so molte le slide uti­liz­zate dall’ ammin­is­tra­tore del­e­ga­to di Afer­pi per illus­trare il non piano. Persi­no la pre­vi­sione di 1463 occu­pati nel­la siderur­gia con un forno elet­tri­co ed un treno rotaie appare smen­ti­ta sia dalle prece­den­ti dichiarazioni di Afer­pi sia da quelle alla base del piano di ven­di­ta prepara­to dal Com­mis­sario stra­or­di­nario Nar­di a suo tem­po.
Alla riu­nione han­no parte­ci­pa­to il Min­istro Cal­en­da e il diret­tore gen­erale Giampi­etro Cas­sano, la sot­toseg­re­taria Velo, la vicem­i­nistro Tere­sa Bel­lano­va, il sin­da­co di Piom­bi­no Mas­si­mo Giu­liani oltre al pres­i­dente di Afer­pi Issad Rebrab e all’am­min­is­tra­tore del­e­ga­to Said Benikene. Non è chiaris­si­mo a quan­do la riu­nione è sta­ta aggior­na­ta.
Men­tre nes­sun comu­ni­ca­to  uffi­ciale è sta­to emana­to dai rap­p­re­sen­tan­ti isti­tuzion­ali le dichiarazioni uffi­ciali dei rap­p­re­sen­tan­ti delle orga­niz­zazioni sin­da­cali sono per­me­ate da pre­oc­cu­pazione e persi­no sdeg­no:

Uilm nazionale
L’il­lus­trazione del nuo­vo Piano indus­tri­ale di Afer­pi ascolta­ta oggi non ha fuga­to i nos­tri dub­bi e le incertezze sul­la capac­itá di real­iz­zare il prog­et­to di rein­dus­tri­al­iz­zazione di Piom­bi­no”. Lo ha dichiara­to Roc­co Palombel­la, seg­re­tario gen­erale del­la Uilm, al ter­mine dell’incontro col “man­age­ment” del­la Cevi­tal tenu­to pres­so il dicas­t­ero del­la Svilup­po eco­nom­i­co a cui han­no pre­so parte anche il min­istro Car­lo Cal­en­da e il vicem­i­nistro Tere­sa Bel­lano­va.
Rite­ni­amo insuf­fi­ciente, a dis­tan­za di due anni dal­l’ac­qui­sizione del­la ex Luc­chi­ni – ha con­tin­u­a­to Palombel­la — che ci si pre­sen­ti con una nuo­va serie di “annun­ci” che non trovano nes­sun fon­da­men­to finanziario e che riguardano solo la siderur­gia tralas­cian­do gli altri due pezzi del prog­et­to, logis­ti­ca e agroin­dus­tria, con mes­sa in dis­cus­sione del man­ten­i­men­to dei liv­el­li occu­pazion­ali atte­si. Fino ad oggi gli impeg­ni sono sta­ti dis­at­te­si ed è quin­di inac­cetta­bile spostare al 2021 il nuo­vo tra­guar­do tem­po­rale per la real­iz­zazione del piano sen­za nes­suna conc­re­ta garanzia di real­iz­zar­lo. E’ impor­tante ricor­dare che l’altoforno a Piom­bi­no è spen­to  dal 2014 e che l’impianto di lam­i­nazione fun­zion­erà fino al mese di luglio. Quan­to ci è sta­to prospet­ta­to per­mane anco­ra molto fumoso. Ci rive­dremo al min­is­tero la prossi­ma set­ti­mana, ma il giorno pre­ciso è anco­ra da decidere.

Fim Fiom Uilm provin­ciali Rsu Afer­pi e Piom­bi­no Logis­tics
Gra­zie alla mobilita­zione dei metalmecca­nici del­lo scor­so 24 mar­zo, con la prese­nza dei seg­re­tari na­zionali, oggi abbi­amo ottenu­to l’in­con­tro con Afer­pi, alla pre­sen­za di Rebrab e l’ Ad Benikene, che atten­de­va­mo da mesi­. Fim Fiom Uilm riten­gono questo incon­tro asso­lu­ta­mente insod­disfacente, in quan­to non sono state pre­sentate garanzie fin­anziarie, né cronop­rogramma di realizza­zione, ma solo una pr­ogettualità e una poten­zial­ità che non tro­va riscon­tra­ta al­cuna con­cretez­za. Per il giorno 6 è sta­ta fis­sa­ta al Mise una nuo­va riu­nione di aggior­na­men­to, in que­lla sede il sindaca­to ha chiesto la pre­sentazione dei docum­enti, nonché delle cer­ti­fi­cazioni e del­la modal­ità contrattu­ali con cui si attiv­eranno i finanziamen­ti per gli investime­nti, com­pre­sa la fase di avvi­a­men­to del­la costruzione del fo­rno elet­tri­co. Fim Fiom Uilm, in questo sce­nario in cui perma­ne grave incertez­za han­no rib­a­di­to al Go­verno di atti­vare le pro­ce­dure di pro­ro­ga del­la Legge Marzan­o, per­ché è chiaro che nes­suno intende ce­dere la pro­pri­età de­llo sta­bil­i­men­to ad un grup­po che oggi è asso­lu­ta­mente inade­mpiente nel rispet­to dei piani. Sul­la pr­oroga del­la Legge Ma­rzano abbi­amo avu­to la disponi­bil­ità con­fermata dal Gov­er­no. Ram­men­ti­amo l’assem­blea uni­ca per tut­ti i lavo­ra­tori domani alle 9.30 pres­so il piaz­za­le davan­ti al­la portine­r­ia centra­le. Nel­l’in­con­tro del gi­orno 6 le organizzaz­ioni sin­da­cali riten­gono indis­pens­abile la pre­sen­za mas­s­ic­cia di tut­ti i lavorat­ori a sosteg­no di qu­esta trat­ta­ti­va che sta arrivan­do ad uno sno­do cru­ciale.

UGL Metalmec­ca­ni­ci
Benikene ha pre­sen­ta­to una serie di slides  con tan­to di dia­gram­mi: pun­ti for­ti, dif­fi­coltà e oppor­tu­nità di cresci­ta questi gli argo­men­ti trat­tati… e nel 2021 saran­no 1463 i lavo­ra­tori nel set­tore acciao! 
Incon­tro  inverosim­i­le. Dopo due anni e due piani indus­tri­ali, quel­lo che è sta­to pre­sen­ta­to è una sola relazione; una serie di inten­ti con un alto numero di per­sone che  rimar­reb­bero  fuori dal prog­et­to per­chè nell’imminente il prog­et­to stes­so con­tem­pla solo il set­tore acciaio.
Suc­ces­si­va­mente sec­on­do l’AD di Cevi­tal, al com­pi­men­to di quest’ultimo l’azienda ha espres­so la volon­tà di  definire  meglio anche la parte agroin­dus­tri­ale e logis­ti­ca. La soci­età anco­ra oggi si dice sbalordi­ta dal fat­to che le banche ital­iane con­tin­u­ano a non finanziare il prog­et­to!  In maniera insis­tente l’imprenditore chiede, anco­ra una vol­ta,  l’aiuto del Gov­er­no.
Alla doman­da del nos­tro seg­re­tario nazionale Spera sulle moti­vazioni delle dimis­sioni dell’amministratore del­e­ga­to Faus­to Azzi, il ter­zo in meno  di due anni, nes­suna rispos­ta da Cevi­tal.
Il Gov­er­no rite­nen­do  incon­clu­si­vo  l’incontro ha chiesto all’azienda una data immi­nente per un nuo­vo incon­tro. Poiché l’azienda non ha saputo dare una data utile il Gov­er­no ha deciso, vis­to il cli­ma di grande scon­tento sia delle rsu che di tutte le orga­niz­zazioni sin­da­cali, che il giorno 6 aprile fos­se la data dell’incontro.
Uglm ha chiesto nuo­va­mente i riflet­tori acce­si sul­la tem­at­i­ca delle boni­fiche e dei lavo­ra­tori dell’indotto.

Non si può non ril­e­vare, infine, la con­trad­dit­to­ri­età tra ciò che è accadu­to ed i pre­an­nun­ci di alcu­ni giorni fa di rap­p­re­sen­tan­ti isti­tuzion­ali come il sin­da­co di Piom­bi­no Mas­si­mo Giu­liani, del­la sot­toseg­re­taria Sil­via Velo e del Pres­i­dente del­la Regione Toscana Enri­co Rossi che davano per scon­ta­ta l’e­sisten­za di un “piano indus­tri­ale Afer­pi” con aspet­ti pos­i­tivi ed altri da appro­fondire:

Mas­si­mo Giu­liani, Sin­da­co di Piom­bi­no
Oggi ho parte­ci­pa­to all’in­con­tro al Mise. Pre­sen­ti il min­istro Cal­en­da, la Regione Toscana con Pao­lo Tedeschi. Si è aggiun­to in un sec­on­do momen­to il sot­toseg­re­tario Velo. La pro­pri­età, con il pres­i­dente Rebrab e l’ Ad Said Benikene, ci ha illus­tra­to il piano indus­tri­ale e finanziario. Nel­la sec­on­da parte del­l’in­con­tro, a cui han­no parte­ci­pa­to i sin­da­cati, il Min­istro ne ha dato loro comu­ni­cazione, con l’im­peg­no di ritrovar­si mer­coledì 29 mar­zo alle ore 17. Mer­coledì quin­di Afer­pi pre­sen­terà ai sin­da­cati e isti­tuzioni il piano indus­tri­ale e il busi­ness plan, illus­trati oggi. Sono pre­visti 500 mil­ioni di inves­ti­men­ti per forno elet­tri­co, il nuo­vo treno rotaie e revamp­ing dei treni di lam­i­nazione. Da parte di Afer­pi l’im­peg­no a ver­sare 25 mil­ioni per il cir­colante. Mer­coledì tut­tavia sarà l’oc­ca­sione per val­utare tut­ti insieme — isti­tuzioni e sin­da­cati — il piano pre­sen­ta­to da Cevi­tal in mer­i­to al prog­et­to Piom­bi­no. L’im­peg­no comune a ricer­care part­ner indus­tri­ali o finanziari che facil­iti­no l’in­ves­ti­men­to nel­la siderur­gia, set­tore strate­gi­co per un Paese che anco­ra voglia definir­si poten­za indus­tri­ale. Res­ta poi fer­ma la volon­tà di ved­er con­fer­mate conc­re­ta­mente le garanzie occu­pazion­ali, la pro­ro­ga del­la legge Marzano, la pro­gres­si­va e vis­i­bile attuazione degli inves­ti­men­ti promesse. Adesso non è più il tem­po delle attese, ma dei fat­ti con­creti.

Sil­via Velo, Sot­toseg­re­taria all’am­bi­ente
Mer­coledì l’azien­da pre­sen­terà il piano indus­tri­ale e finanziario ai sin­da­cati e al Gov­er­no. Lo aspet­tava­mo dal 4 agos­to. In quel­la sede saran­no fat­te le val­u­tazioni. Di più in questo momen­to non è pos­si­bile dire vis­to la del­i­catez­za del momen­to. La novità è che si trat­ta di piano indus­tri­ale e finanziario. Ovvi­a­mente ci sarò.

Enri­co Rossi, Pres­i­dente del­la Regione Toscana
Sul­la ques­tione Afer­pi siamo final­mente ad una svol­ta? Io final­mente non lo voglio dire. Dico che non bisogna né pian­gere né rid­ere, ma lavo­rare. E’ sta­to pre­sen­ta­to un Piano indus­tri­ale giu­di­ca­to redat­to in un lin­guag­gio gius­to e cor­ret­to nelle final­ità. Adesso occorre andare a vedere se questo Piano è final­iz­za­to ad inve­stire per il forno elet­tri­co, per tornare a pro­durre acciaio, rotaie, vergelle e barre. Lo farà, dal pun­to di vista finanziario e di mer­ca­to, chi può e deve, cioè il Gov­er­no.
Noto che man­ca anco­ra una parte su cui l’am­min­is­tra­tore del­e­ga­to di Cevi­tal mi ave­va garan­ti­to il suo impeg­no, ovvero quel­la rel­a­ti­va all’impiego di una parte dei lavo­ra­tori, almeno 250, per lo sman­tel­la­men­to delle par­ti obso­lete del vec­chio sta­bil­i­men­to. Sarebbe impor­tante che ci fos­se e domani ver­i­ficher­e­mo se questo è pre­vis­to.
Domani chiarire­mo anche come sarà pos­si­bile arrivare ad una richi­es­ta di pro­l­unga­men­to degli ammor­tiz­za­tori. Il con­trat­to di sol­i­da­ri­età deve essere pro­l­un­ga­to dal 2019 al 2021 per­ché c’è sta­to uno slit­ta­men­to dei tem­pi. Noi sti­amo lavo­ran­do sul­la parte finanziaria: i 20 mil­ioni di Fidi Toscana sono pron­ti per finanziare la spe­sa cor­rente, così come i 5 mil­ioni des­ti­nati a tutte le pic­cole imp­rese del­la fil­iera e con Brux­elles sti­amo dis­cu­ten­do, e sono con­vin­to ce la fare­mo, per l’al­lo­cazione dei 30 mil­ioni rel­a­tivi agli inves­ti­men­ti e alla risoluzione delle prob­lem­atiche ambi­en­tali.
Sec­on­do il pres­i­dente sarebbe sbaglia­to negare che è sta­to com­pi­u­to un pas­so avan­ti anche se ha det­to che a questo si è arrivati “trop­po lenta­mente e con trop­pi ritar­di uni­ti ad un ecces­so di con­fu­sione”. Rispet­to alle voci di altri sogget­ti che potreb­bero suben­trare a noi ci inter­es­sa il Piano e che ven­ga real­iz­za­to, poi non impor­ta che a far­lo sia un sogget­to o un altro. Nei giorni scor­si per riconosci­men­to del­lo stes­so min­istro un pas­so avan­ti è sta­to com­pi­u­to. Domani vedremo se rius­cire­mo a farne altri.

Aggior­na­men­to del 31 mar­zo 2017

Mas­si­mo Giu­liani, Sin­da­co di Piom­bi­no
L’o­bi­et­ti­vo imme­di­a­to è met­tere in sicurez­za 2100 operai den­tro Afer­pi e 800 per l’in­dot­to.
La real­iz­zazione del piano indus­tri­ale pre­sen­ta­to da Afer­pi slit­ta di due anni, quin­di al 2021 e prevede nel set­tore siderur­gi­co un aumen­to degli operai imp­ie­gati dagli attuali 630 a oltre 1000. È nec­es­sario che la legge Marzano a questo pun­to segua il pos­ticipo del piano indus­tri­ale e di questo si deve far cari­co il Gov­er­no. L’im­peg­no del gov­er­no a gestire e guidare questo dif­fi­cile proces­so è quin­di fon­da­men­tale. Così come è nec­es­sario che Afer­pi for­nisca una data per affrontare e chi­ud­ere la dis­cus­sione. Nel piano pre­sen­ta­to man­ca un piano per agroal­i­menta­re e logis­ti­ca.
A causa di queste diverse tem­p­is­tiche dif­fi­cil­mente la situ­azione di Piom­bi­no potrà essere accor­pa­ta all’IL­VA di Taran­to: la sca­den­za per Piom­bi­no è luglio per­ciò entro aprile devono essere con­fer­mati gli impeg­ni.
Questi sono i pri­mi risul­tati emer­si ieri che ci spin­gono ad andare avan­ti nel­la ricer­ca di una soluzione sosteni­bile, dati che però non ci sod­dis­fano. L’o­bi­et­ti­vo imme­di­a­to è met­tere in sicurez­za 2100 operai den­tro AFERPI e 800 del­l’in­dot­to. Dob­bi­amo rius­cire a pro­durre acciaio in maniera sosteni­bile per­ché è quel­lo che sap­pi­amo fare bene ma allo stes­so tem­po dob­bi­amo con­tin­uare a lavo­rare sul­la diver­si­fi­cazione e in par­ti­co­lare sul tur­is­mo.

 

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