Aferpi sappia che si può lavorare solo in sicurezza

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PIOMBINO 23 mar­zo 2016 — Vogliamo man­i­festare tut­ta la nos­tra con­tra­ri­età rispet­to alla posizione assun­ta da Afer­pi, in rispos­ta ai rilievi, iner­en­ti la sicurezza,mossi dal sin­da­ca­to sulle manovre di scari­co delle navi che attrac­cano agli impianti marit­ti­mi del­l’azien­da. In prat­i­ca, il sin­da­ca­to fa pre­sente che non si stan­no rispet­tan­do le nor­mali pro­ce­dure, con­cor­date tra sin­da­cati e azien­da stes­sa, che garan­tis­cono un mar­gine di sicurez­za accetta­bile per i lavo­ra­tori. L’azien­da risponde che le cose rester­an­no così e se qual­cuno con­tin­uerà a lamen­tar­si si riv­ol­gerà ai por­tu­ali per scari­care le navi.  Ques­ta posizione è gravis­si­ma, soprat­tut­to se con­sid­e­ri­amo che è riferi­ta all’in­co­lu­mità dei lavo­ra­tori che con­ta ben di più di qual­si­asi prof­it­to e di qual­si­asi inter­esse del­l’azien­da. La direzione di Afer­pi riven­di­ca l’ar­bi­trio padronale, con un atteggia­men­to così arro­gante da dimostrare tut­ta la sua debolez­za impren­di­to­ri­ale, per­ché nel­la situ­azione data, invece di impeg­nar­si oltre misura per fugare gli infini­ti dub­bi sul­la seri­età del suo prog­et­to, con­siderati gli innu­merevoli ritar­di che ha accu­mu­la­to, fa la fac­cia feroce con chi chiede di lavo­rare aven­do la certez­za, alla fine del turno, di pot­er tornare a casa inte­gro e in buona salute. Se la log­i­ca che prospet­ta l’azien­da, (o accettate le mie con­dizioni, oppure vi sos­ti­tu­is­co con altri lavo­ra­tori) fos­se accetta­ta, nel­l’ar­co di poco tem­po avrem­mo uno sta­bil­i­men­to con con­dizioni, a par­tire dagli infor­tu­ni (com­pre­si quel­li mor­tali), da ter­zo mon­do. Per molti l’ac­cor­do che siamo sta­ti costret­ti a sot­to­scri­vere con­tiene il cosid­det­to ” effi­cien­tame­to”, cioè il fat­to che i lavo­ra­tori saran­no sot­to­posti a rit­mi di lavoro più stres­san­ti, con i rischi che ogget­ti­va­mente saran­no des­ti­nati a crescere. Noi pen­si­amo che se non met­ti­amo pri­ma di tut­to e sopra a tut­to la sicurez­za dei lavo­ra­tori il mod­el­lo Piom­bi­no, sen­za ulte­ri­ori indu­gi, deve essere can­cel­la­to e dimen­ti­ca­to.
porto lucchini rotaiePiom­bi­no ha vis­su­to, nel recente pas­sato, momen­ti in cui, per garan­tire il prof­it­to a dis­misura all’im­pren­di­tore rapace, dove­va pian­gere la morte di almeno un lavo­ra­tore ogni due o tre mesi. Rite­ni­amo quin­di più che mai attuale la pro­pos­ta di un pro­to­col­lo, che, come avvenne allo­ra in Luc­chi­ni, sta­bilis­ca una sis­tem­at­i­ca sorveg­lian­za spe­ciale, pro­pos­ta rilan­ci­a­ta l’au­tun­no scor­so da quat­tro asso­ci­azioni al Con­siglio comu­nale che per­al­tro la respinse; in tale con­testo, ben più inci­si­vo deve essere pure il ruo­lo dei Servizi di pre­ven­zione Asl. Quel­la infaus­ta pag­i­na deve essere chiusa una vol­ta per sem­pre, ecco per­ché ci aspet­ti­amo che i sin­da­cati non molli­no sulle posizioni assunte, fino al pun­to, se fos­se nec­es­sario, di bloc­care le oper­azioni di scari­co. Ma ci aspet­ti­amo anche che le stesse isti­tuzioni fac­ciano sen­tire, subito, la loro voce con­tro queste posizioni che rischi­ano di riportare i lavo­ra­tori all’ otto­cen­to. Una sola cosa, infat­ti deve essere chiara: a Piom­bi­no si lavo­ra, e si fa impre­sa, rispet­tan­do le leg­gi e la Cos­ti­tuzione, soprat­tut­to nei prin­cipi che tute­lano i lavo­ra­tori e la loro vita; se qual­cuno avesse altre idee deve essere cac­cia­to dal nos­tro ter­ri­to­rio. Ecco per­ché tor­ni­amo a chiedere al sin­da­ca­to che ven­ga indet­ta subito l’assem­blea in fab­bri­ca per decidere con i lavo­ra­tori forme di mobil­i­tazioni inci­sive, che adesso, dopo queste posizioni del­l’azien­da si ren­dono anco­ra più urgen­ti.
Come mino­ran­za sin­da­cale inten­di­amo entrare nel mer­i­to del­la ques­tione gius­ta­mente soll­e­va­ta dai sin­da­cati , sul­la sicurez­za dei lavo­ra­tori sul pon­tile per i seguen­ti motivi :

  • Rib­a­di­amo che niente è così impor­tante da non pot­er essere fat­to in sicurez­za.
  • I lavo­ra­tori Piom­bi­no Logis­tic sono gli uni­ci inter­locu­tori autor­iz­za­ti e tito­lati a svol­gere ogni tipo di attività,necessaria,con la sola esclu­sione di ciò che deve essere appal­ta­to a soc. esterne, per ragioni di com­pe­ten­ze pro­fes­sion­ali e mezzi nec­es­sari. Inoltre, con­sideran­do lo sta­to di sof­feren­za in cui ver­sa il per­son­ale ex. Lucchini/Aferpi da molti mesi in cas­sa inte­grazione, vi è a nos­tro avvi­so da parte del­l’azien­da il dovere morale di coin­vol­gere sem­pre il per­son­ale inter­no, evi­tan­do nei lim­i­ti del pos­si­bile il ricor­so a sogget­ti terzi.
  • Anche a nos­tro avvi­so le pro­ce­dure oper­a­tive pos­sono essere mod­ifi­cate ‚trat­tan­dosi però di una mate­ria estrema­mente del­i­ca­ta, ovvero la sicurez­za degli oper­a­tori in un’area che ha già vis­to negli anni pas­sati inci­den­ti di varia natu­ra (rot­tura di imbra­ga­ture e ced­i­men­ti strut­turali gravis­si­mi a gru di soll­e­va­men­to, con dan­ni al per­son­ale oper­a­ti­vo), sarebbe oppor­tuno appro­fondire ogni aspet­to tec­ni­co lega­to all’operatività,magari con il coin­vol­gi­men­to di un sogget­to ter­zo com­pe­tente.
  • Per le nuove attiv­ità lavo­ra­tive di scari­co delle navi, vi è sta­ta la parte­ci­pazione dei lavo­ra­tori attra­ver­so il cor­ret­to coin­vol­gi­men­to nell’ iden­ti­fi­cazione dei peri­coli, nel­la val­u­tazione dei rischi e nel­la definizione dei con­trol­li  come prevede il Sis­tema di Ges­tione del­la Sicurez­za BS OHSAS 18001 :2007 al pun­to 4.4.3.2 attual­mente vigente in azien­da.

Grup­po Mino­ran­za Sin­da­cale — Camp­ing CIG

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