Al Comune piacciono solo se sono improbabili

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PIOMBINO 12 dicem­bre 2017 – Dopo l’esperienza fal­li­menta­re dei prog­et­ti irre­al­iz­z­abili del gior­dano Khaled al Habah­beh e dell’algerino Issad Rebrab, per non par­lare del­la vicen­da assur­da del­lo sman­tel­la­men­to del­la Con­cor­dia, era lecito sup­porre che il Comune di Piom­bi­no avrebbe usato un po’ di cautela nell’approvare qualunque  prog­et­to. Ed invece niente di nuo­vo sot­to il sole. La Giun­ta comu­nale di Piom­bi­no ha approva­to, con una incon­sue­ta sol­erzia, il 6 dicem­bre 2017 il prog­et­to pre­sen­ta­to il 5 dicem­bre 2017 dall’associazione ambi­en­tale di pro­mozione sociale onlus, denom­i­na­ta Cor­po Fau­na Ambi­ente,  rel­a­ti­vo alle attiv­ità sociali e ambi­en­tali svolte dall’associazione stes­sa.
Un prog­et­to dove c’è un po’ di tut­to: fat­to­ria didat­ti­ca, inser­i­men­to di per­sone svan­tag­giate, orto bio­logi­co, ambu­la­to­rio vet­eri­nario, coin­vol­gi­men­to scuole per vis­ite gui­date, attiv­ità ricre­ati­va equestre e inser­i­men­to dis­abili, col­lab­o­razione con il WWF, coin­vol­gi­men­to di guardie eco­zo­o­logiche, col­lab­o­razione con Croce rossa ital­iana per inser­i­men­to dis­abili. E, se non bas­tasse, ristrut­turazione del­la ex palazz­i­na ATM e del capan­none lim­itro­fo in loc. Asca a Piom­bi­no (cos­to 1.500.00 euro) per il quale, è scrit­to nel prog­et­to, si sta chieden­do un finanzi­a­men­to europeo. Vera­mente gran­di le ambizioni: il capan­none, si dice sem­pre nel prog­et­to, sarà des­ti­na­to ad ambu­la­to­rio vet­eri­nario dota­to di ambu­laza, pen­sione per gat­ti, pen­sione per cani, salone di toelet­tatu­ra per cani, agriris­torante, cen­tro ven­di­ta prodot­ti per ani­mali, cen­tro ven­di­ta prodot­ti veg­ani, lab­o­ra­to­rio per la trasfor­mazione di rifiu­ti rici­cla­bili.
Poco impor­ta se per la ristrut­turazione di quel capan­none inag­i­bile (1.000 metri qua­drati) il Comune nel 2015  ave­va delib­er­a­to l’assegnazione diret­ta sen­za ban­do pub­bli­co alla stes­sa asso­ci­azione Cor­po Fau­na Ambi­ente sul­la base dell’ impeg­no ad ottenere un ido­neo finanzi­a­men­to per ristrut­turar­lo e così super­are l’i­nag­i­bil­ità (fino a quel momen­to non pote­va essere uti­liz­za­to per lo svol­gi­men­to delle attiv­ità del­l’as­so­ci­azione) ma dopo due anni non l’ha anco­ra ottenu­to.
Poco impor­ta se sem­pre nel 2015 il Comune ave­va dato in locazione la palazz­i­na (272 metri qua­drati) sem­pre alla stes­sa asso­ci­azione, sem­pre diret­ta­mente sen­za ban­do pub­bli­co, per un canone ann­uo di 4.080 euro + IVA al 22% ma l’ asso­ci­azione è risul­ta­ta inadem­pi­ente.
Poco impor­ta se, per rime­di­are, il Comune il 16 otto­bre 2017 ha con­corda­to con l’associazione stes­sa, un piano di rien­tro del deb­ito, ma dei tem­pi e dei modi nel­la delib­er­azione non si dà atto.
Poco impor­ta, si ricom­in­cia da capo sen­za nem­meno, da ora in poi, pre­tendere l’affitto.
Il Comune ha infat­ti delib­er­a­to di asseg­nare all’associazione Cor­po Fau­na Ambi­ente in comoda­to d’uso gra­tu­ito la palazz­i­na (com­pre­so ter­reno per­ti­nen­ziale).
Ricapi­to­liamo un poco: una asso­ci­azione di pro­mozione sociale onlus,  che fino ad oggi non ha paga­to o almeno non ha paga­to intera­mente l’affitto per l’uso di una “palazz­i­na” di 242 metri qua­drati e del ter­reno di per­ti­nen­za e che si era impeg­na­ta a ricer­care un finanzi­a­men­to, anche per la ristrut­turazione di un capan­none di 1.000 metri qua­drati e non l’ha ottenu­to (era facile prevedere che non l’avrebbe ottenu­to così come è facile prevedere che non l’otterrà per il nuo­vo prog­et­to) e nelle more dell’ottenimento del finanzi­a­men­to non ha paga­to e non paga nes­sun affit­to, ottiene dal Comune in comoda­to gra­tu­ito quel­la palazz­i­na men­tre la ricer­ca del finanzi­a­men­to per la ristrut­turazione del capan­none, tut­to­ra inag­i­bile, e del­la palazz­i­na stes­sa con­tin­ua. La moti­vazione è l’approvazione di un prog­et­to incred­i­bile e improb­a­bile e, cosa di non poco con­to, un’attività di inclu­sione sociale final­iz­za­ta all’inserimento lavo­ra­ti­vo di per­sone svan­tag­giate medi­ante attiv­ità ter­apeu­tiche con ani­mali, come da con­ven­zioni, sot­to­scritte con Azien­da USL n. 6 per l’in­ser­i­men­to lavo­ra­ti­vo e sociale di per­sone fisi­ca­mente e psi­co­logi­ca­mente dis­abili, Uffi­cio Ese­cuzione Penale Ester­na del Min­is­tero Grazia e Gius­tizia, Dipar­ti­men­to Ammin­is­trazione Pen­iten­ziaria di Livorno, per l’ac­coglien­za di per­sone che devono scon­tare pene per pic­coli reati e con l’Is­ti­tu­to Statale di Istruzione Supe­ri­ore (I.S.I.S.) “Car­duc­ci-Vol­ta-Pacinot­ti” di Piom­bi­no, che non ven­gono alle­gate alla delib­er­azione e per­tan­to non è dato sapere quali siano gli stan­dard assis­ten­ziali richi­esti e garan­ti­ti.
Per non par­lare dell’attività di fat­to­ria didat­ti­ca con­tenu­ta nel prog­et­to, che è dif­fi­cile pos­sa essere svol­ta da una asso­ci­azione di pro­mozione sociale  dato che la legge regionale che la rego­la­men­ta la prevede solo per le imp­rese agri­cole sin­gole e asso­ciate con una serie di req­ui­si­ti di non poco con­to.  Nel­la Val di Cor­nia, stan­do agli elenchi dell’ Azien­da Regionale Toscana per le Erogazioni In Agri­coltura (ARTEA), le fat­to­rie didat­tiche sono solo due, una a Campiglia ed una a Suvere­to.
Più i prog­et­ti sono improb­a­bili e più al Comune piac­ciono.

4 risposte a “Al Comune piacciono solo se sono improbabili”

  1. Michela Rosselli says:

    Ques­ta strut­tura ci è sta­ta asseg­na­ta per­ché siamo gente seria che fa’ qual­cosa di buono per le per­sone, per gli ani­mali, per l’am­bi­ente e tiene in vita un immo­bile fatis­cente. Lei cosa fa’ per gli altri, oltre sputare veleno con arti­co­let­ti provin­cialot­ti? Noi sti­amo pagan­do il nos­tro inso­lu­to ed evi­den­te­mente, se ci è sta­ta asseg­na­ta a tito­lo gra­tu­ito è per­ché ren­di­amo qual­cosa di buono alla col­let­tiv­ità. Se vuole può venire a dar­ci una mano, così mag­a­ri vedrebbe di per­sona il con­testo di cui sta’ par­lan­do, ma che chiara­mente non conisce.

  2. Michela Rosselli says:

    E gius­to per non con­tin­uare a divul­gare notizie dis­in­for­ma­tive, la fat­to­ria è in alles­ti­men­to, quin­di è per­fet­ta­mente inutile l’is­crizione al reg­istro delle imp­rese agri­cole. Tale reg­is­trazione sarà effet­tua­ta al momen­to in cui la fat­to­ria sarà ter­mi­na­ta. Altre cose da chiedere, pri­ma di pub­bli­care altre scioc­chezze?

  3. Redazione Stile libero Idee dalla Val di Cornia says:

    Gen­tile sig­no­ra, di gente che ha annun­ci­a­to “di far qual­cosa di buono per le per­sone, per gli ani­mali e per l’ambiente” e ha ottenu­to cred­i­to dal Comune, Piom­bi­no ne ha conosciute già parec­chie con i risul­tati che sono sot­to gli occhi di tut­ti. Scuserà il nos­tro provin­cial­is­mo ma ques­ta tes­ta­ta non ha mai avu­to, né avrà, l’abitudine di allinear­si acriti­ca­mente al coro dei “pre­ven­ti­va­mente entu­si­asti”. Nei lim­i­ti del pos­si­bile e delle nos­tre capac­ità siamo abit­uati a leg­gere e stu­di­are le carte. Così abbi­amo fat­to nell’”articoletto” in ques­tione, che non fa dis­in­for­mazione e che non con­tiene scioc­chezze, ma piut­tosto una serie di con­sid­er­azioni e di addeb­iti a cui, nei suoi due com­men­ti, lei non ha affat­to repli­ca­to. Non lo pre­tende­va­mo ma può pre­tender­lo una comu­nità che ha vis­to prog­et­ti ambiziosi e ovvi­a­mente “non provin­ciali” finire nel­la delu­sione dopo alti­so­nan­ti promesse pub­bliche. Come sem­pre anche ques­ta vol­ta sarà il tem­po a chiarire. E se di nuo­vo ci doves­si­mo trovare a recitare la trage­dia del “tem­po per­so”, non con­sol­erà nes­suno la rit­uale affer­mazione: “Qual­cuno ve lo ave­va det­to”.

    • Michela Rosselli says:

      Forse ha salta­to un com­men­to, ma del deb­ito ho chiara­mente spec­i­fi­ca­to che sti­amo già rien­tran­do. Le con­sid­er­azioni, mi scusi, quali sareb­bero? Apparte il fat­to di insin­uare dub­bi di cor­ret­tez­za? Vede, quan­do si scrive, bisognerebbe sen­tire tutte le cam­pane, non solo quelle che ci inter­es­sano per avere trenta sec­on­di di atten­zione. Le rin­no­vo l’in­vi­to di venire a trovar­ci, chissà mag­a­ri che pos­sa rivedere le sue con­sid­er­azioni. Se vuole vedere le con­ven­zioni stip­u­late, non ci sono prob­le­mi, anzi, per me è moti­vo di orgoglio poter­le mostrare. E mag­a­ri ven­ga quan­do ci sono quei ragazzi ogget­to delle.convenzioni, sono sicu­ra che sen­si­bi­lizzereb­bero anche lei.

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