Ammortizzatori sociali e lavori di pubblica necessità

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PIOMBINO 9 aprile 2019 — I cass­in­te­grati del Coor­di­na­men­to Art.1‑Camping CIG pre­sen­tano una pro­pos­ta di dis­cus­sione per una sper­i­men­tazione pos­si­bile, come con­trib­u­to alla rinasci­ta del ter­ri­to­rio di Piom­bi­no: I LAVORATORI TITOLARI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI (CIG, NASPI…) E I TITOLARI DI REDDITO DI CITTADINANZA, DA UNA COLLOCAZIONE ASSISTENZIALE, A UNOCCUPAZIONE SOCIALMENTE PRODUTTIVA RETRIBUITA DEGNAMENTE. Tra­guar­do dif­fi­cile, anche sot­to il pro­fi­lo nor­ma­ti­vo, ma ragionev­ole e nec­es­sario; Piom­bi­no come lab­o­ra­to­rio del­la sper­i­men­tazione.
Per questo orga­niz­zano a Piom­bi­no Audi­to­ri­um Cen­tro Gio­vani (viale del­la Resisten­za 4) ven­erdì 12 aprile 2019, ore 21 un incon­tro pub­bli­co su “AMMORTIZZATORI SOCIALI E LAVORI DI PUBBLICA NECESSITÀ”.
Questi i pun­ti del­la pro­pos­ta:
LOGICA ECONOMICA GENERALE. In atte­sa di tornare al pro­prio pos­to di lavoro, per pro­pria scelta volon­taria i lavo­ra­tori tito­lari di ammor­tiz­za­tori sociali (AS) e i tito­lari di red­di­to di cit­tad­i­nan­za (RC) ven­gono imp­ie­gati in lavori di pub­bli­ca neces­sità (LPN). I lavo­ra­tori in AS met­tono così a dis­po­sizione del­la col­let­tiv­ità il loro lavoro e la loro inden­nità, che è frut­to del­la con­tribuzione e quin­di è salario indi­ret­to; sen­za dimen­ti­care che essi pagano le tasse fino all’ultimo cen­tes­i­mo (come capi­ta appun­to a lavo­ra­tori dipen­den­ti e pen­sion­ati) e quin­di con­tribuis­cono pure alla fis­cal­ità gen­erale, la quale con­corre a coprire i costi del­la Cig. In questo modo, si riducono sen­si­bil­mente i costi pre­visti per la man­od­opera, in quan­to in buona parte già ret­ribui­ta con l’ammortizzatore sociale (AS) e il RC . I lavo­ra­tori in AS e i tito­lari di RC imp­ie­gati nei LPN ricevono lo stipen­dio pieno del pos­to di lavoro che van­no a rico­prire tem­po­ranea­mente, inclusa la cor­rispon­dente cop­er­tu­ra con­tribu­ti­va inte­grale (pen­sione eccetera).
SCOPI E SETTORI D’INTERVENTO. Da un lato, lo scopo è fare in modo che i lavo­ra­tori in AS e i tito­lari di RC ritro­vi­no la dig­nità del lavoro e di un red­di­to dig­ni­toso. Dall’altro lato, lo scopo è svol­gere LPN nel quadro di un “Piano gen­erale per la rinasci­ta di Piom­bi­no e del­la Val di Cor­nia”, Area di crisi com­p­lessa. Cen­trale è quin­di il ruo­lo di pro­gram­mazione, direzione e con­trol­lo del­la Pub­bli­ca Ammin­is­trazione (PA) e quin­di dei Comu­ni, in una log­i­ca com­pren­so­ri­ale. Tali LPN devono riguardare 1) Attiv­ità con­no­tate da inconfutabile e con­di­visa urgente neces­sità pub­bli­ca dell’intervento, ai fini del rilan­cio socio-eco­nom­i­co del ter­ri­to­rio, del­la salubrità dell’ ambi­ente, del­la pre­ven­zione dei dan­ni a fronte di even­tu­ali calamità nat­u­rali, del miglio­ra­men­to del­lo sta­to delle infra­strut­ture, del­la qual­ità del­la vita e del­la sicurez­za delle per­sone; 2) Attiv­ità che, pur rispon­den­do al cri­te­rio di cui in 1), sono rimaste in abban­donop­er anni, prin­ci­pal­mente per motivi di indisponi­bil­ità o dif­fi­coltà di ges­tione di fon­di da parte del­la PA. Alcu­ni esem­pi di LPN: bonifi­ca e mes­sa in sicurez­za aree del Sito di inter­esse nazionale (SIN); manuten­zione stra­or­di­nar­ia e sicurez­za del ter­ri­to­rio (idro­ge­o­log­i­ca, anti­ncen­dio, flo­ro­fau­nis­ti­ca); opere di ripristi­no, sal­va­guardia e fruibil­ità tur­is­ti­ca dei litorali; manuten­zione stra­or­di­nar­ia di infra­strut­ture: perdite acque­dot­ti; abbat­ti­men­to bar­riere architet­toniche; con­trol­lo, mes­sa in sicurez­za e manuten­zione strut­ture viarie ed edi­fi­ci pub­bli­ci (scuole in prim­is), sen­za esclud­ere infra­strut­ture viarie (es. ss 398), fer­roviarie, por­tu­ali.
VANTAGGI. Per la col­let­tiv­ità: effet­ti pos­i­tivi diret­ti su infra­strut­ture, pat­ri­mo­nio immo­bil­iare pub­bli­co (v. scuole), ter­ri­to­rio e ambi­ente; indi­ret­ti per la cresci­ta qual­i­ta­ti­va del Pil locale. Per la PA: abbat­ti­men­to dei costi degli inter­ven­ti. Per il lavo­ra­tore: inte­grazione salar­i­ale e mag­giore cop­er­tu­ra prev­i­den­ziale. Per le imp­rese: incre­men­to del vol­ume degli appalti pub­bli­ci; even­tu­ali sgravi fis­cali, in con­sid­er­azione del fat­to che esse accettano di assumere i lavo­ra­tori in AS, i tito­lari di RC (e una quo­ta obbli­ga­to­ria di per­sone sen­za lavoro: v. pun­to 5).
FORZA LAVORO COINVOLTA. Come si vede, non cer­to “lavoret­ti”, parag­o­nabili ad alcune più o meno recen­ti espe­rien­ze di lavori social­mente utili. Al con­trario, si trat­ta di imp­ie­gare su base volon­taria in LPN di dimen­sioni e dura­ta ril­e­van­ti , numerosi lavo­ra­tori, i quali usufruis­cono di ammor­tiz­za­tori sociali (AS) per peri­o­di pro­l­un­gati, dan­do la prece­den­za a quan­ti si tro­vi­no da più lun­go tem­po in tale situ­azione di riduzione del red­di­to; oppure sono tito­lari di RC. Un con­trib­u­to alla rinasci­ta e diver­si­fi­cazione dell’economia di Piom­bi­no e del­la Val di Cor­nia.
Accan­to ai cass­in­te­grati e ai tito­lari di RC, è imp­ie­ga­ta una quo­ta obbli­ga­to­ria di per­sone sen­za lavoro, nel­la misura più ele­va­ta com­pat­i­bile con la sosteni­bil­ità eco­nom­i­ca dei prog­et­ti di LPN, sosteni­bil­ità in buona misura deter­mi­na­ta dall’abbattimento dei costi derivante dall’utilizzo di tito­lari di AS e di RC, ammor­tiz­za­tori che van­no a scom­puto del cos­to del­la man­od­opera. Per­al­tro, se non si atti­vassero i LPN, tali posti di lavoro non si creereb­bero, pro­prio com’è avvenu­to per lunghi anni in pas­sato.
MODALITADI GESTIONE. I LPN sono finanziati medi­ante risorse messe a dis­po­sizione da comu­ni, Regione, Sta­to e UE. Inves­ti­men­ti pub­bli­ci, quin­di regia pub­bli­ca: gra­zie al ruo­lo di pro­gram­mazione, direzione e con­trol­lo del­la PA, l’utilizzo su base volon­taria del­la mano d’opera in regime di AS, RC e dei sen­za-lavoro coin­volti nei LPN puo’ avvenire con diverse modal­ità, sec­on­do la speci­ficità del­la attiv­ità, dei sogget­ti coin­volti e le oppor­tu­nità con­crete che si man­i­fes­tano “sul cam­po”: ges­tione diret­ta da parte del­la PA; ges­tione da parte di aziende parte­ci­pate esisten­ti o di nuo­va for­mazione; coop­er­a­tive esisten­ti o di nuo­va for­mazione; aziende pri­vate in appal­to con la P.A per deter­mi­nate attiv­ità; con­ven­zione tra P.A. e sin­goli sogget­ti. Alle aziende che si coin­vol­go­no nei LPN sono riconosciu­ti speci­fi­ci ben­efi­ci fis­cali (ma non scon­ti con­tribu­tivi). È verosim­i­le che sia nec­es­sario richiedere adegua­men­ti, anche in dero­ga sper­i­men­tale tem­po­ranea, dell’attuale nor­ma­ti­va che dis­ci­plina AS e RC, tenen­do con­to del­la con­dizione di Area di Crisi Com­p­lessa.
PARTECIPAZIONE. In sede di pro­gram­mazione, direzione e con­trol­lo, il pro­gram­ma gen­erale dei LPN è gesti­to dal­la PA, affi­an­ca­ta da un Comi­ta­to di Parte­ci­pazione. Il Comi­ta­to di Parte­ci­pazione vig­i­la sul­la cor­ret­ta appli­cazione dei cri­teri gen­er­ali in ordine alla pri­or­ità, alla pro­gram­mazione e ges­tione dei lavori; nonché sul­la tutela di tut­ti i lavo­ra­tori impeg­nati nei LPN quan­to a con­dizioni salar­i­ali, prev­i­den­ziali, di sicurez­za nel lavoro, e al rispet­to delle pre­rog­a­tive pro­fes­sion­ali del sogget­to e del suo per­cor­so pro­fes­sion­ale, a com­in­cia­re dal­la stesura dei capi­to­lati di appal­to. La com­po­sizione del Comi­ta­to di parte­ci­pazione prevede, fra le altre, una rap­p­re­sen­tan­za per­ma­nente dei lavo­ra­tori in AS e dei tito­lari di RC. impeg­nati nei LPN Il Comi­ta­to con­vo­ca assem­blee peri­odiche con essi e la cit­tad­i­nan­za.

Coor­di­na­men­to Art.1‑Camping CIG

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