Anche il silos Solvay è uno spazio urbano

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Elisa Cecchini (*)

SAN VINCENZO 18 feb­braio 2014 — È un momen­to stori­co per il nos­tro ter­ri­to­rio che si affac­cia al cam­bio di ammin­is­trazione con l’u­so di un nuo­vo stru­men­to: le pri­marie. Un modo parte­ci­pa­ti­vo mai usato qui per la scelta del Sin­da­co, col quale io stes­sa mi con­fron­to con entu­si­as­mo. Cre­do che le pri­marie siano uno stru­men­to otti­mo che mette bene in con­tat­to i par­ti­ti con i cit­ta­di­ni che devono rap­p­re­sentare.
Del resto, la mia sto­ria ammin­is­tra­ti­va nasce pro­prio come sem­plice cit­tad­i­na, non iscrit­ta ad alcun par­ti­to. Infat­ti, nel 2004 fui la pri­ma degli elet­ti da indipen­dente nel­la lista che sostene­va Michele Bia­gi Sin­da­co.
Come arri­vo alle pri­marie oggi?
È la pas­sione che ha fat­to crescere il prog­et­to. In questi 10 anni da ammin­is­tra­tore ho vis­su­to molte sfide, con opere com­p­lesse, con­quiste non scon­tate e adesso vor­rei met­tere la mia espe­rien­za a dis­po­sizione di una nuo­va visione di svilup­po per San Vin­cen­zo.
La gente e il con­tat­to coi cit­ta­di­ni mi han­no accom­pa­g­na­to e pro­prio per questo mi ha fat­to piacere che un grup­po di donne e uomi­ni, non seg­na­to da alcun sim­bo­lo politi­co, mi abbia volu­to per pri­mo sostenere in queste pri­marie. “San Vin­cen­zo 2020” è nato come grup­po di lavoro per met­tere a dis­po­sizione volon­tà e com­pe­ten­ze per la for­mazione del pro­gram­ma per la prossi­ma ammin­is­trazione a sosteg­no del­la mia can­di­datu­ra. Un seg­nale impor­tante che guar­da all’Eu­ropa come mod­el­lo pos­si­bile anche per San Vin­cen­zo.
Cre­do che l’u­nic­ità del nos­tro ter­ri­to­rio deb­ba essere la lin­ea gui­da di svilup­po.
È la nos­tra iden­tità, che è sto­ria, cul­tura e pae­sag­gio a dover essere la nos­tra immag­ine e il nos­tro vade­me­cum.
Ciò vale per il tur­is­mo, che è il nos­tro set­tore trainante, per far sì che sia una vera risor­sa duratu­ra.
Vale anche per i cit­ta­di­ni, pri­mi fruitori loro stes­si di questo ter­ri­to­rio, la cui vita quo­tid­i­ana deve essere inseri­ta in un con­testo ambi­en­tale che va preser­va­to, anche nel con­testo urbano, riap­pro­prian­dosi degli spazi pub­bli­ci come spazi vis­su­ti e con­di­visi. Pen­so ad esem­pio ad una migliore inte­grazione tra por­to e zona pedonale e anche alla rigen­er­azione di spazi urbani sim­bo­lo quale il silos Solvay.
Il nos­tro pae­sag­gio agri­co­lo è un’ul­te­ri­ore risor­sa e cre­do si deb­ba cer­care di val­oriz­zare, in col­lo­quio coi comu­ni lim­itrofi, un dis­tret­to agri­co­lo, in gra­do di recepire i finanzi­a­men­ti europei gra­zie alle nos­tre tipic­ità.
Dob­bi­amo essere in gra­do di gio­care un ruo­lo da leader e propos­i­ti­vo per il nos­tro svilup­po: ecco per­ché lo slo­gan lan­ci­a­to recita “è già futuro”. Vogliamo essere pro­tag­o­nisti del nos­tro svilup­po e non atten­der­lo.

Elisa Cec­chi­ni

(*) Elisa Cec­chi­ni, nata Pisa il 14 set­tem­bre 1972, è figlia di Emma e Ser­gio maestri ele­men­tari per 40 anni a San Vin­cen­zo dove lei stes­sa vive e lavo­ra da sem­pre. Dal 2012 è sposa­ta con Gian­lui­gi, medico che lavo­ra all’Ospedale di Vil­la­ma­ri­na. È lau­re­a­ta con lode in Giurispru­den­za all’U­ni­ver­sità degli Stu­di di Pisa e nel 2001 é diven­ta­ta Avvo­ca­to. Oggi è Respon­s­abile del­la Man­dataria S.I.A.E. di San Vin­cen­zo. Nel­la Giun­ta Comu­nale 2004–2009 del Sin­da­co Bia­gi è asses­sore al tur­is­mo e all’am­bi­ente e con­segue il risul­ta­to del­la bandiera blu e del­la reg­is­trazione Emas del Comune. Nel 2008 si iscrive per la pri­ma vol­ta ad un par­ti­to politi­co aderen­do al PD e nel­la leg­is­latu­ra 2009–2014 insieme alla del­e­ga all’am­bi­ente assume anche la del­e­ga ai lavori pub­bli­ci. Suona il piano, ama la musi­ca e la dan­za.

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