Asiu è allo sfascio e Murzi vuole l’amianto

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PIOMBINO 16 dicem­bre 2014 — Il pres­i­dente Murzi invi­ta a non but­tar via il bam­bi­no con l’acqua sporca. Intan­to com­in­ci­amo col gettare l’acqua sporca, quel­la che ha por­ta­to l’Asiu sull’orlo del­la ban­car­ot­ta, con un impianto CDR mai entra­to in fun­zione, con un impianto TAP che è una idrovo­ra di denaro, con una quo­ta di dif­feren­zi­a­ta che cade a pic­co.
Quel­lo che si pro­pone per uscire da questo dis­as­tro è di provar­ci con l’amianto. Tralas­cian­do il fat­to che pare impru­dente provare a gestire l’amianto quan­do non ci si è dimostrati in gra­do di dif­feren­ziare la plas­ti­ca dall’organico, corre l’obbligo di fare alcune con­sid­er­azioni.
Diventare la pat­tumiera per i rifiu­ti spe­ciali ital­iani è una scelta strate­gi­ca ter­ri­to­ri­ale enorme che non può essere pre­sa cer­to da Murzi o dai sin­daci. Le linee strate­giche sono pre­rog­a­ti­va dei con­sigli comu­nali e nei con­sigli comu­nali deve essere por­ta­ta la dis­cus­sione. Rite­ni­amo che sia nec­es­sario anche il diret­to coin­vol­gi­men­to dei cit­ta­di­ni nelle forme più inclu­sive e demo­c­ra­tiche che si pos­sano trovare.
Sten­ti­amo a credere che il futuro del­la Val di Cor­nia sia l’amianto, in ogni caso una sim­i­le deci­sione non può essere pre­sa con la leg­gerez­za che avver­ti­amo nell’analisi di Murzi. Pur di imp­ie­gare in qualche modo la piattafor­ma TAP intro­du­ci­amo un seg­men­to pro­dut­ti­vo molto ris­chioso. Eppure espe­rien­ze a noi vicine dimostra­no come una ges­tione vir­tu­osa dei rifiu­ti sia pos­si­bile e con­ve­niente per i cit­ta­di­ni, sen­za andare a cer­care sostanze can­cero­gene e rifiu­ti spe­ciali molto peri­colosi per la salute del­la col­let­tiv­ità. Dunque, essendo l’ASIU parte­ci­pa­ta dai comu­ni, la ques­tione è se sia di inter­esse pub­bli­co per i comu­ni del­la Val di Cor­nia e Castag­ne­to, gestire l’amianto e per quale ragione lo sia.
Infine, tan­to per but­tar via altra acqua sudi­cia, è l’ora che i pro­tag­o­nisti di questo cap­ola­voro politi­co e man­age­ri­ale spiegh­i­no la sot­tile strate­gia e le fon­da­men­tali ricadute pos­i­tive del­la scelta di inserire la Val di Cor­nia nell’Ato sud con Gros­se­to, Siena e Arez­zo. Una scelta mai moti­va­ta a cui tut­tavia non si è anco­ra data con­cre­a­ta attuazione vis­to che l’Asiu con­tin­ua ad esistere e vuol con­tin­uare ad esistere ben oltre la fine del­la pro­pria ragione sociale.
Tut­ta ques­ta sequen­za di errori han­no appe­san­ti­to le nos­tre bol­lette, han­no deter­mi­na­to un risul­ta­to ges­tionale fal­li­menta­re e ci con­seg­nano un’azienda sull’orlo del­la ban­car­ot­ta. Get­tar via l’acqua sudi­cia è un dovere, rius­cire a vedere dove sia il bam­bi­no è un’impresa dif­fi­cile.
Serve allo­ra una dis­cus­sione seria pri­va di pregiudiziali, este­sa alla cit­tad­i­nan­za e che riconosca il ruo­lo di ind­i­riz­zo dei con­sigli comu­nali riconosci­u­to dal­la leg­is­lazione vigente. Insom­ma, la ges­tione dei rifiu­ti non è roba vos­tra, ci vuole trasparen­za, chiarez­za di obi­et­tivi, un pre­ciso ind­i­riz­zo politi­co demo­c­ra­ti­ca­mente con­di­vi­so con la cit­tad­i­nan­za e un con­tin­uo con­trol­lo dell’effettivo rag­giung­i­men­to degli obi­et­tivi. Tutte cose man­cate sino­ra.
Per queste ragioni le liste civiche di San Vin­cen­zo, Piom­bi­no e Campiglia  han­no pre­sen­ta­to un’ inter­pel­lan­za nei con­sigli comu­nali e orga­nizzer­an­no una serie di inizia­tive per infor­mare i cit­ta­di­ni. Pro­prio questo giovedì a Ven­tu­ri­na vi sarà l’incontro pub­bli­co alla salet­ta comu­nale La Pira alle ore 21, sul tema ASIU e anche sulle bol­lette ASA.

Assem­blea San­vin­cen­z­i­na
Comune dei Cit­ta­di­ni
Un’altra Piom­bi­no

assemblea asiu

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