Asiu: l’assessore si assumerà le responsabilità?

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PIOMBINO 28 luglio 2015 — Con il cam­bio al ver­tice di ASIU, ven­gono ripro­poste ricette del pas­sato sen­za dare chiarez­za né sug­li aspet­ti finanziari legati ad un abis­so deb­ito­rio, né sul futuro dei lavo­ra­tori coin­volti nel pas­sag­gio a SEI Toscana dei servizi di spaz­za­men­to, né sug­li impianti in forza ad ASIU stes­sa.
L’area indus­tri­ale di Piom­bi­no è sta­ta, per decen­ni, sede di stoccag­gio abu­si­vo di scar­ti delle lavo­razioni indus­tri­ali.
Già nel 1994 uno stu­dio Arpat (cita­to anche recen­te­mente dal neo­pres­i­dente Asiu Cara­mas­si) indi­ca­va in 7 metri il rial­zo dal piano di cam­pagna real­iz­za­to uti­liz­zan­do questi scar­ti.
Del resto il con­to è presto fat­to: per ogni ton­nel­la­ta di acciao prodot­ta con il sis­tema del­l’AFO, si pro­duce­va ½ ton­nel­la­ta di scar­ti. Andate a rivedere i quan­ti­ta­tivi di acciaio prodot­to negli anni dal­lo sta­bil­i­men­to di Piom­bi­no, cal­co­late gli scar­ti prodot­ti e poi provate a sot­trarre la quan­tità con­feri­ta ad Asiu negli stes­si anni. Vedrete che, per quan­to si par­li di quan­ti­ta­tivi enor­mi, si trat­ta di cifre irrisorie rispet­to a quan­to effet­ti­va­mente prodot­to e pre­sum­i­bil­mente stoc­ca­to nel­l’area indus­tri­ale (non ci risul­tano, ma vor­rem­mo essere smen­ti­ti, con­fer­i­men­ti ver­so siti lon­tani).
Il para­dos­so è che perfi­no i rifiu­ti spe­ciali con­fer­i­ti ad Asiu non sono sta­ti trat­tati per pro­durre con­glomix (il cui iter autor­iz­za­ti­vo è rimas­to fer­mo per 10 anni!!!), ma sono sta­ti diret­ta­mente mes­si in dis­car­i­ca, provo­can­done il pre­coce esauri­men­to: con enorme dan­no per il ter­ri­to­rio e la spu­do­ra­ta richi­es­ta di andare urgen­te­mente alla creazione di una nuo­va.
Inoltre nes­suno sem­bra vol­er­si accorg­ere del­la mon­tagna di amianto, derivante dalle demolizioni, che dovrà essere iner­tiz­za­to e smalti­to.
Par­lare oggi di bonifi­ca del­l’area indus­tri­ale chia­ma, quin­di, in causa respon­s­abil­ità enor­mi di vari sogget­ti:
— quel­li indus­tri­ali che si sono suc­ce­du­ti nel­la pro­pri­età del­lo sta­bil­i­men­to;
— quel­li politi­ci che han­no per­me­s­so che l’in­dus­tria non fos­se car­i­ca­ta dei costi di smal­ti­men­to, forse rite­nen­do così di aumen­tarne la com­pet­i­tiv­ità e (nel loro miope pen­siero) l’oc­cu­pazione;
— quel­li isti­tuzional­mente chia­mati a con­trol­lare e ver­i­fi­care (a par­tire da Arpat).
Il futuro indus­tri­ale che si prospet­ta per quel­l’area, pur preve­den­do l’u­ti­liz­zo di tec­nolo­gie indus­tri­ali meno impat­tan­ti, con­tin­uerà a pro­durre scar­ti.
Rite­ni­amo che ogni piano indus­tri­ale, ogni accor­do di pro­gram­ma, ogni ten­ta­ti­vo di “visione d’in­sieme” di questo ter­ri­to­rio, deb­ba far­si cari­co di questo tema.
Anche Afer­pi deve sapere che non potrà pro­durre sen­za dotar­si di un prog­et­to di recu­pero del­la mate­ria.
La polit­i­ca deve rius­cire a recu­per­ate le risorse nec­es­sarie a inter­venire sul­lo stoccag­gio “stori­co” delle stesse (facen­do pagare i respon­s­abili e, comunque, facen­dosi cari­co del peri­o­do di pro­duzione statale).
Evi­den­te­mente ques­ta ques­tione chia­ma in causa Asiu, Tap e il con­glomix.
Al di là del­la ris­i­bile pro­ce­du­ra di iden­ti­fi­cazione dei com­po­nen­ti del con­siglio di ammin­is­trazione, fra cui addirit­tura un sogget­to incom­pat­i­bile (in quan­to pen­sion­a­to), è nec­es­sario fare chiarez­za su alcu­ni pun­ti:
— c’è la volon­tà di erodere lo strapotere di Sales sul nos­tro ter­ri­to­rio, con la con­seguente scelta di uti­liz­zare il mate­ri­ale di cava per le opere por­tu­ali (arrivan­do a intro­durre l’u­ti­liz­zo di con­glomix, pre­vis­to nel­l’AdP, solo come “invi­to” non vin­colante)?
— esiste la capac­ità pro­dut­ti­va per fornire il con­glomix nec­es­sario all’a­van­za­men­to dei lavori, nei tem­pi e nel­la qual­ità pre­visti?
— esiste un equi­lib­rio finanziario che per­me­t­ta ad Asiu di affrontare ques­ta sfi­da?
Ricor­diamo che tut­to questo era già aus­pi­ca­bile e aus­pi­ca­to: quale “dis­con­ti­nu­ità” è avvenu­ta per ren­dere cred­i­bile il reit­er­are la stes­sa ricetta, già pesan­te­mente fal­li­ta per le respon­s­abil­ità suc­c­i­tate e per la pes­si­ma ges­tione del CdA uscente?
Per mag­giore chiarez­za: ver­rà pre­mi­a­to, politi­ca­mente ed eco­nomi­ca­mente, chi è sta­to l’artefice degli insuc­ces­si del­la ges­tione Asiu in ter­mi­ni di trat­ta­men­to rifiu­ti, spre­co risorse pub­bliche, speri­co­la­to uti­liz­zo fon­di europei e comu­nali… oppure ver­ran­no richi­esti oppor­tu­ni ris­arci­men­ti, eco­nomi­ci e politi­ci?
Guardan­do spec­i­fi­cata­mente a Piom­bi­no: quale assun­zione di respon­s­abil­ità ver­rà chi­es­ta all’asses­sore (già pesan­te­mente scred­i­ta­to per l’at­tiv­ità svol­ta sug­li altri temi asseg­natigli)?

MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO

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