Associazione a Sinistra contro l’uso del drone

· Inserito in Lettere, Teoria e pratica

PIOMBINO 22 mar­zo 2020 — In questi giorni il Sin­da­co di Piom­bi­no, seguen­do il mod­el­lo di altri Comu­ni come quel­lo di Gros­se­to, ha deciso di uti­liz­zare un drone per mon­i­torare gli sposta­men­ti. Una scelta che non con­di­vidi­amo asso­lu­ta­mente, a cui seguono le dichiarazioni anco­ra più allar­man­ti dell’assessore Ric­car­do Gelichi, il quale addirit­tura ipo­tiz­za che il drone pos­sa restare in servizio anche pas­sa­ta l’emergenza.  È in atto un proces­so di colpevoliz­zazione del cit­tadi­no pri­vo di alcun fon­da­men­to. Una strate­gia di vec­chia data: quel­la di alter­are la percezione dei dati fino a portare le per­sone a richiedere mis­ure sem­pre più restrit­tive, in nome di una pre­sun­ta dis­obbe­dien­za dei cit­ta­di­ni.  Un modo per affi­dar­si ad un regime pater­nal­is­ti­co a cui ven­gono con­seg­nate le chi­avi per entrare nel nos­tro pri­va­to.  Chi è Drone Etruria? Chi è ques­ta gente che avrà l’autorizzazione di spi­are la pri­va­cy dei cit­ta­di­ni?
È grave per­ché la Polizia Munic­i­pale non ha com­pe­ten­ze in mate­ria di ordine pub­bli­co e sicurez­za.  È grave per­ché il servizio è gratis, il che fa pen­sare ad una sospet­ta anom­alia, anche in virtù del fat­to che asso­ci­azioni che gestis­cono scuole di volo per brevet­to di pilotag­gio drone ce ne sono molte in Toscana. Su quale base è sta­ta scelta pro­prio ques­ta? Ci sono state gare o pro­ce­dure di evi­den­za pub­bli­ca per la selezione? È grave per­ché non viene spec­i­fi­ca­to quale sia l’accordo tra Comune e forze dell’ordine. Esat­ta­mente chi è che gestisce o coor­di­na ques­ta cosa? Polizia, Cara­binieri o Vig­ili?
È evi­dente che la misura sia net­ta­mente squili­bra­ta rispet­to alle reali emer­gen­ze del nos­tro comune, dove per ora i pos­i­tivi sono appe­na lo 0,07 % del­la popo­lazione e dove ques­ta sup­pos­ta inciviltà dif­fusa è tut­ta da dimostrare.  Questi pre­sun­ti numerosi assem­bra­men­ti dove stan­no?
I dati che ver­ran­no ottenu­ti che fine faran­no? Siamo sicuri che non ci saran­no reg­is­trazioni? Nel caso dovessero esser­ci chi li uti­lizzerà? Come li uti­lizzerà? Chi assi­cu­ra che non vengano uti­liz­za­ti per altri scopi?
Tra i cit­ta­di­ni il cli­ma sta degeneran­do velo­ce­mente pro­prio a causa delle già for­ti mis­ure restrit­tive a cui tut­ti siamo sot­to­posti. L’idea del drone get­ta ben­z­i­na sul fuo­co, in un cli­ma già pesante, e instil­la il pen­siero peri­colo­sis­si­mo che meno lib­ertà abbi­amo in questo momen­to, meglio è.
Rifiu­ti­amo com­ple­ta­mente ques­ta idea. Ad essa con­trap­poni­amo la nos­tra visione, che è fat­ta di respon­s­abil­ità sociale e col­let­ti­va, non indi­vid­uale.  Un fon­da­men­to demo­c­ra­ti­co che non può venir meno e che può risultare cen­trale anche durante una crisi gravis­si­ma come ques­ta. Il richi­amo alla respon­s­abil­ità, al sen­so civi­co, alla coop­er­azione di tut­ti i cit­ta­di­ni, restano l’arma più potente a nos­tra dis­po­sizione.  Cre­di­amo anco­ra nei cit­ta­di­ni e nelle cit­ta­dine di Piom­bi­no e nel­la loro capac­ità di saper gestire coscien­ziosa­mente le pro­prie lib­ertà per­son­ali, nel rispet­to di regole più strin­gen­ti, purtrop­po resesi in parte nec­es­sarie.
I droni invece torner­an­no utili quan­do sarà fini­to tut­to, per scattare qualche bel­la foto a un ter­ri­to­rio ric­co di fas­ci­no come il nos­tro.

Asso­ci­azione a Sin­is­tra

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