Ato sud e Sei Toscana… ancora una scomoda verità

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

SAN VINCENZO 19 feb­braio 2016 — Il 17 Feb­braio scor­so a San Vin­cen­zo, c’è sta­to l’incontro con il nuo­vo gestore uni­co dei rifiu­ti, SEI TOSCANA, Soci­età che ha il con­trol­lo sul 52% del­la rac­col­ta, smal­ti­men­to, rici­clo, con­fer­i­men­to dei rifiu­ti toscani. La ser­a­ta si è svol­ta con la dife­sa da parte dell’Amministrazione comu­nale san­vin­cen­z­i­na del gestore uni­co, tac­cian­do perfi­no il pub­bli­co con un bieco: “RIDICOLI!”, solo per­ché abbi­amo osato definir­ci “cit­ta­di­ni” e non espo­nen­ti di un par­ti­to.
Nel cor­so del dibat­ti­to il diret­tore di SEI TOSCANA, Organ­ni, ammette che la loro è una azien­da che deve fare introito, la riduzione del rifi­u­to NON è un Loro prob­le­ma, ma del Pub­bli­co, e questo è vero…C’è però un evi­dente con­flit­to di inter­esse tra pub­bli­co e pri­va­to e le Ammin­is­trazioni che parte­ci­pano ad ATO NON avran­no mai potere deci­sion­ale, se non quelle che han­no impianti di incener­i­men­to, rac­col­ta, dis­cariche e rici­clo, ovvero solo cinque su 106 Comu­ni.
Una buona parte di rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta viene dichiara­to che finisce incener­i­ta… e così via in un dibat­ti­to acce­so di domande e risposte.
Molte soci­età che pri­ma ges­ti­vano in maniera pub­bli­ca la ques­tione rifiu­ti, oggi sono intrec­ciate con i PRIVATI e con pie­di su due staffe tra ATO SUD e SEI TOSCANA.
Nell’affare dei rifiu­ti rien­tra­no anche Coop rosse come la Castel­n­uovese in SEI TOSCANA e la Ban­ca Etruria.
Una situ­azione che ha del para­dos­sale.
La nos­tra Ammin­is­trazione, a nos­tro avvi­so, NON ha saputo rispon­dere esauri­en­te­mente a domande basi­lari, che riguardano quel­lo che SEI dec­li­na e cioè la “tutela dei dirit­ti del CITTADINO”, par­liamo di potere deci­sion­ale e del­la salute pub­bli­ca.
La Val di Cor­nia oggi è con SEI Toscana e ci ritro­ver­e­mo per oltre ven­ti anni una azien­da indus­tri­ale nel cam­po dei rifiu­ti soli­di urbani che avrà come uni­co scopo pro­durre rifiu­ti da smaltire, incener­ire e, in ulti­mo, dif­feren­ziare per fare introito.
Dal 2011 al 2014 SEI TOSCANA ha aumen­ta­to le tar­iffe nel­la zona di Arez­zo, Siena e Gros­se­to del 22%, con il bene­plac­ito di ATO SUD…ma il dato inter­es­sante è che in questo stes­so peri­o­do risul­ta esser­ci sta­to un calo, sep­pur min­i­mo, di pro­duzione di rifiu­ti del 4%. La tar­if­fa pun­tuale res­ta un utopia come l’ob­bi­et­ti­vo “rifiu­ti zero”.
Una cosa SEI TOSCANA ci ha chiar­i­to ammet­ten­do che la ragione per cui le tar­iffe aumenter­an­no non è cer­to per “col­pa” LORO ma delle “Ammin­is­trazioni” che si sono suc­ce­dute negli ulti­mi anni e del Gov­er­no che non legifera in modo da pro­durre meno rifiu­ti e in questo non pos­si­amo che con­cor­dare per­fet­ta­mente.
In con­clu­sione, apprezzi­amo lo sfor­zo di aver con­sen­ti­to un’assemblea pub­bli­ca, anche se sarebbe sta­ta una scelta demo­c­ra­t­i­ca far­la PRIMA di pren­dere certe defin­i­tive deci­sioni, ma a nos­tro avvi­so sti­amo per­den­do let­teral­mente il con­trol­lo del­la Res Pub­bli­ca, che deve tornare ad essere moti­vo di dis­cus­sione e scelte cit­ta­dine.

Meet­up stori­co SanVincenzo5Stelle

Commenta il post