Cave: da opposizioni soltanto allarmismi e falsità

· Inserito in Teoria e pratica

SAN VINCENZO 8 novem­bre 2018 — “Notizie des­ti­tu­ite di ogni fon­da­men­to, det­tate da igno­ran­za nel­la conoscen­za delle pro­ce­dure ammin­is­tra­tive, puro sen­sazion­al­is­mo e una pre­med­i­tazione nel vol­er desta­bi­liz­zare un ter­ri­to­rio che sfrut­ta le risorse con razion­al­ità e coscien­za, cer­can­do di creare nuove oppor­tu­nità di lavoro per i cit­ta­di­ni, così come ha sem­pre fat­to”.
Con queste parole l’assessore Mas­si­m­il­iano Roven­ti­ni resp­inge al mit­tente, bol­lan­dole come fal­sità, le polemiche allarmistiche messe in giro dalle oppo­sizioni sul­la ques­tione cave a San Vin­cen­zo.
“Nes­suno in quest’amministrazione ha inten­zione di can­cel­lare la Val di Cor­nia dalle mappe geogra­fiche o far perdere risorse e attrat­ti­va al ter­ri­to­rio, come qual­cuno vuole far inten­dere”.
“La realtà è ben altra – dice Roven­ti­ni – per­ché con le delibere approvate dal­la giun­ta qualche giorno fa abbi­amo sem­plice­mente recepi­to le richi­este dei sogget­ti pro­po­nen­ti atti­van­do il com­p­lesso iter pro­ce­du­rale pre­vis­to e dis­ci­plina­to da norme molto chiare. Col­go l’occasione per infor­mare chi vuole soltan­to creare polemiche a fini elet­torali, che opere del genere devono avere un con­sen­so pres­soché unanime da parte di Regione, Min­is­tero dell’Ambiente, Provin­cia, Comune e che, alla luce dei piani esisten­ti e delle pro­poste prog­et­tuali, devono trovare un pun­to di incon­tro all’interno del­la Con­feren­za dei Servizi.
Come ammin­is­trazione abbi­amo a cuore le sor­ti dei nos­tri concit­ta­di­ni e dei lavo­ra­tori di San Vin­cen­zo che in quelle cave ci lavo­ra­no ogni giorno sfaman­do le loro famiglie. Sarebbe il caso che le oppo­sizioni la prossi­ma vol­ta pri­ma di par­lare pen­sassero anche alle ricadute occu­pazion­ali. Come ammin­is­trazione che si assume delle respon­s­abil­ità, abbi­amo il dovere quin­di di ascoltare sia i cit­ta­di­ni sia le realtà ter­ri­to­ri­ali che inve­stono e che han­no sem­pre investi­to in questo set­tore, evi­tan­do che le polemiche di pochi pos­sano in futuro far fug­gire dal­la Val di Cor­nia chi oggi ha fidu­cia in questi lavo­ra­tori e crea oppor­tu­nità per questo ter­ri­to­rio.
Voglio aggiun­gere – con­clude Roven­ti­ni – che le pro­poste fat­te dai pri­vati sono inte­grate da relazioni det­tagli­ate che anal­iz­zano le ricadute eco­nomiche sul ter­ri­to­rio e le com­pat­i­bil­ità ambi­en­tali. Lo dice la legge. Voglio quin­di ras­si­cu­rare tut­ti che in ques­ta pri­ma fase pro­ce­du­rale, saran­no val­u­tati tut­ti gli effet­ti ambi­en­tali dei piani e dei prog­et­ti pro­posti attra­ver­so la Val­u­tazione Ambi­en­tale Strate­gi­ca (VAS).

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