Il cielo sopra Piombino di Stefano Simone

PIOMBINO 13 marzo 2017 — “Fare colazione con le bocche di leone, nome che ricorda una pianta di primavera e che in quest’angolo di Maremma indica un dolce da forno del passato.” Inizia così, con la voce narrante di Federico Guerri, il trailer del documentario letterario di Stefano Simone intitolato Il cielo sopra Piombino, basato su testi di Gordiano Lupi (alcuni originali, altri tratti da Calcio e acciaio e Miracolo a Piombino), musiche di Federico Botti, fotografie di Riccardo Marchionni, e realizzato con il patrocinio del Comune di Piombino. Dargys Ciberio è l’unica attrice del film, rigorosamente non professionista, calata in un ruolo di muto Virgilio al femminile per accompagnare lo spettatore nel percorso poetico. La vera protagonista del film è Piombino.
Il filmato vero e proprio, un lungometraggio di un’ora circa, sarà pronto nei prossimi giorni e verrà distribuito direttamente dall’editore Il Foglio, che con quest’opera inaugura inaugura la sezione Fogliocinema.
“Abbiamo dato volentieri il patrocinio a questa iniziativa per la qualità e l’originalità del documentario – afferma il sindaco Massimo Giuliani — che abbandona lo stereotipo della promozione turistica un po’ patinata e di maniera per far conoscere il volto vero di un territorio, con le sue luci e ombre. Un film che ci restituisce quindi l’immagine di una realtà composita e complessa, che vuole fortemente diversificarsi rispetto al proprio passato industriale, senza rinnegarlo ma anzi valorizzandolo. ”
“Un documentario insolito — spiegano gli autori — che si pone come punto di riferimento Pier Paolo Pasolini e i documentari poetici su Roma, Ostia, la periferia decadente, la spiaggia proletaria, i ragazzi di vita, l’alternarsi (in perfetto equilibrio) di bellezza e decadenza. Il cielo sopra Piombino — il titolo è un chiaro omaggio a Wim Wenders — prende per mano lo spettatore e lo porta a conoscere splendore e degrado, calette rocciose nascoste in anfratti di mare, ferrovie abbandonate, porto industriale e tombe etrusche, porticciolo mediceo, un vecchio stadio dove un tempo fu sconfitta la Roma, golfo di Baratti e altiforni spenti”.
Regista e sceneggiatore fanno pulsare l’anima di una cittadina industriale e marinara, riescono a far affiorare tra le pieghe delle immagini il tempo perduto di proustiana memoria. Un documentario non turistico, come molti ne sono stati fatti per illustrare la bellezza di una città di mare, ma letterario, scritto e girato per mostrare il vero volto di Piombino, cartina di tornasole di una provincia vitale, mai doma, spesso non valorizzata per le opportunità che offre. Un volto poetico e disperato, sognante e realista, ambizioso e decadente, languido e intrepido, memore del passato ma proteso verso il futuro.
Gli autori sono convinti che dal contrasto nascano arte e letteratura, ma anche che la vita pulsi ogni giorni per strade di contraddizioni insolubili. La musica suggestiva e melodica di Federico Botti contribuisce a creare un clima di ricordi e sogni, un sottofondo di parole poetiche che introducono e chiudono una passeggiata nei luoghi più significativi di una provincia che non deve essere dimenticata.
Il trailer si può visionare online all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=JEbWPkixpqM&feature=share
UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO