Il consiglio comunale approva la variante Aferpi

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PIOMBINO 20 dicem­bre 2017 — Approva­ta in con­siglio comu­nale la Vari­ante Afer­pi, con i voti favorevoli delle forze di mag­gio­ran­za pre­sen­ti (Pd e Spir­i­to Libero) la con­tra­ri­età del Movi­men­to 5 Stelle, Rifon­dazione Comu­nista, Fer­rari sin­da­co Forza Italia, Un’Al­tra Piom­bi­no e l’as­ten­sione di Ric­car­do Gelichi di Ascol­ta Piom­bi­no.
La dis­cus­sione sul­l’ar­go­men­to ha rap­p­re­sen­ta­to l’oc­ca­sione per par­lare di boni­fiche, del futuro indus­tri­ale del­la cit­tà e del ter­ri­to­rio e delle scelte future.
A intro­durre l’argomento l’asses­sore Maestri­ni, che ha pre­sen­ta­to la Vari­ante con­fer­man­do l’im­por­tan­za dell’atto, nonos­tante il venir meno del piano indus­tri­ale Cevi­tal.
“L’am­min­is­trazione comu­nale crede nei con­tenu­ti strate­gi­ci di ques­ta Vari­ante, nonos­tante la deca­den­za del piano Afer­pi, in rifer­i­men­to soprat­tut­to a tre pun­ti prin­ci­pali – ha det­to Maestri­ni – la delo­cal­iz­zazione degli impianti con la con­seguente lib­er­azione dagli usi indus­tri­ali delle aree con­tigue a Cit­tà futu­ra, da ricon­ver­tire ver­so fun­zioni più leg­gere; il poten­zi­a­men­to delle aree por­tu­ali per la logis­ti­ca. Ques­ta Vari­ante rap­p­re­sen­ta per­tan­to un’oc­ca­sione per rior­ga­niz­zare l’area indus­tri­ale in maniera fun­zionale anche allo svilup­po di nuovi set­tori pro­dut­tivi. Ci dà quin­di la pos­si­bil­ità di ripen­sare lo sky­line del­la cit­tà per una siderur­gia più sosteni­bile ambi­en­tal­mente, capace di dialog­a­re con le altre attiv­ità pro­dut­tive. Pen­si­amo  si trat­ti di una grande sfi­da cul­tur­ale”.
Nel suo inter­ven­to Maestri­ni ha pre­cisato come questo stru­men­to sia indipen­dente da even­tu­ali sogget­ti esterni e sia indis­pens­abile per pro­porre al gov­er­no un’ipote­si prog­et­tuale di Piom­bi­no e del ter­ri­to­rio,  con l’obiettivo di una nuo­va  prospet­ti­va.
La posizione dell’assessore Maestri­ni è sta­ta raf­forza­ta dall’intervento di Bruna Geri, con­sigliera del PD e pres­i­dente del­la IV com­mis­sione con­sil­iare.
“È indub­bio che questo atto è sicu­ra­mente uno degli atti più impor­tan­ti di questo manda­to, che carat­ter­izzerà mag­gior­mente il gov­er­no di ques­ta cit­tà per le risposte che diamo e che rius­cire­mo a dare – ha det­to Geri — Il com­pi­to del­l’am­min­is­trazione è trasfor­mare in atto tec­ni­co il con­tenu­to del­l’ac­cor­do che prevede­va la rein­dus­tri­al­iz­zazione del­l’area siderur­gi­ca, prog­et­to sosteni­bile aldilà del­la pro­pri­età. Piom­bi­no può provare ad andare oltre. Ques­ta vari­ante dà gli stru­men­ti per ricom­in­cia­re.”
Nel­la dis­cus­sione che ha fat­to segui­to è emer­sa la con­tra­ri­età di qua­si tutte le forze di oppo­sizione, par­tendo dal pre­sup­pos­to che con il fal­li­men­to del piano indus­tri­ale Afer­pi viene a cadere il pre­sup­pos­to di ques­ta Vari­ante. Nel miri­no di alcu­ni grup­pi con­sil­iari (Movi­men­to 5 Stelle, Rifon­dazione Comu­nista, Forza italia Fer­rari sin­da­co, Un’Altra Piom­bi­no) il trac­cia­to del­la 398, l’ul­te­ri­ore occu­pazione di suo­lo nel­l’area del Quaglio­dro­mo, la caren­za in gen­erale di un’idea di svilup­po.
Car­la Bezzi­ni di Un’al­tra Piom­bi­no ha avan­za­to  la richi­es­ta di sospendere  la Vari­ante, che ha subito ulte­ri­ori mod­i­fiche dopo l’approvazione delle con­trod­e­duzioni,  per aprire un nuo­vo per­cor­so di dis­cus­sione con la cit­tad­i­nan­za. Daniele Pasquinel­li del Movi­men­to 5 Stelle ha par­la­to di questo stru­men­to come di un ten­ta­ti­vo estremo di difend­ere a oltran­za delle pre­vi­sioni che non sono più attuali, crit­i­can­do forte­mente il trac­cia­to del­la 398. Posizione con­di­visa anche da Francesco Fer­rari che ha crit­i­ca­to l’am­min­is­trazione comu­nale per non aver ver­i­fi­ca­to la fat­tibil­ità del prog­et­to pre­sen­ta­to da Rebrab e di aver fat­to una Vari­ante ad per­son­am, cala­ta dal­l’al­to.  Per Fab­rizio Callaioli di Rifon­dazione Comu­nista la Vari­ante dovrebbe essere annul­la­ta ed è nec­es­sario pen­sare ad alter­na­tive che chi­amino in causa il gov­er­no per le boni­fiche delle aree  e per qual­si­asi pos­si­bil­ità di ripresa indus­tri­ale. Diver­sa la posizione di Gelichi che appro­va i con­tenu­ti del­la Vari­ante come sfor­zo per andare oltre e per ripen­sare le aree in modo diver­so in fun­zione delle boni­fiche e di nuove des­ti­nazioni.
Nel­la sua rispos­ta con­clu­si­va Maestri­ni ha for­ni­to pre­cisazioni sul­la pro­ce­du­ra in mer­i­to alle eccezioni avan­zate da Car­la Bezzi­ni e si è sof­fer­ma­ta poi sulle ques­tioni politiche soll­e­vate.
“In questi mesi abbi­amo cer­ca­to di spostare la dis­cus­sione dai due argo­men­ti Quaglio­dro­mo e 398 su con­tenu­ti per noi fon­da­men­tali come il rias­set­to del nuo­vo com­par­to indus­tri­ale – ha det­to Maestri­ni —  Il Quaglio­dro­mo non è area indus­tri­ale e non lo sarebbe sta­to comunque per­chè nel caso in cui il piano fos­se anda­to in por­to era pre­vista solo la real­iz­zazione di bina­ri fer­roviari come infra­strut­ture nec­es­sarie alla pro­duzione. A mag­gior ragione  non lo sarà adesso con la deca­den­za del piano Afer­pi. Sul­la 398 abbi­amo sem­pre det­to che non si trat­ta di un prog­et­to ese­cuito, si trat­ta di una pre­vi­sione per la quale dovrà essere fat­to il prog­et­to esec­u­ti­vo da sot­to­porre a  Via. È un trac­cia­to che indi­viduiamo in una car­ta urban­is­ti­ca.
A questo pun­to ci viene chiesto di fer­mar­ci ma la pro­ce­du­ra  non può essere fer­ma­ta al pun­to in cui siamo ora. Pos­si­amo annullar­la ma non pos­si­amo mod­i­fi­car­la. Tem­poreg­gia­re in questo caso non è pos­si­bile, abbi­amo anche altri pro­ced­i­men­ti urban­is­ti­ci da portare avan­ti.
Veni­amo accusati inoltre di man­can­za di cor­ag­gio – ha con­clu­so l’assessore —  Ma serve autono­mia e rite­ni­amo utile inter­venire ora, indipen­dente da chi ver­rà”.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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