CdA Asiu sotto osservazione

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

SUVERETO 4 dicem­bre 2015 — Al di la’ delle moti­vazioni “nobili” legate all’o­bi­et­ti­vo rag­giun­to da parte del ex con­sigliere Car­lo Olmo, addotte dal Pres­i­dente di ASIU, res­ta di fat­to che il prob­le­ma soll­e­va­to dal sin­da­co Par­o­di mesi fa sul­la sua pre­sen­za ille­git­ti­ma, in vir­tu’ del­la legge Madia, lo ha costret­to ad un pas­so indi­etro, in uno sce­nario poco edi­f­i­cante che pale­sa il pres­s­ap­pochis­mo con cui ven­go fat­te le scelte nel­la Fed­er­azione del Pd, ovvero l’organo che ha nom­i­na­to i com­po­nen­ti e che i sin­daci han­no solo rat­i­fi­ca­to.
Dal­la dis­cus­sione di ques­ta mat­ti­na e’ emer­so anche un altro dato ogget­ti­vo sui cui riflet­tere: il piano indus­tri­ale di ASIU per il suo risana­men­to finanziario e rilan­cio, e’ sta­to aval­la­to dalle banche, come piu’ volte det­to dal Pres­i­dente, ma for­mal­mente non esiste nes­sun atto che lo cer­ti­fi­ca. Una fidu­cia data sul­la paro­la, il che sig­nifi­ca che in qualunque momen­to se dovessero min­i­ma­mente cam­biare le con­dizioni all’in­ter­no del­l’azien­da o le sof­feren­ze eco­nomiche dovessero acuir­si per qualche moti­vo, le banche potrebbe chi­ud­ere i rubi­net­ti del fido met­ten­do in ginoc­chio la soci­eta’.
Con un piano indus­tri­ale pieno di incertez­za, basato sul­la costruzione del­la nuo­va dis­car­i­ca, di cui al momen­to non e’ sta­to anco­ra avvi­a­to l’iter autor­iz­za­ti­vo, le boni­fiche delle aree ex-Luc­chi­ni, anch’es­sa anco­ra al palo, e sopratut­to una parte con­sis­tente degli utili lega­ta alla ripresa di pro­duzione di acciaio a Piom­bi­no, che alla luce degli ulti­mi even­ti non è cer­to cose immi­nente, le pre­oc­cu­pazioni da sin­da­co socio sono notevoli.
“Par­tendo da questo assun­to” com­men­ta Par­o­di “ho vota­to la fidu­cia al nuo­vo cda, che vede lo scam­bio al ver­tice tra Del Sep­pia con Cara­mas­si, facen­do inserire a ver­bale una data di sca­den­za, 31-12-2016 per il rag­giung­i­men­to di alcu­ni obi­et­tivi strate­gi­ci. Se super­a­ta tale data non fos­sero rag­giun­ti i risul­tati, i com­po­nen­ti del cda devono rimet­tere il manda­to ai sin­daci.
Gli obi­et­tivi indi­cati sono: l’u­nione in un uni­ca soci­eta’ tra ASIU e RIMATERIA, in vir­tu’ del fat­to che con il pas­sag­gio a SeiToscana del­la ges­tione dei rifiu­ti urbani, non ha sen­so tenere in pie­di due soci­età con la stes­sa mis­sion. Ques­ta oper­azione di “fusione” che puo’ sem­brare sem­plice sul­la car­ta, nasconde alcune insi­die per lo sta­to pat­ri­mo­ni­ale attuale di Rima­te­ria, che, se non sana alcu­ni deb­iti, potrebbe vedere i Comu­ni, soci di entrambe le soci­età, essere costret­ti ad un aumen­to di cap­i­tale, da fare sot­traen­do sol­di ai bilan­ci pub­bli­ci.
Il risana­men­to di ASIU attra­ver­so l’ac­qui­sizione delle autor­iz­zazioni nec­es­sarie per la real­iz­zazione del cono rovescio tra le due dis­cariche (ex-Luc­chi­ni ed Ischia di cro­ciano) e il con­seguente lavoro d acqui­sizione di mate­ri­ale, rifiu­ti spe­ciali da immet­tere nel nuo­vo spazio gen­er­a­to, oper­azione ques­ta che vede la Regione in pri­ma lin­ea, in quan­to tito­lare delle autor­iz­zazioni dopo la rifor­ma Del Rio ed il supera­men­to delle Province.
Ulti­mo obi­et­ti­vo il rilan­cio di Rima­te­ria, ovvero la mes­sa in pro­duzione del “mis­to-cemen­to”, il nuo­vo prodot­to che dovrebbe sos­ti­tuire il con­glomix, manda­to in pen­sione sen­za avere vis­su­to dei feli­ci natali. Anche ques­ta azione com­p­lessa e lun­ga , dato che il nuo­vo prodot­to neces­si­ta di mate­ria pri­ma (e sen­za una riparten­za sostanziale di Afer­pi i tem­pi si dilat­er­an­no) e di autor­iz­zazioni cir­ca la com­mer­cial­iz­zazione del nuo­vo lavo­ra­to.
“Un quadro com­p­lesso” con­clude Par­o­di “un anno di tem­po per costru­ire un futuro ad una soci­eta’ rin­no­va­ta e il rilan­cio di un area attra­ver­so la ges­tione con­trol­la­ta di rifiu­ti spe­ciali. Con queste pre­messe il comune di Suvere­to ha vota­to la fidu­cia, e per­sonal­mente ho fat­to un augu­rio a Bar­bara Del Sep­pia neo pres­i­dente di ASIU che riesca per il bene col­let­ti­vo a vin­cere queste sfide, ma che sia pronta insieme al vice, Vale­rio Cara­mas­si, a far­si cari­co delle respon­s­abili­ta’ in caso di fal­li­men­to del­l’in­tera oper­azione. E’ fini­to del tem­po delle deleghe in bian­co, le parte­ci­pate devono avere obi­et­tivi pre­cisi da rag­giun­gere, tem­pi cer­ti di real­iz­zazione e stru­men­ti in mano ai Sin­daci per val­utare conc­re­ta­mente la bon­ta’ delle azioni.”

UFFICIO STAMPA COMUNE DI SUVERETO

Commenta il post