IMPEGNI, SCADENZE, PREVISIONI: NE' REALIZZAZIONI NE' SMENTITE

Creo e Apea appesi come caciocavalli

· Inserito in Sotto la lente

PIOMBINO 13 feb­braio 2019 — Il 16 novem­bre 2018 la Giun­ta comu­nale di Piom­bi­no ha approva­to una delib­er­azione con la quale decide­va “di avviare, un per­cor­so di ascolto atti­vo del­la comu­nità locale sul piano di svilup­po del nuo­vo ambito pro­dut­ti­vo di Col­ma­ta ori­en­ta­to ver­so il mod­el­lo inse­dia­ti­vo e ges­tionale APEA, al fine di rispon­dere alle esi­gen­ze infor­ma­tive da parte del­la cit­tad­i­nan­za, di rac­cogliere dub­bi e pre­oc­cu­pazioni che potreb­bero portare alla val­u­tazione di sce­nari alter­na­tivi” e per questo prevede­va una spe­sa com­p­lessi­va di 12.200  euro  che trova­va cop­er­tu­ra al Bilan­cio 2018 al Capi­to­lo 12665 “Prog­et­tazione ed elab­o­razione per­cor­so parte­ci­pa­ti­vo APEA” .
La moti­vazione  era meglio spec­i­fi­ca­ta sia nelle pre­messe del­la delib­er­azione:

  • il sud­det­to piano di svilup­po di APEA ha por­ta­to recen­te­mente all’individuazione di una pro­pos­ta di inse­di­a­men­to da parte del­la soci­età CREO srl. che si occu­pa del­la trasfor­mazione dei rifiu­ti organi­ci in bio­car­bone, sus­ci­tan­do pre­oc­cu­pazione e protes­ta tra i res­i­den­ti del­la frazione;
  • asso­ci­azioni e cit­ta­di­ni — soprat­tut­to res­i­den­ti nel­la zona in cui dovrebbe essere local­iz­za­to l’impianto – si sono per­tan­to mobil­i­tati, anche in ragione del­la pre­sen­za nell’area di altre infra­strut­ture per­cepite come por­ta­tri­ci di prob­le­mi in ter­mi­ni di impat­to sul­la salute e sull’ambiente;
  • alla luce del­la situ­azione attuale, e a segui­to dell’incontro pub­bli­co del 21 giug­no 2018 con i res­i­den­ti del quartiere, l’amministrazione comu­nale ha deciso di sospendere l’iter deci­sion­ale e di avviare un per­cor­so di ascolto atti­vo del­la comu­nità locale al fine di rispon­dere alle esi­gen­ze infor­ma­tive, di rac­cogliere dub­bi e pre­oc­cu­pazione che potreb­bero portare alla val­u­tazione di sce­nari alter­na­tivi”.

Dunque la deci­sione era con­nes­sa alla pro­pos­ta di inse­di­a­men­to for­mu­la­ta molto tem­po pri­ma dal­la soci­età Creo per un prog­et­to che prevede­va la real­iz­zazione di un impianto per il trat­ta­men­to e recu­pero di rifiu­ti organi­ci medi­ante una tec­nolo­gia  di “car­boniz­zazione idroter­male” .
Il proces­so prevede­va di ripro­durre un’accelerazione del proces­so nat­u­rale di car­bo­ge­n­e­si, in con­dizioni di tem­per­atu­ra e pres­sione con­trol­la­ta, per la pro­duzione di car­bone con carat­ter­is­tiche di lig­nite  e una frazione liq­ui­da ric­ca di ele­men­ti con pro­pri­età fer­til­iz­zan­ti.
E che l’ogget­to del “per­cor­so parte­ci­pa­ti­vo” fos­se quel­lo lo dice­va anche il doc­u­men­to, facente parte del­la delib­er­azione,  del­la soci­età Soci­o­lab dal tito­lo “Pro­pos­ta per un per­cor­so di ascolto atti­vo sull’ambito pro­dut­ti­vo APEA di Col­ma­ta nel Comune di Piom­bi­no: “Il piano di svilup­po del nuo­vo ambito pro­dut­ti­vo di Col­ma­ta ori­en­ta­to ver­so il mod­el­lo inse­dia­ti­vo e ges­tionale APEA ha por­ta­to all’individuazione di una pro­pos­ta che ha sus­ci­ta­to pre­oc­cu­pazione e protes­ta tra i res­i­den­ti del­la frazione. Il prog­et­to Creo, pre­vis­to nell’Area pro­dut­ti­va eco­logi­ca­mente attrez­za­ta (Apea) di Col­ma­ta ha por­ta­to un buon numero di asso­ci­azioni e cit­ta­di­ni — soprat­tut­to res­i­den­ti nel­la zona in cui dovrebbe essere local­iz­za­to l’impianto – a mobil­i­tar­si. Tale con­flit­to risul­ta aggra­va­to anche in ragione del­la pre­sen­za nell’area di altre infra­strut­ture per­cepite come por­ta­tri­ci di prob­le­mi in ter­mi­ni di impat­to sul­la salute e sull’ambiente”.
Il per­cor­so parte­ci­pa­ti­vo avrebbe dovu­to con­clud­er­si entro il mese di feb­braio 2019 ma non sem­bra essere sta­to nem­meno avvi­a­to. Forse per­ché il Par­ti­to demo­c­ra­ti­co ha nel frat­tem­po deciso la pro­pria con­tra­ri­età all’inse­di­a­men­to, così come è sta­to rib­a­di­to nel­l’ul­ti­ma sedu­ta del con­siglio comu­nale di Piom­bi­no dal­la con­sigliera  Bruna Geri.
Ma la delib­er­azione sta anco­ra lì. Per quan­to impor­tante il Par­ti­to demo­c­ra­ti­co non è un organo del­l’is­ti­tuzione Comune e dunque l’u­ni­co organ­is­mo tito­la­to ad annullare la delib­er­azione è lo stes­so che l’ha approva­ta, cioè la Giun­ta comu­nale che invece si è ben guar­da­ta dal far­lo.

La soci­età Creo già nel 2016 era sta­ta ogget­to di atten­zione da parte del­la Giun­ta comu­nale di Piom­bi­no quan­do con delib­er­azione le era sta­to pre­asseg­na­to un lot­to di ter­reno, di super­fi­cie pari a cir­ca 28.000 metri qua­drati., sem­pre nel­la zona Apea il cui Piano per gli inse­di­a­men­ti pro­dut­tivi non era sta­to anco­ra approva­to. Nel­la planime­tria sot­tostante si vede bene il lot­to pre­asseg­na­to:

La moti­vazione era spie­ga­ta nel­la stes­sa delib­er­azione ed ave­va anche fare con la richi­es­ta di finanzi­a­men­to pre­sen­ta­ta dal­la stes­sa soci­età ad Invi­talia che però ave­va chiesto la dimostrazione del­la  disponi­bil­ità dell’area in cui era pre­vis­to l’insediamento. Creo non ha mai avu­to nes­sun finanzi­a­men­to,  la pre­asseg­nazione dovrebbe essere decadu­ta ma la delib­er­azione è anco­ra lì.

Ma ritro­vi­amo anco­ra Creo cita­ta in una let­tera  del luglio 2017 invi­a­ta da “La Con­tad­i­na Toscana” Sogget­to Gestore (SG) del­l’A­pea al Comune di Piom­bi­no, avente come ogget­to “Indi­vid­u­azione delle aziende che si sono pro­poste per inse­di­ar­si in APEA”, nel­la quale  si dava con­to del fat­to che Creo “ave­va pre­sen­ta­to al SG pri­ma Man­i­fes­tazione d’in­ter­esse all’inse­di­a­men­to il 15/01/2015, poi inte­gra­ta l’8/05/2017 con i dati aggior­nati rel­a­tivi alla pro­duzione di biocarbone/hydrochar e com­pound di macronu­tri­en­ti. Come indi­ca­to nel­la alle­ga­ta planime­tria, la CREO srl occu­pa un area di mq 23.720 com­pre­sa nel­lo Stral­cio fun­zionale 1A del Piano degli inse­di­a­men­ti pro­dut­tivi APEA Piom­bi­no. L’area è sta­ta pre­asseg­na­ta dal Comune, in accor­do con il SG, con delib­era del­la GC n. 148 dell’8 giug­no 2016. Attual­mente è in cor­so il pro­ced­i­men­to di Val­u­tazione di Impat­to ambi­en­tale… In data 9 e 26 giug­no, si sono tenu­ti due incon­tri tra azien­da e SG per definire i con­tenu­ti del­l’ac­cor­do tri­lat­erale che si sta pre­dispo­nen­do tra Comune, SG a Azien­da. Durante gli incon­tri l’azien­da ha avan­za­to la pro­pos­ta che sia il SG a real­iz­zare le opere edilizie e a tal fine si stan­no pre­dispo­nen­do i com­puti metri­ci esti­ma­tivi”.
Ques­ta la planime­tria alle­ga­ta dove si vede col numero 1 mq 23.800 l’area pre­asseg­na­ta:

Sul­la base di quel­la let­tera la Giun­ta comu­nale prese atto che “risul­tano opzion­ate, da parte di imp­rese inter­es­sate ad inse­di­ar­si nell’APEA che inten­dono avvaler­si del SG per l’edificazione degli edi­fi­ci pro­dut­tivi, aree per com­p­lessivi mq. 58.000 cir­ca col­lo­cate nel­lo stral­cio fun­zionale 1, così come risul­ta dal­la comu­ni­cazione del SG in data 13.07.2017” e così approvò con delib­er­azione del 10 novem­bre 2017 lo schema di con­ven­zione  per la real­iz­zazione delle opere pre­lim­i­nari di livel­la­men­to, di urban­iz­zazione e di mes­sa in sicurez­za idrauli­ca e geo­mor­fo­log­i­ca rel­a­tive al pri­mo stral­cio fun­zionale dell’APEA in loc. Col­ma­ta e lo schema di con­trat­to di ces­sione sui lot­ti pro­dut­tivi del­l’A­PEA con ris­er­va di pro­pri­età e cos­ti­tuzione del dirit­to di super­fi­cie.

Il tem­po passò ma quelle opzioni non si tradussero in asseg­nazione di ter­reni tan­t’è che tut­to­ra è aper­ta una pro­ce­du­ra  final­iz­za­ta all’individuazione delle imp­rese cui asseg­nare i lot­ti del­l’A­pea, lim­i­tata­mente alle aree pro­dut­tive incluse negli Stral­ci fun­zion­ali 1A, 1B e Stral­cio 2 tra le quali si trovano pro­prio quelle a suo tem­po opzion­ate, fat­ta eccezione con l’area pre­asseg­na­ta a Creo che appare in bian­co:

Come si vede il lot­to già pre­asseg­na­to a Creo è in bian­co e dunque non è ogget­to di asseg­nazione col ban­do. Si pen­sa dunque di uti­liz­zar­lo anco­ra per l’impianto Creo? Nes­suna deci­sione nel sen­so del­l’an­nul­la­men­to è sta­ta pre­sa nonos­tante le ras­si­cu­razioni del Par­ti­to demo­c­ra­ti­co?
Non pare forza­to dire che Creo e Apea sono appe­si come  cacio­cav­al­li.

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