Cure palliative e terapia del dolore con i volontari

· Inserito in Sotto la lente
Luigi Faggiani

L’associazione Cure pal­lia­tive Piom­bi­no Val di Cor­nia è una Onlus e cioè una Orga­niz­zazione non lucra­ti­va di util­ità sociale. Sono 150 soci che, sopratut­to attra­ver­so 12 volon­tari for­mati a relazionar­si col mala­to, uno psi­coter­apeu­ta, un fisioter­apista ed un medico pal­lia­tivista, oper­a­no affinché sia attua­to il dirit­to del cit­tadi­no ad accedere alle cure pal­lia­tive e alla ter­apia del dolore.
Nel 2011 sono sta­ti segui­ti 17 pazi­en­ti con 790 inter­ven­ti. Col ter­mine inter­ven­ti si inten­dono tutte le attiv­ità di natu­ra psi­co­log­i­ca, ter­apeu­ti­ca, riabil­i­ta­ti­va e soprat­tut­to di sosteg­no mate­ri­ale ( spe­sa, cuci­na, pulizia e lavori in casa ecc. ) alla famiglia.
Il mala­to, ci spie­ga il pres­i­dente Alber­to Maestri­ni, è la per­sona affet­ta da una patolo­gia per la quale non esistono ter­apie effi­caci ai fini di un pro­l­unga­men­to sig­ni­fica­ti­vo del­la vita. Gli deve essere garan­ti­to l’accesso alle cure pal­lia­tive ed alla ter­apia del dolore.
Le cure pal­lia­tive sono l’insieme degli inter­ven­ti ter­apeu­ti­ci, diag­nos­ti­ci e assis­ten­ziali riv­olti al mala­to e al suo nucleo famil­iare final­iz­za­ti alla cura atti­va e totale dei pazi­en­ti la cui malat­tia non risponde più a trat­ta­men­ti speci­fi­ci.
La ter­apia del dolore è l’insieme di inter­ven­ti tra loro inte­grati allo scopo di elab­o­rare per­cor­si diag­nos­ti­ci e ter­apeu­ti­ci per la sop­pres­sione ed il con­trol­lo del dolore.
In questi per­cor­si, accan­to alle com­pe­ten­ze tec­ni­co-sci­en­ti­fiche, c’è la neces­sità ine­lim­inabile del­la pre­sen­za dei volon­tari che, in modo del tut­to gra­tu­ito e dis­in­ter­es­sato, offrono il pro­prio tem­po e la pro­pria disponi­bil­ità all’ascolto dei bisog­ni del paziente e del­la famiglia. É un ruo­lo dis­cre­to ma nec­es­sario, che si man­i­fes­ta in tan­ti gesti ed azioni anche pic­cole, con­tribuen­do così ad offrire sosteg­no psi­co­logi­co rispet­to alle dif­fi­coltà e alla soli­tu­dine che il paziente e la sua famiglia affrontano.
I volon­tari agis­cono in sin­er­gia con l’organizzazione san­i­taria.
«Siamo un’organizzazione di volon­tari e ci teni­amo alla nos­tra carat­ter­is­ti­ca, svol­giamo un’azione di carat­tere sociale e ci teni­amo alla nos­tra fun­zione. La nos­tra atten­zione è ded­i­ca­ta ad aiutare tante per­sone e questo vogliamo con­tin­uare a fare anche se, forse, una qualche atten­zione mag­giore da parte delle isti­tuzioni non guasterebbe. Non per noi ma per qual­i­fi­care ulte­ri­or­mente, uman­iz­zan­do­lo, il servizio san­i­tario pub­bli­co.»

 

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