Dall’asilo Spranger sono passati in tanti

· Inserito in Spazio aperto
Maria Concetta Mondello

PIOMBINO 15 feb­braio 2015 — La Scuo­la Mater­na Rober­to Spranger fa parte del­la sto­ria educa­ti­va ed architet­ton­i­ca di Piom­bi­no. La sua vocazione è rimas­ta intat­ta nel cor­so di lunghi anni da quan­do con l’acquisto del­lo sta­bil­i­men­to da parte di Rober­to Spranger, avvenu­to a fine ‘800, si avviò un per­cor­so di trasfor­mazione che coin­volse Piom­bi­no sia dal pun­to di vista eco­nom­i­co, sia da quel­lo sociale. La lungimi­ran­za di questo sig­nore inglese ha las­ci­a­to alla cit­tà un notev­ole pat­ri­mo­nio indus­tri­ale, ma anche edilizio com­pos­to da allog­gi per i suoi imp­ie­gati ed operai, uno sta­dio, un cen­tro per il dopola­voro e soprat­tut­to la Scuo­la Mater­na di via Buozzi. L’architetto respon­s­abile del­la real­iz­zazione, Ugo Gio­van­nozzi, seppe rac­chi­ud­ere in questo palaz­zo lo spir­i­to di Mr. Spranger: sig­no­ril­ità ed impo­nen­za accan­to, filantropia e sen­si­bil­ità per le future gen­er­azioni. La scuo­la, costru­i­ta in poco meno di un anno, per com­mem­o­rare la scom­parsa di Rober­to Spranger, offri­va infat­ti alla cit­tà di Piom­bi­no uno spazio maestoso mai vis­to pri­ma per l’accoglienza dei bam­bi­ni: il pronao di quat­tro colonne con il sovras­tante fron­tone dec­o­ra­to con un pel­li­cano in procin­to di cibare i suoi pic­coli, il por­ti­ca­to colon­na­to, il gia­rdi­no inter­no, le quat­tro ampie stanze di oltre ses­san­ta metri quadri cias­cu­na, vol­e­vano sim­bo­leg­gia­re tut­to questo. Un dono enorme, di quel­li che dove­vano restare nel­la memo­ria del­la cit­tà. E sono resta­ti fino ad oggi.
Moltissi­mi noti di piom­bi­ne­si han­no trascor­so la pro­pria infanzia all’interno di ques­ta scuo­la; il reg­istro delle iscrizioni tenu­to in pas­sato dal­la suore frances­cane dell’Immacolata Con­cezione di Lipari ne tes­ti­mo­nia il pas­sag­gio: sportivi, impren­di­tori, inseg­nan­ti, docen­ti uni­ver­si­tari, ex-ammin­is­tra­tori sono pas­sati da quel­la che comune­mente è nota in cit­tà come “lo Spranger”. Suor Teodolin­da, Emeren­ziana e Luig­i­na non sono più alla Scuo­la Spranger dal 2009. La pro­pri­età già del­la Dio­ce­si di Mas­sa Marit­ti­ma-Piom­bi­no ha cedu­to la ges­tione al mon­do coop­er­a­tivis­ti­co: dal 2013 è la Coop­er­a­ti­va sociale Il Ven­taglio ad occu­parsene. L’attenzione e la sen­si­bil­ità evol­ven­dosi ped­a­gogi­ca­mente han­no per­me­s­so il riconosci­men­to di Scuo­la Mater­na Par­i­taria: la Scuo­la segue infat­ti da anni la pro­gram­mazione didat­ti­ca min­is­te­ri­alee la real­iz­za con edu­ca­tori qual­i­fi­cati al pari di ogni scuo­la del­l’in­fanzia statale.
ACCESSO AL GIARDINOOggi i bam­bi­ni han­no a loro dis­po­sizione ampi spazi sia interni (la scuo­la dispone di 345 mq) che esterni (il gia­rdi­no è di 185 mq) attrez­za­ti alle loro neces­sità. L’ambiente è pro­fes­sion­ale, molto accogliente e lumi­noso. Il provvi­den­ziale arri­vo del Vesco­vo Car­lo Ciat­ti­ni ha por­ta­to con sé la ristrut­turazione di ques­ta opera mon­u­men­tale, così preziosa e così par­ti­co­lare, che in questo modo è sta­ta riv­i­tal­iz­za­ta per una prat­i­ca educa­ti­va coer­ente con le teorie ped­a­gogiche più mod­erne.
Nat­u­ral­mente la scuo­la è aper­ta ai gen­i­tori che la vogliano vis­itare ed iscri­vere i loro bam­bi­ni. Tro­ver­an­no per­son­ale educa­ti­vo ed ammin­is­tra­ti­vo del tut­to disponi­bile a dare tutte le infor­mazioni che saran­no richi­este.

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