Dalle sofferenze dei cani a quelle degli anziani

· Inserito in Spazio aperto
Francesco Ferrari

PIOMBINO 4 agos­to 2018 — Il dis­as­tro del canile di Piom­bi­no, con la fir­ma  d’au­tore del­l’am­min­is­trazione comu­nale, fat­to di inves­ti­men­ti su una strut­tura che era des­ti­na­ta a chi­ud­ere, una causa civile osti­nata­mente por­ta­ta alla fine, con­danne varie al paga­men­to di spese legali e di ingen­ti ris­arci­men­ti, anco­ra fa dis­cutere.
Le critiche, legit­time ed oppor­tune, sta­vol­ta riguardano la scelta di trasferire i cani nel nuo­vo canile pro­prio nei giorni più cal­di del­l’an­no.
Ma a guardar bene, il nos­tro ter­ri­to­rio ora­mai ci ha abit­uati che al peg­gio non c’è mai fine.
Ed il peg­gio riguar­da sta­vol­ta la Res­i­den­za san­i­taria assis­ten­ziale di Campiglia.
Le sof­feren­ze non sono più quelle dei cani ma di esseri umani, spes­so in con­dizioni fisiche critiche.
Cinquan­ta anziani (sen­za tenere con­to di tut­ti col­oro che ci lavo­ra­no) vivono in quel­la strut­tura che, lo ricor­diamo, è del­la Azien­da USL Toscana nor­dovest.
Si trat­ta di per­sone che in gran parte non sono auto­suf­fi­ci­en­ti, che spes­so han­no prob­le­mi res­pi­ra­tori, che vivono in comu­nità l’ultima parte del­la loro esisten­za.
Eppure nel 2018 vivono sen­za aria con­dizion­a­ta, in una situ­azione inac­cetta­bile.
E non è cer­to la pri­ma estate che sorge il prob­le­ma.
Invece di adottare mis­ure di rip­iego che si com­men­tano da sole (aumentare le razioni di acqua per gli anziani, chi­ud­ere le per­siane di giorno,  vestire gli ospi­ti con abiti in cotone fres­chi e traspi­ran­ti), sarebbe sta­to doveroso un inter­ven­to di cli­ma­tiz­zazione dei locali.
Ed invece assis­ti­amo all’in­erzia del­la Azien­da USL Toscana nor­doves ed alla pas­si­va accettazione di chi gov­er­na questi ter­ri­tori.

*Francesco Fer­rari è Por­tav­oce Fratel­li d’I­talia Val di Cor­nia

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