Di democristiano ferisce, di democristiano perisce

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 31 gen­naio 2015 — Grande suc­ces­so di Ren­zi sul­la elezione del Pres­i­dente del­la Repub­bli­ca. Ha dis­trut­to i miei ami­ci cen­tristi, in prim­is Alfano, che ha fat­to una gira­vol­ta da dan­za clas­si­ca con inchi­no finale al pre­mier, ovvi­a­mente perdere un Min­is­tero pesa. L’ala forzista è usci­ta ora­mai tramor­ti­ta e mar­gin­al­iz­za­ta, tranne il suo leader, che cer­ta­mente qual­cosa avrà ottenu­to e sta­vol­ta non “con­tra per­son­am”. La sin­is­tra PD fa fin­ta di essere con­tenta, ma è molto molto pre­oc­cu­pa­ta, ed a ragion vedu­ta. Insom­ma, chi di democris­tiano ferisce, di dem­o­critiano perisce. Vis­to che non ho più un’area polit­i­ca di rifer­i­men­to e non sono pron­to ad abbrac­cia­re uno dei 2 veri lead­ers rimasti in cam­po, Ren­zi e Salvi­ni, i quali saran­no gli uni­ci a con­tender­si i voti nelle pos­si­bili immi­nen­ti elezioni, per me rimane un’u­ni­ca con­so­lazione: il fat­to che la sto­ria mi abbia dato ragione al par­ti­to nel quale sono cresci­u­to, la Democrazia Cris­tiana, ed oggi i con­ti tor­nano.

Lui­gi Cop­po­la

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