Feste, manifestazioni e… finanziamenti

· Inserito in Tema del mese (ar)
Fiorenzo Bucci

Non è un ente del tur­is­mo, non è una pro­lo­co, non è un’associazione cit­tad­i­na di volon­tari, che si riu­nis­cono per perseguire una final­ità e si orga­niz­zano attra­ver­so libere elezioni.  A leg­gere lo statu­to si ha l’impressione di trovar­ci di fronte ad un club pri­va­to di stam­po anglosas­sone. Invece l’Avt, ovvero l’Associazione per la val­oriz­zazione tur­is­ti­ca è un’organizzazione molto “pub­bli­ca” nel sen­so che il suo mag­giore socio è il Comune di Piom­bi­no che l’ha volu­ta, la con­trol­la e la for­ag­gia. Di cer­to si sa che
è nata nel feb­braio 1996 quan­do sin­da­co era Luciano Guer­ri­eri, che ha sede nel palaz­zo comu­nale, che ha uno statu­to nel quale si indi­ca la pos­si­bile parte­ci­pazione, oltre al Comune, di enti oper­an­ti per lo più nel set­tore del tur­is­mo e del com­mer­cio  la cui ammis­sione è decisa dal “Coor­di­na­men­to”, un esec­u­ti­vo di cinque mem­bri tut­ti nom­i­nati dal­la Giun­ta comu­nale. E anche il pres­i­dente, che non figu­ra tra gli organi statu­tari mal­gra­do “rap­p­re­sen­ti legal­mente l’associazione nei con­fron­ti dei terzi ed in giudizio”, viene indi­ca­to dal­la Giun­ta. La quale per non sbagliar­si, lo sceglie al pro­prio inter­no (l’attuale pres­i­dente è l’assessore alle attiv­ità pro­dut­tive e al tur­is­mo Luca Palli­ni).
Allo stes­so “Coor­di­na­men­to” è demanda­to il com­pi­to di esclud­ere i soci che “arrechi­no dan­no morale o mate­ri­ale all’associazione”. All’Avt non si cel­e­bra­no elezioni e i tre organi statu­tari (assem­blea, coor­di­na­men­to, revi­sori dei con­ti) di fat­to pos­sono restare in car­i­ca a vita se non ven­gono cac­ciati  o si dimet­tano. La stes­sa Avt è teori­ca­mente eter­na sal­vo che non si sci­ol­ga per deci­sione dell’Assemblea con votazione qual­i­fi­ca­ta.
Come cam­pa e cosa fa ques­ta strana asso­ci­azione che non ha fini di lucro?
Si legge all’articolo 3 del­lo statu­to dell’Avt: “L’associazione finanzia la pro­pria attiv­ità preva­len­te­mente con con­tribu­ti di Enti pub­bli­ci e pri­vati sul­la base di pro­gram­mi di attiv­ità da sot­to­porre all’approvazione degli enti stes­si i quali, per­al­tro, potran­no inter­venire a sosteg­no dell’attività dell’associazione anche con mezzi, strut­ture e per­son­ale pro­prio”.
Di fat­to negli anni è sta­to il Comune di Piom­bi­no ad aver elar­gi­to all’Avt i con­tribu­ti più con­sis­ten­ti. Un fat­to doc­u­men­ta­to dal­lo stes­so statu­to che all’articolo 10 recita: Le spese di cos­ti­tuzione sono antic­i­pate dal Comune di Piom­bi­no il quale le recu­per­erà in occa­sione dell’erogazione dei pri­mo con­trib­u­to”. Ovvi­a­mente, come pare esplic­i­to, se c’è un  “pri­mo con­trib­u­to” quan­tomeno già nel 1996 ci si pre­dispone­va ad elargirne altri. E così più o meno è sem­pre sta­to. Ogni anno l’associazione (ciò il pres­i­dente Luca Palli­ni) pre­sen­ta al Comune una paginet­ta di bilan­cio pre­ven­ti­vo e la giun­ta pun­tual­mente lo appro­va (ovvi­a­mente anche col voto favorev­ole dell’assessore Luca Palli­ni) provve­den­do poi agli stanzi­a­men­ti con­seguen­ti. Che non sono pochissi­mi. Tan­to per chiarire il bilan­cio pre­ven­ti­vo 2012 dell’Avt pre­sen­ta uscite per 94mila euro. Nel­la paginet­ta non c’è però men­zione di un capi­to­lo entrate che evi­den­te­mente si pre­sume giungano via via da qual­cuno e prin­ci­pal­mente dal Comune. Oltre ai fon­di nec­es­sari alla soprav­viven­za (50mila euro nel 2011, 55mila nel 2012) l’ente locale delib­era nel cor­so dell’anno stanzi­a­men­ti ad hoc per le sin­gole inizia­tive. Per esem­pio nel 2011 “Agos­to con gus­to” è sta­to finanzi­a­to per 42 mila 999,80 euro che per la  stes­sa man­i­fes­tazione, un anno dopo, sono sce­si a 25mila.  Per il giro d’Italia nel 2011 sono sta­ti ero­gati dal Comune poco meno di 35mila euro; la man­i­fes­tazione “Onde sonore nel 2012 è costa­ta 47mila euro, i fes­teggia­men­ti di fine anno nel 2011 han­no richiesto una spe­sa di 31mila 267,24 euro. Diverse altre inizia­tive si per­dono poi nel grup­po dei finanzi­a­men­ti minori del bilan­cio comu­nale del tipo di “Mestieran­da” (2mila 50 euro).
Se la for­ma è quel­la che è, si dirà che la sostan­za è decisa­mente più tan­gi­bile nel sen­so che l’Avt le inizia­tive bene o male le ha fat­te. Era­no oppor­tune? Han­no davvero gio­va­to al tur­is­mo? Han­no gius­ti­fi­ca­to tut­ti i fon­di che sono sta­ti ero­gati? Rien­tra tra i com­pi­ti del Comune met­tere in pie­di un’organizzazione con queste carat­ter­is­tiche e con queste final­ità? Sen­za vol­er min­i­ma­mente insin­uare nul­la e, al di là del­la garanzia con­seguente alla pre­sen­za addirit­tura di un asses­sore al ver­tice dell’associazione, è legit­ti­mo chieder­si se ci sia davvero trasparen­za nell’attività dell’Atv, for­ag­gia­ta come poche (forse nessun’altra) orga­niz­zazioni del genere?
Questi mag­a­ri sono inter­rog­a­tivi che qualche legit­tim­ità l’hanno non fos­se altro per­ché tra “Onde sonore” e “Gusti d’agosto” in bal­lo comunque ci sono sol­di pub­bli­ci.

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