SULL'IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI 15 ETTARI PROPOSTO IN BOCCA DI CORNIA

Fotovoltaico: Comune e Soprintendenza contrari

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PIOMBINO 14 feb­braio 2020 — Si sono con­cluse le con­sul­tazioni nel­l’am­bito del pro­ced­i­men­to di assogget­ta­bil­ità a Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale di com­pe­ten­za regionale riguardante il prog­et­to di real­iz­zazione di un impianto foto­voltaico “a ter­ra”, in local­ità Boc­ca di Cor­nia a Piom­bi­no, pro­pos­to da SPV Energy1 (Stile libero Idee dal­la Val di Cor­nia ne ha par­la­to il 28 dicem­bre 2019  nel­l’ar­ti­co­lo Impianto foto­voltaico di 15 ettari in Boc­ca di Cor­nia): parere neg­a­ti­vo del Comune di Piom­bi­no e del­la Soprint­en­den­za arche­olo­gia, belle arti e pae­sag­gio per le province di Pisa e Livorno, dal­la Regione Toscana richi­este inte­grazioni.
L’intervento in prog­et­to con­siste nel­la real­iz­zazione di un impianto foto­voltaico “a ter­ra” del tipo Grid Con­nect­ed per la pro­duzione di ener­gia elet­tri­ca di poten­za nom­i­nale pari a cir­ca 9,77 MWp.
L’impianto è cos­ti­tu­ito  com­p­lessi­va­mente da 30.528 pan­nel­li foto­voltaici del­la Poten­za Nom­i­nale di 320 Wp cias­cuno, mon­tati su strut­ture fisse di sup­por­to metal­liche (acciaio e allu­minio) infisse nel ter­reno. Occu­pa una super­fi­cie di cir­ca 15,5 ettari. La super­fi­cie radi­ante dei pan­nel­li è di cir­ca 4,97 ettari.

L’area d’intervento ricade in un con­testo agri­co­lo di ricon­ver­sione urbana al mar­gine set­ten­tri­onale del tes­su­to indus­tri­ale e com­mer­ciale di local­ità Mon­tege­moli,  in un’area com­pre­sa tra il Canale Allac­ciante destro e il Fos­so Cor­nia Vec­chia, in cor­rispon­den­za del­lo svin­co­lo del­la SS 398 ver­so la zona indus­tri­ale di Mon­tege­moli.

Sono sta­ti pre­sen­tati 1 osser­vazione e  11  con­tribu­ti.

L’osser­vazione
L’osser­vazione (in realtà si trat­ta di 5 osser­vazioni pre­sen­tate dal­lo stes­so sogget­to) è pre­sen­ta­ta dal con­dut­tore di cir­ca 8 ettari su cui viene pro­pos­to l’impianto rego­lar­mente con­ces­si in affit­to da qua­si 10 anni. L’osser­vante pre­cisa che la sua è un’azien­da bio­log­i­ca cer­ti­fi­ca­ta e che non è sua inten­zione abban­donare i ter­reni “ogget­to di com­praven­di­ta con pre­lim­inare sal­vo accettazione di tale prog­et­to da parte del­la Regione Toscana, a cir­ca il doppio dei prezzi di val­ore di mer­ca­to dei ter­reni agri­coli di zona”.
Viene fat­to pre­sente tra l’al­tro

  • che la real­iz­zazione del prog­et­to peserebbe neg­a­ti­va­mente sul­l’a­gri­coltura e il tur­is­mo e dan­neg­gerebbe il pat­ri­mo­nio pae­sag­gis­ti­co  e cul­tur­ale del­l’in­tera Val di Cor­nia,
  • che, essendo ter­reni gesti­ti in maniera bio­log­i­ca, non cor­risponde al ver­ruche la pre­vi­sione d’un impianto foto­voltaico in sos­ti­tuzione delle attiv­ità agri­cole azzera gli appor­ti di inquinan­ti introdot­ti medi­ante conci­mazioni e fito­far­ma­ci,
  • che l’area ricade in zona con peri­colosità idrauli­ca ele­va­ta per­ciò è utile e asso­lu­ta­mente nec­es­sario inter­venire con le lavo­razioni agrarie in modo che il ter­reno risul­ti per­me­abile all’ac­qua,
  • che il ter­reno è pianeg­giante, di medio impas­to sen­za pre­sen­za di ciot­toli (un vero e pro­prio eco­sis­tema bio­logi­co), tale da prestar­si benis­si­mo alle colti­vazioni bio­logiche e che dunque la zona è un’area agri­co­la di par­ti­co­lare pre­gio ai sen­si del­la legge regionale 11/2011.

I con­tribu­ti
Di segui­to  moltepli­ci con­tribu­ti con le con­clu­sioni

REGIONE TOSCANA Giun­ta Regionale,  Direzione Agri­coltura e Svilup­po rurale,Settore Autorità di ges­tione FEASR. Sosteg­no allo svilup­po delle attiv­ità agri­cole: con­sid­er­a­to che il prog­et­to dell’impianto foto­voltaico in ogget­to è local­iz­za­to in un’area idonea alla real­iz­zazione di impianti foto­voltaici a ter­ra, in quan­to non rica­dente nelle perime­trazioni del­la L.R. 11/2011, non si ril­e­vano par­ti­co­lari ele­men­ti osta­tivi in relazione agli aspet­ti agri­coli di com­pe­ten­za di questo Set­tore;

REGIONE TOSCANA Giun­ta Regionale, Direzione Dife­sa del Suo­lo e Pro­tezione Civile, Set­tore Genio Civile Val­darno Infe­ri­ore: sono state  riscon­trate speci­fiche com­pe­ten­ze di questo Set­tore rel­a­ti­va­mente agli aspet­ti di inter­feren­za del prog­et­to in argo­men­to con il reti­co­lo dei cor­si d’acqua di cui all’art. 22, com­ma 2, lett. e) del­la L.R. 79/2012 (R.D. 523/1904 – L.R. 41/2018);

COMUNE DI PIOMBINO, NUCLEO DI VALUTAZIONE PER LA VIA E LA VAS: si esprime parere sfa­vorev­ole ovvero si ravvisa la neces­sità di sot­to­porre il prog­et­to alla Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale;

Min­is­tero per beni e le attiv­ità cul­tur­ali e per il tur­is­mo, SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI PISA E LIVORNO: rite­nen­do l’intervento non coer­ente con la dis­ci­plina pre­vista dal PIT-PPR per le IV invari­anti strut­turali del ter­ri­to­rio e con le pre­vi­sioni del­la sche­da d’ambito n. 16 Colline Met­al­lif­ere, ril­e­van­do il con­trasto con le dis­po­sizioni vin­col­is­tiche di cui all’elaborato 8B del PIT-PPR art. 8, con­sid­er­a­to che l’intervento non con­corre al recu­pero del­la nat­u­ral­ità e al con­teni­men­to dell’artificializzazione dell’ambito flu­viale inter­es­sato del fiume Cor­nia, che con­tribuisce all’aggravamento delle crit­ic­ità pre­sen­ti, in rifer­i­men­to all’estensione dei carat­teri indus­tri­ali e pro­dut­tivi pre­sen­ti, nonché all’erosione dei carat­teri stori­ci e pecu­liari del pae­sag­gio inter­fer­i­to e sopra descrit­to, nonché visti le poten­ziali inter­feren­ze con emer­gen­ze stori­co arche­o­logi­co e pae­sag­gis­tiche quali il promon­to­rio di Pop­u­lo­nia, quest’Ufficio ritiene che per esten­sione, des­ti­nazione, opere e lavori con­nes­si la pro­pos­ta implichi impat­ti sul pae­sag­gio, sui beni pae­sag­gis­ti­ci e in gen­erale sul pat­ri­mo­nio cul­tur­ale pre­sente non mit­i­ga­bili, e per­tan­to esprime parere sfa­vorev­ole alla real­iz­zazione dell’impianto in ogget­to;

Regione Toscana Giun­ta Regionale, Direzione POLITICHE MOBILITA’, INFRASTRUTTURE e TRASPORTO PUBBLICO LOCALESETTORE PROGRAMMAZIONE VIABILITÀ: le strade region­ali sono gestite dalle Province toscane e dal­la Cit­tà Met­ro­pol­i­tana di Firen­ze ex art. 23 del­la LR n°88/98 e che ai medes­i­mi Enti sono del­e­gate le com­pe­ten­ze che la leg­is­lazione vigente attribuisce all’Ente pro­pri­etario; per­tan­to si rin­via al parere del­la Provin­cia per gli ulte­ri­ori aspet­ti di com­pe­ten­za;

Autorità di Baci­no Dis­tret­tuale dell’ Appen­ni­no Set­ten­tri­onale: in rifer­i­men­to al Piano di Ges­tione del ris­chio di Allu­vioni (PGRA), l’intervento ricade in area a peri­colosità di allu­vione ele­va­ta (P3) dis­ci­plina­ta dall’art. 7 delle rel­a­tive norme. L’intervento sud­det­to non rien­tra fra quel­li elen­cati ai com­mi 2 e 3 dell’art. 7 per i quali è pre­vis­to il parere dell’Autorità di baci­no e risul­ta ammis­si­bile in con­dizioni di ges­tione del ris­chio idrauli­co come dis­ci­plina­to dalle norme det­tate dalle Regione Toscana;
con rifer­i­men­to al Piano di Ges­tione delle Acque (PGA): la nor­ma­ti­va di piano non prevede l’espressione di parere da parte di questo ente, ma con­siderati gli obi­et­tivi di Piano e del­la Diret­ti­va 2000/60/CE, dovrà essere assi­cu­ra­ta, oltre alla coeren­za con la vigente nor­ma­ti­va di set­tore, l’adozione di tut­ti gli accorg­i­men­ti nec­es­sari al fine di evitare impat­ti neg­a­tivi sui cor­pi idri­ci, dete­ri­o­ra­men­to del­lo sta­to qual­i­ta­ti­vo o quan­ti­ta­ti­vo degli stes­si e man­ca­to rag­giung­i­men­to degli obi­et­tivi di qual­ità;
in rifer­i­men­to al cita­to PAI si ril­e­va che l’impianto foto­voltaico ricade su una porzione di ter­ri­to­rio non clas­si­fi­ca­to a peri­colosità PFME e PFE, men­tre la lin­ea MT (inter­ra­ta) di col­lega­men­to alla rete Enel attra­ver­sa aree clas­sifi­cate PFE. Pre­so atto che a pag. 184 del­lo stu­dio pre­lim­inare ambi­en­tale l’intervento di inter­ra­men­to del­la lin­ea MT viene clas­si­fi­ca­to come “opera non quan­tifi­ca­bile come vol­ume edilizio”, ne deri­va che ai sen­si dell’art. 14, com­ma 8 let­tera b) delle norme di PAI l’opera risul­ta non sogget­ta all’espressione del parere dell’Autorità di baci­no. Essa dovrà tut­tavia essere ese­gui­ta sen­za deter­minare aggrava­men­to delle con­dizioni di insta­bil­ità dei ver­san­ti;

ARPATAREA VASTA COSTA — Dipar­ti­men­to di Piom­bi­no — Elba — Set­tore Sup­por­to tec­ni­co: si ritiene oppor­tuno che il pro­po­nente pre­sen­ti le seguen­ti inte­grazioni, volte a gius­ti­fi­care le scelte prog­et­tuali indi­cate:
— pre­sentare una val­u­tazione com­para­ta costi/benefici, anche som­maria, delle alter­na­tive prog­et­tuali più sig­ni­fica­tive, sec­on­do quan­to indi­ca­to nel pre­sente con­trib­u­to;
— val­utare la fat­tibil­ità di real­iz­zare le bar­riere arboree pre­viste quali inter­ven­ti di mit­igazione già all ’inizio delle oper­azioni di cantiere, quali bar­riere fran­given­to e da osta­co­lo alla dif­fu­sione di polveri ver­so l ’ester­no dell ’area inter­es­sa­ta dai lavori;
— val­utare la pos­si­bil­ità di man­tenere nor­mal­mente spen­to tale sis­tema di illu­mi­nazione, adot­tan­do accorg­i­men­ti che ne deter­mi­nano l’ac­cen­sione esclu­si­va­mente in situ­azione di neces­sità o in situ­azioni “ critiche ”, anche in con­sid­er­azione del­la pre­sen­za del sis­tema di allarme e videosorveg­lian­za già pre­visti;

Con­sorzio 5 Toscana Cos­ta: nul­la osta con con­dizioni e pre­scrizioni che riguardano la manuten­zione del cor­so d’ac­qua Canale Allac­ciante Destro;

e‑distribuzione: in mer­i­to alla richi­es­ta di con­nes­sione in ogget­to, esprim­i­amo parere favorev­ole alla real­iz­zazione dell’impianto, a con­dizioni che l’impianto di con­nes­sione alla rete di e‑distribuzione, sia autor­iz­za­to con­forme­mente al Prog­et­to Defin­i­ti­vo già approva­to. L’impianto di con­nes­sione una vol­ta real­iz­za­to, sarà inser­i­to nel perimetro del­la rete di dis­tribuzione dell’energia elet­tri­ca del­la nos­tra azien­da che lo uti­lizzerà anche dopo la futu­ra dis­mis­sione dell’impianto di pro­duzione. Tale inser­i­men­to sarà comunque sub­or­di­na­to alla rego­lar­ità di tutte le servitù di elet­trodot­to con i terzi inter­es­sati.
L’autorizzazione alla costruzione e all’e­ser­cizio dell’impianto di rete per la con­nes­sione dovrà essere attribui­ta ad e‑distribuzione;

REGIONE TOSCANA Giun­ta Regionale, Direzione Urban­is­ti­ca e politiche abi­ta­tive, Set­tore Tutela, riqual­i­fi­cazione val­oriz­zazione del pae­sag­gio: si richiedono inte­grazioni e stral­ci;

REGIONE TOSCANA Giun­ta Regionale Direzione Ambi­ente ed Ener­gia, Set­tore Tutela del­la natu­ra e del mare: parere favorev­ole a con­dizione che vengano rispet­tate le seguen­ti pre­scrizioni:
— l’area di per­ti­nen­za del “cor­ri­doio eco­logi­co da riqual­i­fi­care” sia almeno in parte esclusa dall’intervento, evi­tan­do la col­lo­cazione dei pan­nel­li foto­voltaici in una fas­cia di almeno 120 m dal fiume Cor­nia e di almeno 100 m dal F. Cor­nia Vec­chio;
— dovran­no essere rispet­tate le mis­ure di mit­igazione e tut­ti gli accorg­i­men­ti a tutela del­la fau­na e del­la veg­e­tazione pre­visti nel­lo Stu­dio pre­lim­inare Ambi­en­tale e negli altri alle­gati di prog­et­to, come la real­iz­zazione dei varchi pre­visti nelle recinzioni per con­sen­tire l’attraversamento del­la fau­na sel­vat­i­ca ter­restre, man­te­nen­do così la fun­zion­al­ità eco­log­i­ca del cor­ri­doio;
— non potran­no in alcun caso essere uti­liz­za­ti dis­er­ban­ti per la rego­lazione del­la veg­e­tazione; sono con­sen­ti­ti sfal­ci peri­od­i­ci, da effet­tuare al di fuori del peri­o­do di nid­i­fi­cazione (1 mar­zo– 31 luglio).

 

 

 

 

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