Francesco Ferrari per un vero cambio di marcia
PIOMBINO 31 maggio 2019 — La nostra Val di Cornia vive uno dei momenti peggiori della sua lunga tradizione di area produttiva, con un equilibrio tra lavoro, industria e paesaggio fortemente compromesso.
Gli slanci e la visione sul futuro che negli anni 90 avevano permesso a questo territorio di aprire spiragli di diversificazione economica, subiscono un’arretramento causato da scelte sbagliate e da politiche che negli ultimi venti anni hanno guardato principalmente all’interesse immediato di pochi e al consenso facile.
La vera sfida sul futuro sta proprio nel binomio ambiente e lavoro, settori che non possiamo più permetterci di tenere in contrapposizone, ma che devono trovare una sintesi che preservi il patrimonio territoriale (fatto di agricoltura, mare, paesaggio…), che rappresenta la vera base di diversificazione per un territorio dove l’industria siderurgica non potrà più avere i precedenti livelli occupazionali.
Piombino è il Comune più grande della Val Di Cornia, che ha trainato tutta la valle e che continua ad essere una realtà complessa e strategica. Qui abbiamo visto un degrado crescente, una politica succube dell’imprenditoria del momento, che ha perso il rapporto con i cittadini tradendo la storia democratica che l’ha contraddistinta (si pensi solo alla negazione del referendum sulla discarica).
Per questo motivo in vista del ballottaggio di Piombino, ritengo che Francesco Ferrari, con l’ampia e variegata formazione che lo ha sostenuto da destra a sinistra, sia la scelta migliore per il cambiamento. Un sostegno convinto che tiene conto della deriva postdemocratica rappresentanta dal Pd, che non può certo più ergersi a baluardo della democrazia e del buon governo.
Arrivati al ballottaggio ci sono solo due alternative: una di continuità e una di cambiamento, con qualche rischio forse, ma con uno slancio nuovo, con nuove energie, con la rottura di un sistema da troppo fermo e viziato da sistemi clientelari e di partito, con impegni precisi sulla gestione della discarica e di RIMateria, questioni non facili ma su cui è necessario un cambio di marcia, per evitare la distruzione di questo territorio.
Da Suvereto e da una rinnovata Piombino potrebbe ripartire, finalmente, una nuova stagione di sovracomunalità, una collaborazione tra tutti i nostri Comuni da rivolgere anche a Campiglia, a San Vincenzo e a Sassetta, per ridare alla Val di Cornia delle vere e coerenti politiche di area.