Generazione Rosarno”, la scuola fa paura alle mafie

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SAN VINCENZO 13 aprile 2016 — Nel prossi­mo fine set­ti­mana il Pre­sidio di Lib­era di San Vincenzo/Castagneto C.cci “Rossel­la Casi­ni” ha invi­ta­to Ser­e­na Uccel­lo, gior­nal­ista del Sole 24 Ore, a pre­sentare il suo ulti­mo libro “Gen­er­azione Rosarno” a Ceci­na e a San Vin­cen­zo.
Il libro, edi­zioni Melam­po, pro­pone un esem­pio di “buona ped­a­gogia”, trova­ta in una scuo­la supe­ri­ore di una delle zone con­sid­er­ate “cosa loro” dai clan cal­abre­si più poten­ti. Rosarno è un grosso cen­tro del­la provin­cia di Reg­gio Cal­abria, col­lo­ca­to nel­la piana di Gioia Tau­ro, dove agri­coltura e por­to sono da sem­pre terre di con­quista del­la ‘ndrangheta e dove ad oppor­si ci sono asso­ci­azioni, scuole, Comu­ni e tan­ti cit­ta­di­ni. Ser­e­na Uccel­lo descrive il viag­gio del­la sper­an­za di centi­na­ia di ragazze e ragazzi che pos­sono uscire da quel­lo che sem­br­erebbe un des­ti­no seg­na­to, lega­to alla loro apparte­nen­za alla “famiglia”. E questo gra­zie anche al ruo­lo di tante donne.
Il pri­mo appun­ta­men­to sarà a Ceci­na, ven­er­di 15, all’in­ter­no del Liceo Fer­mi. Al mat­ti­no, dalle 11 alle 13, due clas­si quarte, accom­pa­g­nate dai loro inseg­nan­ti, incon­tr­eran­no l’autrice. Oltre ad ascoltar­la, potran­no dialog­a­re con lei, pro­po­nen­dole domande e rif­les­sioni frut­to del­la let­tura del libro fat­ta nelle set­ti­mane prece­den­ti.
Al pomerig­gio di ven­erdì, sem­pre a Ceci­na, alle 18 al Cir­co­lo cul­tur­ale Il Fit­to, “Gen­er­azione Rosarno” sarà pre­sen­ta­to alla cit­tad­i­nan­za. Ad orga­niz­zare l’in­con­tro insieme a Lib­era le asso­ci­azioni locali pro­motri­ci del­la Fes­ta “Sem­i­nan­do Futuro” (21–22 mag­gio). A par­larne con l’autrice del libro Lib­era ha invi­ta­to il pro­fes­sor Gio­van­ni Par­en­ti, oltre ovvi­a­mente il pub­bli­co che vor­rà inter­venire o porre domande.
Saba­to 16 a San Vin­cen­zo, alle 17 pres­so la Sala Con­sil­iare del­la Torre, Ser­e­na Uccel­lo pre­sen­terà il suo libro a cit­ta­di­ni e let­tori. Qui a dialog­a­re con lei saran­no la pro­fes­sores­sa Costan­za Frati­ni, del Liceo Fer­mi di Ceci­na, e Fabia Fav­il­la, asses­sore alla Cul­tura e all’Istruzione del Comune di San Vin­cen­zo, patro­ci­na­tore del­l’inizia­ti­va orga­niz­za­ta dal Pre­sidio di Lib­era.
Ser­e­na Uccel­lo, paler­mi­tana di nasci­ta e milanese d’adozione, in Gen­er­azione Rosarno, descrive il viag­gio del­la sper­an­za nel luo­go dove mille ragazze e ragazzi, figli di tes­ti­moni di gius­tizia o di boss ‘ndranghetisti, di vit­time o di col­lusi con la crim­i­nal­ità locale, divi­dono insieme lo spazio con ragazzi “nor­mali”, figli di gen­i­tori “nor­mali”, sen­za far­si la guer­ra tra loro e sen­za sen­tir­si diver­si.
Nascere in una famiglia di ‘ndrangheta e sper­are di pot­er­si lib­er­are da des­ti­ni e catene. Forse si può. Ci sono sem­pre più donne e madri che, pur di aiutare figli o fratel­li, a ris­chio del­la vita, osano dis­so­cia­r­si dalle famiglie e dicono “no” a omertà e fal­si cod­i­ci d’onore. E ci sono donne sin­da­co e pre­si­di che, per garan­tire cor­ni­ci e ambi­en­ti favorevoli a chi vuole vivere in pace, prat­i­cano quo­tid­i­ana­mente la lot­ta alle ‘ndrine. E, quan­do fun­ziona, la scuo­la diven­ta il volano prin­ci­pale di ques­ta trasfor­mazione pos­i­ti­va, stru­men­to stra­or­di­nario d’in­te­grazione oltre che di cul­tura, e lab­o­ra­to­rio di futuro.

Pre­sidio di Lib­era di San Vincenzo/Castagneto C.cci

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