Gestione Sei ormai priva di un qualche controllo

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 24 gen­naio 2017 —  I cit­ta­di­ni pagher­an­no di più per il servizio di rac­col­ta e smal­ti­men­to dei rifiu­ti soli­di urbani ma non sapran­no per­ché. Sei Toscana, gestore del­l’A­to sud, che sec­on­do i sin­daci del­la pas­sa­ta leg­is­latu­ra avrebbe miglio­ra­to di molto il servizio, si riv­ela anco­ra una vol­ta lon­tana dai req­ui­si­ti min­i­mi di trasparen­za, effi­cien­za ed eco­nomic­ità nec­es­sari a svol­gere un servizio pub­bli­co essen­ziale.
Non solo le indagi­ni han­no decap­i­ta­to sia i ver­ti­ci azien­dali sia i rap­p­re­sen­tan­ti del­l’A­TO, ma non esistono mec­ca­n­is­mi demo­c­ra­ti­ci min­i­mi che per­me­t­tano ai Comu­ni di con­trol­lare e ind­i­riz­zare l’op­er­a­to del gestore.
Si è arrivati persi­no all’as­sur­do di un gestore che non for­nisce ad un Comune che ne fa richi­es­ta il det­taglio dei costi per cias­cu­na attiv­ità che i cit­ta­di­ni sono chia­mati a sostenere. Tralas­cian­do il fat­to che questo van­i­fi­ca ogni ten­ta­ti­vo da parte delle ammin­is­trazioni di econ­o­miz­zare il servizio, è palese come sia insosteni­bile la pros­e­cuzione di un’avven­tu­ra che si è dimostra­ta per­dente su ogni fronte.
Serve una reazione forte di tut­to il ter­ri­to­rio che sem­bra igno­rare la grav­ità del­la situ­azione e i rischi per la col­let­tiv­ità di una ges­tione ormai pri­va di con­trol­lo alcuno.
Invece le ammin­is­trazioni di San Vin­cen­zo, Campiglia e Piom­bi­no tac­ciono ren­den­dosi così com­pli­ci del man­ten­i­men­to di una situ­azione incon­cepi­bile, degli aumen­ti tar­if­fari ingius­ti­fi­cati e ingius­ti­fi­ca­bili e del per­du­rare del­la ques­tione morale che attanaglia i ver­ti­ci del­l’A­to sud e di Sei.
In sin­te­si ad oggi i sin­daci o loro del­e­gati van­no a Siena, sen­za esser­si curati di avere un manda­to qual­si­asi da parte dei con­sigli comu­nali tenu­ti all’oscuro di tut­to, ad assis­tere ad una recita depri­mente. Si pen­si solo al fat­to che è impos­si­bile inserire all’or­dine del giorno un argo­men­to di dis­cus­sione poiché per mod­i­fi­care l’odg serve il 33% del cap­i­tale sociale. Con ques­ta con­cezione di democrazia è impos­si­bile esercitare le fun­zioni di con­trol­lo nec­es­sarie e con­tin­uare a perdere tem­po nelle sedute del­l’A­to diven­ta una dichiarazione di cor­re­ità di cui i rap­p­re­sen­tan­ti dei cit­ta­di­ni non devono mac­chiar­si. Se queste sono le con­dizioni
L’in­tero ambito deve essere com­mis­sari­a­to poiché il susseguir­si degli even­ti giudiziari che coin­vol­go­no i ver­ti­ci è sin­tomati­co del­l’im­pos­si­bil­ità di riportare a con­dizioni ordi­nar­ie di legit­tim­ità e trasparen­za la ges­tione del servizio.
Infine le ammin­is­trazioni del­la Val di Cor­nia si dimostri­no unite nel con­trastare l’ul­te­ri­ore allon­tana­men­to del servizio di rac­col­ta sol­di urbani dal con­trol­lo dei Comu­ni che si avrebbe con la cos­ti­tuzione del­l’u­ni­co Ato regionale.
Fuor di polem­i­ca è su questi argo­men­ti e nel­la tutela degli inter­es­si dei cit­ta­di­ni che si devono ripren­dere rap­por­ti seri di sovra­co­mu­nal­ità e occorre che il ter­ri­to­rio espri­ma uni­to una posizione chiara che tuteli la qual­ità del servizio, la sua trasparen­za e l’e­co­nomic­ità del­lo stes­so a ben­efi­cio dei cit­ta­di­ni.

Liste Civiche Unite
(Comune dei Cit­ta­di­ni, Un’altra Piom­bi­no,
Assem­blea San­vin­cen­z­i­na, Assem­blea popo­lare Suvere­to)

Commenta il post