Giorgio Gaber con l’attore Massimiliano Loizzi
SUVERETO 5 agosto 2018 — Il 7 agosto alle 21.50 in piazza D’Annunzio, torna il grande Teatro, dopo gli spettacoli di Salce e di Bebo Storti degli scorsi anni questa estate per il festival “Estate nel Borgo” e’ la volta di uno spettaccolo musica e parole omaggio al grande artista Giorgio Gaber.
L’autobiografia non autorizzata di Massimiliano Loizzi ispirata al mondo, alla musica e alla poesia di Giorgio Gaber. Il racconto di una vita fatta di incredibili accadimenti attraverso le canzoni del Signor G. La storia del Paese narrata per mezzo della straordinaria e falsa vita di Loizzi e delle canzoni di Gaber.
Un consolidato duo teatrale e musicale — che in più di un’occasione ha fatto propria l’esperienza e l’insegnamento del ben più celebre ed amato duo Gaber/Luporini — narrerà, con le sue doti di improvvisazione e la sua verve satirica e poetica, una vita fatta di incredibili accadimenti intrecciati alla vita del Paese.
Un racconto fatto per tappe, segnate dalle canzoni di Gaber, che narra le storture e contraddizioni della vita e della politica del Paese, attraverso storie, sogni e deliri poetici. Uno spettacolo di Teatro Canzone in bilico fra satira e poesia, musica e parole, riflessione e divertimento.
“Io ed io” — commenta il sindaco Giuliano Parodi – è produzione Teatro della Cooperativa e Mercanti di Storie di e con Massimiliano Loizzi musiche e arrangiamenti Giovanni Melucci, contrabbasso Stefano Fascioli, tromba Massimo Marcer. Massimiliano Loizzi è attore de Il Terzo Segreto di Satira. Lospettacolo di TeatroCanzone ispirato al mondo, alla musica e alla poesia di Giorgio Gaber. Un monologo in bilico fra satira e poesia, musica e parole, riflessione e divertimento.”
“Quante risate che si fanno quando si ride…” diceva Giorgio Gaber. Massimiliano Loizzi − solo in scena nell’arte del racconto e accompagnato dal maestro Giovanni Melucci (e la piccola orchestra dei Mercanti di Storie) narrerà, con le sue doti di improvvisazione e la sua verve satirica e poetica, una vita fatta di incredibili accadimenti intrecciati alla vita stessa del Paese. “La parola io, questo dolce monosillabo innocente, è fatale che diventi dilagante nella logica del mondo occidentale, forse è l’ultimo peccato originale. Io”.
Ufficio stampa Comune di Suvereto