Giunta comunale ancora reticente su Città futura

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Carla Bezzini

PIOMBINO 1 aprile 2017 — Nel­la sedu­ta del 31 mar­zo era all’or­dine del giorno dei lavori del Con­siglio comu­nale di Piom­bi­no l’in­ter­rogazione pre­sen­ta­ta dal grup­po  Un’Al­tra Piom­bi­no sul­l’af­fi­da­men­to del­la prog­et­tazione ambi­en­tale di bonifi­ca del­l’area denom­i­na­ta Cit­tà Futu­ra. Ques­ta inter­rogazione era sta­ta già pre­sen­ta­ta nel prece­dente con­siglio comu­nale, il 9 feb­braio, ma non era sta­ta dis­cus­sa per assen­za del­l’asses­sore all’am­bi­ente, com­pe­tente in mate­ria. Nel­la sedu­ta di ieri, si è di nuo­vo reg­is­tra­ta l’assen­za del­l’asses­sore, non comu­ni­ca­ta nè gius­ti­fi­ca­ta. Tra l’al­tro, la rispos­ta scrit­ta che,  in base all’art. 36 del rego­la­men­to delle attiv­ità del Con­siglio, deve essere data entro 30 giorni dal­la richi­es­ta  è per­venu­ta all’in­ter­ro­gante solo il  29 mar­zo, dopo ripetute sol­lecitazioni. Nel­l’in­ter­rogazione si chiede,  al sin­da­co e all’asses­sore com­pe­tente, per­chè con la deter­mi­na diri­gen­ziale del 17 agos­to 2016 il Comune di Piom­bi­no ha affida­to l’in­car­i­co di redi­gere la prog­et­tazione ambi­en­tale di Cit­tà Futu­ra, allo Stu­dio San­i­tas SRL di Bres­cia, quan­do esiste già un prog­et­to defin­i­ti­vo di bonifi­ca del­l’area, approva­to dal Min­is­tero del­l’Am­bi­ente con decre­to del 28 feb­braio 2011 e già finanzi­a­to, per un impor­to di 13,500 mil­ioni di euro da allo­ra entrati nel­la disponi­bil­ità del Comune, e per il quale era già sta­ta avvi­a­ta una pro­ce­du­ra di gara. Nel­l’in­ter­rogazione si riper­corre l’an­nosa e con­fusa sto­ria del­la bonifi­ca in ques­tione, il cui iter tec­ni­co-ammin­is­tra­ti­vo è inizia­to nel 2002 e per il quale, a dis­tan­za di ben 15 anni, dopo un affastel­lar­si di atti che si sovrap­pon­gono e si con­trad­di­cono, siamo anco­ra al

Mar­co Chiarei, asses­sore all’am­bi­ente del Comune di Piom­bi­no

pun­to di parten­za. Ricor­do che il prog­et­to approva­to e finanzi­a­to dal Min­is­tero del­l’am­bi­ente dove­va essere pre­lim­inare alla real­iz­zazione del PIUSS, per il quale il Comune di Piom­bi­no si era aggiu­di­ca­to 20.452.000 euro di con­tribu­ti per la real­iz­zazione di Cit­tà Futu­ra: finanzi­a­men­ti ai quali poco dopo il Comune ha rin­un­ci­a­to.
Dopo ques­ta rin­un­cia, il Comune affi­da ad ASIU, medi­ante affi­da­men­to diret­to cioè sen­za ban­do di gara, la real­iz­zazione del­la bonifi­ca per un impor­to di 13.500.000 euro. ASIU avrebbe dovu­to ulti­mare i lavori entro il 2015, ma non aven­do nè le com­pe­ten­ze nè le tec­nolo­gie adeguate, non può pro­cedere alla bonifi­ca, pre­sen­ta un nuo­vo prog­et­to  che viene boc­cia­to, per cui ripristi­na il vec­chio prog­et­to che però, incred­i­bil­mente, lievi­ta a 26 mil­ioni di euro. Nel 2016 il Comune decide di revo­care quel­l’af­fi­da­men­to (nel frat­tem­po ASIU ha spe­so una con­sid­erev­ole cifra in opere def­i­nite pre­lim­i­nari), di abban­donare il prog­et­to già approva­to e finanzi­a­to dal Min­is­tero e di affi­dare allo Stu­dio San­i­tas il com­pi­to di redi­gere un nuo­vo prog­et­to di bonifi­ca. Siamo evi­den­te­mente di fronte a una clam­orosa inadem­pien­za ammin­is­tra­ti­va: un prog­et­to approva­to e finanzi­a­to viene abban­do­na­to per ricom­in­cia­re, insp­ie­ga­bil­mente, tut­to da capo. Nel­l’in­ter­rogazione si chiede all’asses­sore se, in pre­sen­za di così gravi ritar­di, inadem­pien­ze, ripen­sa­men­ti e sprechi di denaro pub­bli­co, l’am­min­is­trazione non ravvisi motivi di aut­o­crit­i­ca e di impor­tan­ti respon­s­abil­ità ammin­is­tra­tive e politiche. Il fat­to che l’asses­sore si sia sot­trat­to alla dis­cus­sione per ben due volte, è un fat­to di non poca ril­e­van­za e deno­ta un atteggia­men­to di scarsa cor­ret­tez­za isti­tuzionale e di non rispet­to ver­so le forze di oppo­sizione. È ugual­mente pre­oc­cu­pante che di fronte ad una ques­tione di tan­to rilie­vo, nes­sun rap­p­re­sen­tante del­la giun­ta sia sta­to in gra­do di fornire chiari­men­ti e spie­gazioni.

Car­la Bezzi­ni è con­sigliere comu­nale di Un’Al­tra Piom­bi­no

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