Gli eletti e i beneficiati dal Porcellum

· Inserito in Teoria e pratica
Fiorenzo Bucci

Non solo i pac­chet­ti dei voti, che pure han­no inciso molto, ma soprat­tut­to la legge elet­torale ha con­dizion­a­to la dis­tribuzione dei  seg­gi per la Cam­era dei dep­u­tati e per il Sen­a­to del­la repub­bli­ca nel ter­ri­to­ri­ale del­la Toscana.
Nel 2008 la vit­to­ria del cen­trode­stra ave­va regala­to alla coal­izione berlus­co­ni­ana 340 dep­u­tati molti dei quali, al di là del­la con­sis­ten­za dei voti, giun­sero a Roma dalle liste elet­torali del­la Toscana. Si pen­si che nel 2013 il Pdl ha con­quis­ta­to appe­na 4 dep­u­tati quan­do del 2008 furono ben 13. Un crol­lo dovu­to solo in parte al comunque vis­toso calo di con­sen­si per il cen­trode­stra.
Eletti in Toscana 2013D’altra parte il Pd, di nuo­vo pri­mo par­ti­to in regione, si è gio­va­to nel­la vit­to­ria di coal­izione a liv­el­lo nazionale e, strap­pan­do ai rivali del Pdl il pre­mio di mag­gio­ran­za, è rius­ci­to ad aumentare in modo con­sis­tente anche il numero dei dep­u­tati toscani. Il cen­trosin­is­tra ne con­quistò 19 nel 2008 men­tre oggi ne può vantare 23 ‚nonos­tante un con­sis­tente calo di con­sen­si.
Cinque anni fa furono appe­na 6 su 38 i seg­gi di Mon­tecito­rio che i rag­grup­pa­men­ti diver­si da Pd e Pdl rius­cirono a con­quistare nel­la regione. Nel 2013, soprat­tut­to gra­zie al suc­ces­so  del Movi­men­to 5 Stelle (cinque elet­ti), i dep­u­tati non inqua­drati nelle due mag­giori coal­izione sono sal­i­ti ad undi­ci.
Sen­za ausilio del pre­mio di mag­gio­ran­za il Pd avrebbe ottenu­to 6–7 seg­gi in meno con la boc­ciatu­ra di alcu­ni dep­u­tati  uscen­ti come la marem­mana Sil­via Velo. D’altra parte, anche superan­do il Pd e ricon­qui­s­tan­do il pre­mio di mag­gio­ran­za, il Pdl non avrebbe ottenu­to in Toscana i tredi­ci dep­u­tati ottenu­ti nel 2008.
Nel­la regione han­no con­quis­ta­to un seg­gio a Mon­tecito­rio Bruno Tabac­ci e Gior­gia Mel­oni, elet­ti anche in altre cir­co­scrizioni. Essi, effet­tuan­do la loro scelta, potreb­bero favorire l’in­gres­so a Mon­tecito­rio di Cristi­na Scalet­ti del Cen­tro demo­c­ra­ti­co e di Achille Totaro per Fratel­li d’Italia.
Nelle elezioni per la Cam­era si seg­nala infine il caso curioso di Tea Albi­ni del Pd risul­ta­ta pri­ma dei non elet­ti esat­ta­mente come nel 2008. Cinque anni fa la Albi­ni riuscì comunque ad ottenere un pos­to in segui­to alla rin­un­cia di Fran­co Cec­cuzzi, diven­ta­to sin­da­co di Siena.

Più sta­bile la situ­azione degli elet­ti al Sen­a­to rispet­to alla prece­dente tor­na­ta.
Il cen­trosin­is­tra nel 2008 ottenne il pre­mio di mag­gio­ran­za in Toscana come è avvenu­to anche in ques­ta occa­sione. In par­ti­co­lare il Pd ha manutenu­to il suoi nove sen­a­tori. Il cen­trode­stra, nel­la con­ta per l’attribuzione dei  seg­gi di Palaz­zo Madama, accusa invece una net­ta fles­sione scen­den­do dai sei elet­ti del 2008 ai tre attuali. Un crol­lo dovu­to pari­mente al calo dei con­sen­si ed alla affer­mazione del Movi­men­to 5 stelle che è rius­ci­to a con­quistare quat­tro sen­a­tori strap­pan­done sicu­ra­mente qual­cuno ai berlus­co­ni­ani.
Cinque anni fa infine furono solo tre gli elet­ti a palaz­zo Madama fuori delle due mag­giori coal­izioni. Oggi invece sono sal­i­ti a sei.
Nel­la cor­sa per Palaz­zo Madama han­no ottenu­to seg­gi in Toscana Sil­vio Berlus­coni e Pietro Ichi­no, elet­ti anche altrove. Al momen­to del­la loro opzione si potreb­bero quin­di lib­er­are posti per Ric­car­do Maz­zoni del Pdl e Ste­fa­nia Gian­ni­ni per la Lista Mon­ti.

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