I rifiuti alla discarica arrivano ma noi vigiliamo

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PIOMBINO 26 mar­zo 2020 — “I camion carichi di rifiu­ti — dichiara­no il sin­da­co Francesco Fer­rari e Car­la Bezzi­ni, asses­sore all’Ambiente — sono tor­nati a Ischia di Cro­ciano anche se in numero infe­ri­ore rispet­to a pri­ma dell’interruzione impos­ta dal nucleo tec­ni­co del­la Regione.
Inoltre, il decre­to del­la Pres­i­den­za del Con­siglio dei Min­istri annovera l’attività di trat­ta­men­to e ges­tione dei rifiu­ti tra quelle essen­ziali e di pub­bli­ca util­ità quin­di, per rispon­dere a chi nei giorni scor­si ha soll­e­va­to la ques­tione, RIMa­te­ria è autor­iz­za­ta a pro­cedere anche in questo peri­o­do di emer­gen­za Coro­n­avirus.
L’amministrazione comu­nale non ha il potere di indurre la soci­età al fer­mo dei lavori ma pos­si­amo cer­ta­mente con­tin­uare la nos­tra battaglia con anco­ra più forza e con­vinzione. Da subito ci siamo impeg­nati per pro­durre tut­ti gli atti e le mis­ure utili a con­trastare il prog­et­to di ampli­a­men­to del­la dis­car­i­ca e con­tin­uer­e­mo a far­lo. Che niente sia più come pri­ma l’han­no com­pre­so bene i soci di RIMa­te­ria, che infat­ti inten­tano azioni giudiziarie in modo scom­pos­to ben con­sapevoli di avere di fronte un Comune non più acqui­es­cente ma che si bat­te per la salute dei cit­ta­di­ni.
La soci­età, oltre a intentare cause, denunce e ricor­si, ha avan­za­to anche un’is­tan­za di con­corda­to fal­li­menta­re: alla base c’è indub­bi­a­mente la con­dizione finanziaria dell’azienda tra le più dis­as­trose pos­si­bili (tre bilan­ci in grave deficit, deb­iti mil­ionari con l’er­ario, con il demanio, con la Regione e con gli isti­tu­ti di prev­i­den­za sociale); ma ci sono anche le dif­fi­coltà ogget­tive che gli atti legit­ti­mi che l’am­min­is­trazione ha adot­ta­to han­no causato. Ad esem­pio, il riconosci­men­to di Col­ma­ta e Mon­tege­moli come cen­tri abi­tati (che non è sta­ta una ques­tione di mera topono­mas­ti­ca, ma di riconosci­men­to di dirit­ti e tutele ai cit­ta­di­ni), l’adozione del­la vari­ante urban­is­ti­ca, la dif­fi­da all’a­gen­zia del demanio, l’esposto alla mag­i­s­tratu­ra oltre alle osser­vazioni e alle richi­este avan­zate alla Regione, sogget­to com­pe­tente in mate­ria. L’azienda ha capi­to bene che la cit­tà non vuole quel­l’ab­norme dis­car­i­ca, spes­so ogget­to di dif­fide e tut­to­ra non a nor­ma, e ha capi­to che l’im­peg­no del­la nuo­va ammin­is­trazione sarà costante. Il cono rovescio è già autor­iz­za­to e non abbi­amo gli stru­men­ti per fer­mar­lo, però abbi­amo ottenu­to una riduzione dei volu­mi men­sili: un ter­zo dei prece­den­ti. Inoltre, la Regione ha revo­ca­to il bloc­co indi­can­do una serie di pre­scrizioni che ha defini­to “per­en­to­rie e sen­za pos­si­bil­ità di pro­roghe”. Ed è qui il nos­tro mar­gine di manovra: noi sti­amo vig­i­lan­do con atten­zione e, a ogni sca­den­za fis­sa­ta dal decre­to regionale, chieder­e­mo con­trol­li e relazioni pun­tu­ali da parte degli organi com­pe­ten­ti, pre­tenden­do l’ot­tem­per­an­za delle pre­scrizioni. La situ­azione per quan­to riguar­da le emis­sioni ordori­gene, per esem­pio, des­ta anco­ra pre­oc­cu­pazione in quan­to la relazione trimes­trale di Arpat evi­den­zia anco­ra caren­ze nel meto­do di mon­i­tor­ag­gio e nei dati che anco­ra super­a­no la soglia con­sen­ti­ta: per questo abbi­amo scrit­to alla Regione Toscana chieden­do di inter­venire nei con­fron­ti di RIMa­te­ria così che siano appli­cate tutte le mis­ure imposte all’azienda nel decre­to del 20 feb­braio.
La nos­tra pri­or­ità è la tutela dei cit­ta­di­ni e del ter­ri­to­rio e, per quan­to il per­cor­so sia lun­go e tor­tu­oso, la perseguire­mo con ogni stru­men­to a nos­tra dis­po­sizione”.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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