Il Comune di Piombino si schiera con Navarra

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PIOMBINO 15 feb­braio 2019 — Pub­blichi­amo il testo del comu­ni­ca­to stam­pa del Comune di Piom­bi­no in mer­i­to alla nota con­te­sa tra Unire­cu­peri che van­ta il dirit­to di prelazione sul­la ven­di­ta del 30% di azioni RIMa­te­ria da parte di Asiu a Navar­ra e Navar­ra stes­sa che recla­ma il rispet­to degli esi­ti del­la gara al ter­mine del­la quale è sta­ta dichiara­ta aggiu­di­cataria del­la sud­det­ta quo­ta di azioni.
Pare che il Comune di Piom­bi­no, appel­lan­dosi alle deci­sioni del Con­siglio comu­nale, abbia sposato la tesi di Navar­ra.
Vedremo il segui­to di una vicen­da che pare non essere des­ti­na­ta a ter­minare a breve.

Comu­ni­ca­to stam­pa Comune di Piom­bi­no
“Il Con­siglio comu­nale, organo sovra­no, ha delib­er­a­to più volte la sua visione strate­gi­ca sul grup­po soci­etario Asiu/RIMateria e, inequiv­o­ca­bil­mente, le delibere che sono state approvate han­no espres­so e con­fer­ma­to l’indirizzo di alien­are il 60% delle azioni di RIMa­te­ria spa attra­ver­so la ces­sione in due lot­ti sep­a­rati a diver­si acquiren­ti, cias­cuno del 30%”.
Così recita il testo del­la let­tera che l’amministrazione comu­nale ha invi­a­to al liq­uida­tore di Asiu, sul­la vicen­da lega­ta al dirit­to di prelazione eserci­ta­to sul 30% delle quote Navar­ra,  da parte di Unire­cu­peri srl.
“Il Comune – si legge nel­la let­tera —  ha sem­pre man­i­fes­ta­to e con­fer­ma­to ques­ta  volon­tà, delib­er­a­ta dal con­siglio comu­nale. Si ricor­dano, fra le altre e per bre­vità, solo la delib­er­azione dell’assemblea stra­or­di­nar­ia del 28 dicem­bre 2016, con cui era delib­er­a­ta la mes­sa in liq­uidazione del­la soci­età ASIU spa e in cui veni­va con­fer­ma­to il per­cor­so dis­eg­na­to dal con­siglio comu­nale, e la recen­tis­si­ma delib­er­azione dell’assemblea ordi­nar­ia del 31 gen­naio scor­so in cui è sta­ta defin­i­ti­va­mente aggiu­di­ca­ta la ces­sione del sec­on­do lot­to del­la azioni a Navar­ra spa.
La con­cen­trazione in un uni­co sogget­to dell’intera quo­ta del 60% di azioni alien­ate, non solo non è mai sta­ta nem­meno ven­ti­la­ta, ma appare addirit­tura idonea a mod­i­fi­care in pro­fon­dità la visione strate­gi­ca espres­sa del con­siglio comu­nale”.
“Sul­la base di questo – affer­ma il vicesin­da­co Ilvio Cam­beri­ni (nel­la foto in alto a sin­is­tra, ndr) —  la nos­tra posizione appare chiara e tesa a difend­ere un per­cor­so e un ind­i­riz­zo che si sono delin­eati in questo modo sin dall’inizio, sec­on­do una pro­ce­du­ra ben pre­cisa tesa alla sal­va­guardia dell’interesse pub­bli­co”.

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