Il piacere di leggere a scuola!

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 7 mag­gio 2014 — Si sono appe­na con­clusi, pres­so le scuole sec­on­darie di pri­mo gra­do “G. Car­duc­ci” di Ven­tu­ri­na Terme, i lab­o­ra­tori di let­tura del prog­et­to “Bib­lin­scuo­la”, ideato e imple­men­ta­to dal­la Bib­liote­ca dei ragazzi “Il palaz­zo dei rac­con­ti”, pro­mosso dal Comune di Campiglia Marit­ti­ma e dal­la S.E.Fi srl. Il prog­et­to, che “esporta” le attiv­ità del­la bib­liote­ca dei ragazzi nelle scuole sen­za nes­sun cos­to a cari­co delle isti­tuzioni, si basa sul pre­sup­pos­to che la let­tura arric­chisce la vita inte­ri­ore di ognuno di noi e diviene pun­to cen­trale del­la cresci­ta per­son­ale del­l’in­di­vid­uo, che immag­i­na, si rispec­chia e si con­fronta con le sto­rie che apparten­gono a tut­ta l’u­man­ità, pren­den­do anche in con­sid­er­azione pun­ti di vista diver­si dal pro­prio, e svilup­pan­do nuove e com­p­lesse strate­gie di risoluzione delle situ­azioni e delle tem­atiche affrontate. Le clas­si 1°B, 2°B, 2°D, 3°A e 3°E han­no ader­i­to ai lab­o­ra­tori di let­tura pro­posti, cimen­tan­dosi quin­di con i gran­di rac­con­ti del­la let­ter­atu­ra mon­di­ale. Gli alun­ni han­no affronta­to il tema del doppio e del cam­bi­a­men­to per­son­ale, argo­men­to affine all’età degli stu­den­ti, che è sta­to dec­li­na­to in varie accezioni, come quel­la del “mostru­oso”, nar­ra­to nelle clas­si terze, attra­ver­so la let­tura de “Lo stra­no caso del Dr. Jekyll e del Sig. Hyde” di Steven­son. Gli stu­den­ti di sec­on­da han­no invece prova­to a immag­inare come può essere orga­niz­za­ta la vita, la psiche e la buf­fa logis­ti­ca di un uomo taglia­to in due metà, una cat­ti­va e l’al­tra buona, ma entrambe ter­ri­bili, pro­prio come suc­cede a Medar­do di Ter­ral­ba ne “Il vis­con­te dimez­za­to” di Calvi­no. Nel­la classe 1° B, infine, sono state segui­te le trac­ce di una sto­ria “hor­ror” che poi così pau­rosa non era, fino a rid­ere e immedes­i­mar­si nelle sven­ture di un povero fan­tas­ma che, più umano degli umani, nel­l’in­ver­sione delle par­ti, è costret­to lui a fug­gire davan­ti ai nuovi pro­pri­etari del nobile castel­lo inglese, che lo vor­reb­bero scon­fig­gere a colpi di inno­vazione e tec­nolo­gia (“Il fan­tas­ma di Can­ter­ville” di Wilde). Durante i lab­o­ra­tori, a segui­to delle let­ture ad alta voce, ese­gui­te in classe dal per­son­ale bib­liote­cario, gli stu­den­ti han­no dato il via alla loro immag­i­nazione e a momen­ti di con­fron­to dia­logi­co di grup­po, pro­ducen­do mate­ri­ale grafi­co di inter­pre­tazione del testo, sca­tu­ri­to dal­la rif­les­sione per­son­ale e e da quel­la fat­ta insieme a tut­ti i com­pag­ni e agli inseg­nan­ti, a inte­grazione e com­men­to dei rac­con­ti nar­rati. Questi incon­tri han­no avu­to molto suc­ces­so, ci sono sta­ti momen­ti piacevoli di ascolto e con­fron­to, ali­men­tati dal gus­to per la let­tura che ha cre­ato uno spazio comune di con­di­vi­sione del sapere e del­la cul­tura. Sono state ogget­to di dial­o­go in classe anche le opin­ioni e le emozioni indi­vid­u­ali che i ragazzi, di vol­ta in vol­ta, esprimevano ed anal­iz­za­vano, in relazione al dipa­nar­si delle vicende e dei carat­teri dei per­son­ag­gi. “Il palaz­zo dei rac­con­ti” ringrazia gli inseg­nan­ti (Frati, Manen­ti, Nal­di, Pagano, Tac­co­la) che han­no ader­i­to al prog­et­to “Bib­lin­scuo­la”, nel­l’ot­ti­ca di un lavoro sin­er­gi­co tra le isti­tuzioni sco­las­tiche e bib­liote­carie, final­iz­za­to all’o­bi­et­ti­vo comune di pro­mozione alla cul­tura, al libro e alla let­tura. I lab­o­ra­tori del prog­et­to “Bib­lin­scuo­la” per l’an­no sco­las­ti­co 2013–2014, pros­eguiran­no per il mese di mag­gio pres­so le clas­si delle scuole pri­marie “Ami­ci” di Campiglia Marit­ti­ma e “A. Alto­bel­li” di Ven­tu­ri­na Terme, che ascolter­an­no la sto­ria de “Il flau­to magi­co”, musi­ca­ta da Mozart, e seguiran­no le avven­ture di Papageno, di Astri­fi­ammante, del principe Tamino e del­la sua mer­av­igliosa musi­ca fata­ta.

Valenti­na Fabi­ani Bib­liote­ca dei ragazzi “Il palaz­zo dei rac­con­ti”

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