Annunci e dichiarazioni smentite dalla realtà dei fatti

Il tour impossibile dell’ Apea di Colmata

Redazione

PIOMBINO 24 otto­bre 2016 — Il fenom­e­no non è ined­i­to. Anzi, in Val di Cor­nia è espe­rien­za quo­tid­i­ana sopratut­to prat­i­ca­ta da chi gov­er­na diret­ta­mente o indi­ret­ta­mente. È la prat­i­ca di annun­cia­re provved­i­men­ti stra­or­di­nari e di imme­di­a­ta attuazione con tut­ti i risul­tati più che pos­i­tivi che ci si deb­bono aspettare ma poi, nel­l’at­te­sa che diven­ta spes­so inter­minabile, nul­la suc­cede. Gli autori del­l’an­nun­cio, nat­u­ral­mente, si guardano bene dal­lo spie­gare e illus­trare le cause dei ritar­di, degli imped­i­men­ti o altro. Di infor­mare cor­ret­ta­mente, insom­ma, i cit­ta­di­ni.
Sta acca­den­do anche per il Piano per gli Inse­di­a­men­ti Pro­dut­tivi di Col­ma­ta, la cosid­det­ta Area Pro­dut­ti­va Eco­logi­ca­mente Attrez­za­ta (APEA), e all’ impianto per il trat­ta­men­to rifiu­ti basato su un proces­so con­tin­uo di car­boniz­zazione di bio­masse che lì si sarebbe dovu­to inse­di­are.
L’ APEA, lo ricor­diamo, è un’area pro­dut­ti­va carat­ter­iz­za­ta dal­la pre­sen­za e dal­la ges­tione uni­taria ed inte­gra­ta di infra­strut­ture e servizi idonei a garan­tire il rispet­to dell’ambiente in un’ottica di svilup­po sosteni­bile

La Con­tad­i­na Toscana soci­età coop­er­a­ti­va sociale onlus avanzò nell’agos­to 2013 al Comune di Piom­bi­no una pro­pos­ta vol­ta a pro­muo­vere l’attuazione di una APEA per l’ambito pro­dut­ti­vo di Col­ma­ta, can­di­dan­dosi al con­tem­po come sogget­to gestore uni­co dell’area. È sta­ta pro­mossa una pro­ce­du­ra ad evi­den­za pub­bli­ca al fine di ver­i­fi­care la sus­sis­ten­za di even­tu­ali pro­poste con­cor­ren­ti e il 12 mar­zo 2014, la Giun­ta comu­nale ha pro­ce­du­to all’aggiudicazione dell’intervento alla sud­det­ta coop­er­a­ti­va, approvan­do lo schema del­la con­ven­zione quadro per la rego­la­men­tazione dei rap­por­ti tra Comune e coop­er­a­ti­va.
Occor­re­va approvare nat­u­ral­mente il piano urban­is­ti­co attua­ti­vo del­l’area e così il 10 novem­bre 2015 l’asses­sore alle attiv­ità pro­dut­tive Ste­fano Fer­ri­ni dichiar­a­va che «…entro l’anno il Comune dovrebbe adottare il piano attua­ti­vo e sot­to­scri­vere la con­ven­zione col sogget­to gestore dell’Area Pro­dut­ti­va Eco­logi­ca­mente Attrez­za­ta di Col­ma­ta che, con cir­ca 28 ettari uti­liz­z­abili, con­sen­tirà entro l’anno di met­tere a dis­po­sizione delle imp­rese nuove aree su cui inse­di­ar­si a costi alta­mente com­pet­i­tivi…».
Il Piano per gli Inse­di­a­men­ti Pro­dut­tivi venne adot­ta­to dal Con­siglio Comu­nale l’8 feb­braio 2016 e il 26 feb­braio 2016 il vicesin­da­co Fer­ri­ni spie­ga­va: «…Il piano finanziario lo approver­e­mo presto in Giun­ta quin­di fare­mo le val­u­tazioni con la Con­tad­i­na per la ges­tione dei vari stral­ci di urban­iz­zazione dell’area…».
Di nuo­vo lo stes­so asses­sore il 27 mag­gio 2016 assi­cu­ra­va che «…Il piano attua­ti­vo è sta­to approva­to dal Con­siglio Comu­nale. Il Genio civile ci ha manda­to alcune inte­grazioni, alle quali già sti­amo ottem­peran­do ma, vis­to che non ci sono osser­vazioni, il via lib­era potrà essere dato diret­ta­mente dal­la Giun­ta. Non man­ca molto, quin­di.…».
Il 20 luglio 2016 sul Bol­let­ti­no Uffi­ciale del­la Regione Toscana venne pub­bli­ca­to l’avvi­so di Approvazione del Piano per gli Inse­di­a­men­ti Pro­dut­tivi “Ambito di Col­ma­ta” ed diven­tò esec­u­ti­vo.

Ad oggi non risul­ta agli atti del­la Giun­ta Comu­nale che sia sta­to approva­to il piano eco­nom­i­co finanziario e dunque, a rig­ore di log­i­ca e di pro­ce­dure ammin­is­tra­tive, non si è potu­to sot­to­scri­vere con la coop­er­a­ti­va la Con­tad­i­na la con­ven­zione oper­a­ti­va vol­ta a dis­ci­pli­nare le fase real­iz­za­ti­va del­l’A­PEA.

In prece­den­za, però, l’8 giug­no 2016 sem­pre la Giun­ta ha delib­er­a­to la pre­asseg­nazione a favore dell’impresa CREO di un lot­to di ter­reno, di super­fi­cie pari a cir­ca 28mila metri quadri, per la real­iz­zazione di un impianto di trat­ta­men­to rifiu­ti basato sul­la decar­boniz­zazione idroter­male. L’impianto di Piom­bi­no, così venne pre­sen­ta­to dai pro­po­nen­ti, «…lavor­erà in sin­er­gia con le aziende che in quell’area si insedier­an­no e che, con prevalen­za, oper­eran­no nel set­tore ali­menta­re con attiv­ità di trasfor­mazionee con ciò dunque:
gli scar­ti che pro­dur­ran­no cos­ti­tuiran­no, in tut­to od in parte, l’alimentazione dell’impianto di CREO;
l’energia prodot­ta con un cogen­er­a­tore fornirà poten­za ter­mi­ca ed elet­tri­ca alle aziende dell’Apea stes­sa…».

stefano_ferriniDel resto già il 25 mag­gio 2016 l’am­min­is­tra­tore del­e­ga­to ave­va dichiara­to di sot­to­porre l’impianto a Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale e per questo depositare la doc­u­men­tazione nec­es­saria entro la fine di giug­no. Nat­u­ral­mente sem­pre lo stes­so asses­sore non si face­va man­care l’oc­ca­sione di dichiarare: «…Siamo con­tenti che abbiano fat­to ques­ta scelta, se non l’avessero fat­ta volon­tari­a­mente l’avremmo chi­es­ta noi…».
Nel­lo stes­so sito web del­l’im­pre­sa da allo­ra pote­va essere let­ta una pag­i­na ded­i­ca­ta pro­prio all’impianto di Piom­bi­no che ter­mi­na­va con la seguente dizione:
«Doc­u­men­tazione autor­iz­za­ti­va
A breve saran­no resi disponi­bili i doc­u­men­ti rel­a­tivi al proces­so di autor­iz­zazione in cor­so…».
È la stes­sa frase che com­pare anche oggi e la doc­u­men­tazione è tut­to­ra  inesistente.
E quel prog­et­to non com­pare nel sito web del­la Regione Toscana né tra i prog­et­ti sot­to­posti a pro­ce­du­ra  di Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale né tra quel­li sot­to­posti a ver­i­fi­ca di assogget­ta­bil­ità, men­tre com­pare tra i prog­et­ti non più sot­to­posti a ver­i­fi­ca regionale in quan­to lo stes­so inter­es­sato ha riti­ra­to la doman­da il 19 mag­gio 2016.

I motivi che la Giun­ta ha dichiara­to per la pre­asseg­nazione delle aree di Col­ma­ta con­siste nel fat­to che si trat­ta­va di impre­sa ben­e­fi­cia­ria o can­di­da­ta all’accesso delle mis­ure agevola­tive del Prog­et­to di Ricon­ver­sione e Riqual­i­fi­cazione Indus­tri­ale (PRRI) del­l’area di crisi di Piom­bi­no di cui all’Accordo di Pro­gram­ma del 7 mag­gio 2015.
Non sem­bra che quel­l’im­pre­sa ad oggi sia ben­e­fi­cia­ria dato che nei siti web del Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co e di Invi­atalia si può leg­gere solo la grad­u­a­to­ria di ammis­sione alla fase istrut­to­ria delle domande di acces­so alle agevolazioni dove il prog­et­to CREO pre­sen­ta­to l’ 11 feb­braio 2016 è al sec­on­do pos­to preve­den­do un inves­ti­men­to di 22.316.000 euro e richieden­do un finanzi­a­men­to pub­bli­co di 16.737.000 euro.

Ed infine gli 8 mil­ioni più volte citati dagli asses­sori comu­nali come con­trib­u­to del­la Regione Toscana già nel­la disponi­bil­ità del Comune di Piom­bi­no per la real­iz­zazione delle opere di urban­iz­zazione del sec­on­do lot­to del­l’area di Col­ma­ta. Opere che, è sta­to det­to più volte, sareb­bero dovute essere real­iz­zate entro il dicem­bre 2017. Ce n’è trac­cia solo nel Pro­gram­ma tri­en­nale delle opere pub­bliche 2017/2019 dove il finanzi­a­men­to è ridot­to a 5 mil­ioni, l’inizio dei lavori pre­vis­to per il pri­mo trimestre 2017 ed il ter­mine per il quar­to trimestre 2018. Anche in questo caso, dunque, infor­mazioni poco cred­i­bili e comunque con­trad­dit­to­rie.

Un tour di dif­fi­cile com­pren­sione nel quale la dif­feren­za tra le parole dette ed i fat­ti ver­i­fi­cati è molto este­sa, anzi, trop­po este­sa.

Arti­coli cor­re­lati
Un inse­di­a­men­to di cui non si sente il bisog­no
Le incog­nite del­la zona indus­tri­ale di Col­ma­ta
Una dis­cutibile zona eco­logi­ca­mente attrez­za­ta
A Col­ma­ta quan­ti prob­le­mi quel­la benedet­ta Apea

Commenta il post